luca1980

Membro Attivo
Privato Cittadino
Io non mi fiderei mai di quello che dice l'avvocato della controparte!:occhi_al_cielo:

Purtroppo caso vuole che io conosca l'avvocato della controparte.
Infatti sono a conoscenza "anticipata" di questo fatto, proprio grazie a questo.
L'errore c'è e mi è sta confermato sia dell'avvocato (vi assicuro che non mi ha detto cavolate anche perchè ho visto le notifiche all'indirizzo errato) sia del delegato dell'asta.
Anche secondo il delegato ci sono molte possibilità che l'asta venga rifatta e quindi io perda l'immobile.
Il delegato non avrebbe nessun motivo di dirmi una cosa falsa, tant'è che anche per lui si prospettano delle problematiche, visto che il suo compenso mi dovrà essere restituito (per fortuna mi ha già detto che lo farà senza problemi).
 

consulenzaroma

Nuovo Iscritto
Professionista
Secondo me non ci sarà nessuna richiesta.
Lunedì devi fare 2 cose:
- Reperire un legale che faccia un'informativa al giudice
- Andare in Tribunale con il verbale di aggiudicazione e verificare quando lo ha ritirato il custode. Altrimenti fallo tu. Si è perso fin troppo tempo.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Al di là del fatto che la situazione è molto incasinata, e, a mio avviso, non è il caso di predire come andrà a finire, né tanto meno anticipare giudizi facili sul comportamento di esecutati, acquirenti, avvocati e professionisti vari (certamente qualcuno ha sbagliato, ma ognuno poi sfrutta le armi che gli si presentano), dico solo una cosa:

attenzione a non sottovalutare le insidie degli acquisti all'asta!

Ho sempre pensato che non siano acquisti sicuri al 100% nemmeno per i professionisti. Diciamo anche che nel 98% dei casi fila tutto liscio, magari con tempi estremamente dilatati. Ma come si può comprare una casa all'asta come prima casa, sapendo che dentro c'è ancora gente? Quali garanzie ci sono affinché si possa entrare in possesso in tempi decenti (pur avendo già pagato tutto)? E se il Tribunale non ti dà la dovuta assistenza, cosa fai? E si potrebbe continuare a lungo, solo esaminando questa storia pazzesca.

Non è una critica nei confronti dell'acquirente, sia ben chiaro. Anzi, a lui vanno i migliori auguri (anzi