Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Posso capire il disappunto.

Ti auguro caldamente che sia io a sbagliarmi ma ho l'impressione che se prosegui per la tua strada andrai a rimetterci molto di più alla fine.

Come han già detto evidentemente è ben consigliato e si sta comportando di conseguenza. E non intravedo nulla di illecito in quello che racconti perchè ognuno dei propri soldi e della propria vita, se rispetta le leggi, fa ciò che vuole.
 

roberto72

Membro Junior
Professionista
Non entrero' nel merito sul tipo di uso effettuato da parte di suo fratello delle precedenti eredità, non è parte dell oggetto di questo forum.Come lei saprà la giurisprudenza non si occupa di umori, malintesi, supposizioni o interpretazioni personali, ma di articoli ben strutturati, studiati e definiti dal diritto e dal codice civile. Tutto è interpretabile come fa del resto lei, riguardo ad esempio la supposta occupazione che suo fratello farebbe dell' immobile. Per lei è un occupazione, per il codice civile non lo è. Secondo l art.1102 Cod.Civ. suo fratello non le impedisce grazie al suo di lei possesso (e da lui concesso)delle chiavi, l uso dell'immobile stesso, e questo sancisce inequivocabilmente la negativa del da lei paventato diritto di un affitto obligatorio e illegittimamente preteso e confermato dalla riluttanza a fornire omogenee risposte coerenti (la legge è legge ed è una)da parte degli avvocati da lei consultati:l avvocato informato ed onesto le dara la mia opinione, quello informato(concedendogli il beneficio del dubbio) e disonesto la confondera' per un eventuale miraggio di tornaconto economico sfruttando la situazione della sua non conoscenza della materia e del contenzioso conflitto in essere. É interpretabile anche la visione speculatrice che lei ha di suo fratello riguardo alle azioni interposte per l'ottenimento della sua quota a prezzi comunali (vendita recente alla quale lei ne attribuisce con estrema sicurezza un intenzione premeditata all'aquisizione di diritti e requisiti in ambito di edilizia convenzionata) e la stessa sicurezza la manifesta riguardo a che passati i 5 anni.. Al giudice queste cose non interessano.Tenuto conto che come lei informa, non frequenta suo fratello da molti anni, sembra ne conosca per filo e per segno ogni sua motivazione e agire..Non si è soffermato a pensare che suo fratello potrebbe avere le sue opinioni? Lei ha molti appartamenti laddove suo fratello ha preferito per ragioni sue, monetizzare o investire, visto che ci informa che il suo cospicuo conto proverebbe in realtà, che non vivrebbe delle eredità, ma che le farebbe fruttare come lei fa con i suoi appartamenti. Suo fratello potrebbe pensare che la sua avidità(?) la porterebbe a voler monetizzare l appartamento ereditato avendone nel contempo degli altri e che la stessa, accompagnata da evidenti rancori manifesti, le impedisca un analisi obiettiva riguardo la sua attuale necessità d uso dell' immobile. ..triste che l l'eventuale morte di qualcuno asacerbi in peggio gli animi..
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Cosa non le torna?La vendita o il nulla osta?
L'impossibilità di rivendita entro i 5 anni, a meno di nulla osta comunale: ho sempre sentito dire di casi in cui è stato affrancato il diritto di superficie e/o il prezzo massimo di rivendita (che ricordo sono 2 cose diverse) e subito dopo è stato venduto l'immobile.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Secondo te , l'argomento mio , che il coerede non mi concede nemmeno di affittare una stanza e un bagno a un'altra persona , puó dimostrare la volontá dell'uso esclusivo del bene? Tieni conto che il bene é indiviso
Ma se il bene è indiviso tu come faresti ad affittare una stanza e bagno ad una persona? Mi spiego: è tutto di entrambi, non puoi dire “quello è mio quindi lo affitto” perché non c’è nessuna stanza tua e sua, ma è tutta casa di entrambi.

P.s. Gli spetterebbe pure metà del canone di eventuale locazione 😉
 
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pippoz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Posso capire il disappunto.

Ti auguro caldamente che sia io a sbagliarmi ma ho l'impressione che se prosegui per la tua strada andrai a rimetterci molto di più alla fine.

Come han già detto evidentemente è ben consigliato e si sta comportando di conseguenza. E non intravedo nulla di illecito in quello che racconti perchè ognuno dei propri soldi e della propria vita, se rispetta le leggi, fa ciò che vuole.
Vede io ritengo ignobile che un fratello a pochi mesi poi dalla morte di nostra madre cerchi di avvantaggiarsi a spese dell'altro e non cerchi in nessun modo l'equità, il beneficio comune , come auspicato tra l'altro nel testamento stesso da mia madre,preferisco che ci rimettiamo entrambi piuttosto che si avvantaggi su di me , è una questione di principio non centrano i soldi! Anche se a qualcuno cinico qui potrebbe sembrare stupido masochismo o azzardo da parte mia .
o equita o niente!
sono anni che assisto al comportamento squalesco approfittatore di costui con chiunque incroci la sua strada( anche con mia madre) ,che questo serva di lezione a un lazzarone che impari a guadagnarsi la vita ,e se ci rimetto non mi interessa , io lavoro.
Io sosterrò in giudizio che:
1 non ha intenzione reale di vivere in quella casa .
2 che il suo interesse è comprare a un prezzo basso la mia quota per rivendere poi la casa sul mercato.
Perché :
- a tale fine ha venduto una casa subito dopo avere ereditato la casa condivisa con me , cioè, per risultare senza proprietà e chiagnere davanti a un giudice .
-unica fonte di guadagno sono le case ereditate che si vende via già dopo averle ereditate perché non ha praticamente mai lavorato in vita sua .contributi INPS alla mano sempre che esistano dati.
-Vive principalmente in un'altra nazione da 30 anni, veniva solo per vedere mia madre ,che purtroppo non ora c' è più.Non ha altri motivi per vivere in Italia.

-Ha dichiarato che vivrebbe in Italia part time.
-Ha dichiarato che vorrebbe vendere tra 5 anni .
-non ha mai cercato soluzioni eque con me .
Con questi argomenti contesterei una eventuale opzione prioritaria concessa dal giudice in suo favore per comprare la mia quota , obiettando che la soluzione sarebbe meno equa di una vendita all'asta , appellandosi a che il fine della divisione in primis è l'equità, anche a scapito del beneficio sommato totale di entrambi!
mi convenga o no , avrà una lezione !e questo mi soddisfa più dei soldi.
Il signore qui nel blog che dice che il giudice è sbrigativo , e non gli fregherebbe dei miei argomenti perche alla fine guarda solo 2 dati fa 2 domande e decide, ,spieghi,visto che lui lavora in tribunale ,perché allora questi giudizi durano anche più di 3 anni ?che fanno in tribunale tutto il giorno leggono la gazzetta ?
Non entrero' nel merito sul tipo di uso effettuato da parte di suo fratello delle precedenti eredità, non è parte dell oggetto di questo forum.Come lei saprà la giurisprudenza non si occupa di umori, malintesi, supposizioni o interpretazioni personali, ma di articoli ben strutturati, studiati e definiti dal diritto e dal codice civile. Tutto è interpretabile come fa del resto lei, riguardo ad esempio la supposta occupazione che suo fratello farebbe dell' immobile. Per lei è un occupazione, per il codice civile non lo è. Secondo l art.1102 Cod.Civ. suo fratello non le impedisce grazie al suo di lei possesso (e da lui concesso)delle chiavi, l uso dell'immobile stesso, e questo sancisce inequivocabilmente la negativa del da lei paventato diritto di un affitto obligatorio e illegittimamente preteso e confermato dalla riluttanza a fornire omogenee risposte coerenti (la legge è legge ed è una)da parte degli avvocati da lei consultati:l avvocato informato ed onesto le dara la mia opinione, quello informato(concedendogli il beneficio del dubbio) e disonesto la confondera' per un eventuale miraggio di tornaconto economico sfruttando la situazione della sua non conoscenza della materia e del contenzioso conflitto in essere. É interpretabile anche la visione speculatrice che lei ha di suo fratello riguardo alle azioni interposte per l'ottenimento della sua quota a prezzi comunali (vendita recente alla quale lei ne attribuisce con estrema sicurezza un intenzione premeditata all'aquisizione di diritti e requisiti in ambito di edilizia convenzionata) e la stessa sicurezza la manifesta riguardo a che passati i 5 anni.. Al giudice queste cose non interessano.Tenuto conto che come lei informa, non frequenta suo fratello da molti anni, sembra ne conosca per filo e per segno ogni sua motivazione e agire..Non si è soffermato a pensare che suo fratello potrebbe avere le sue opinioni? Lei ha molti appartamenti laddove suo fratello ha preferito per ragioni sue, monetizzare o investire, visto che ci informa che il suo cospicuo conto proverebbe in realtà, che non vivrebbe delle eredità, ma che le farebbe fruttare come lei fa con i suoi appartamenti. Suo fratello potrebbe pensare che la sua avidità(?) la porterebbe a voler monetizzare l appartamento ereditato avendone nel contempo degli altri e che la stessa, accompagnata da evidenti rancori manifesti, le impedisca un analisi obiettiva riguardo la sua attuale necessità d uso dell' immobile. ..triste che l l'eventuale morte di qualcuno asacerbi in peggio gli animi..
Ovviamente conosco il soggetto , lei puó anche interpretare le cose in un altro modo , o giocare a farlo , autocelebrando le sue capacitá sofistiche ,daltronde lavorando in un tribunale , di acrobazie e giramenti di frittate ne vede tutti i giorni ,che avrá imparato bene..
Io credo che l'aviditá é di colui che rimane in una casa in parte di altri senza ad essi voler riconoscere nulla . Mi sembra elementare.Una persona fatta in un certo modo sente l'imbarazzo , altri no .E da li comincerei , e mi fermerei .

Ma se il bene è indiviso tu come faresti ad affittare una stanza e bagno ad una persona? Mi spiego: è tutto di entrambi, non puoi dire “quello è mio quindi lo affitto” perché non c’è nessuna stanza tua e sua, ma è tutta casa di entrambi.

P.s. Gli spetterebbe pure metà del canone di eventuale locazione 😉
Lo dovrei fare con l'accordo del coerede , infatti era una richiesta (respinta) .
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Pippoz, nei forum (compreso questo) ci si da tutti del tu, è più semplice informale e non si cade in confusione.

Tutto quello che scrivi potrei anche condividerlo umanamente ma ha molto poco a che fare con il diritto, direi zero.

Confondi la giustizia (che è un concetto che può essere soggettivo) con l'applicazione del diritto.

Se ne fai una questione di principio accomodati pure.
Ne pagherai il prezzo, economico e di incatzature, per svariati anni.

visto che lui lavora in tribunale ,perché allora questi giudizi durano anche più di 3 anni ?

Sei ottimista.

che fanno in tribunale tutto il giorno leggono la gazzetta ?

@roberto72 digli un po' quanti ruoli mediamente ha un giudice e quante volte si scrive la sentenza (una non-notizia di questi giorni) prima di sentire le parti.
 

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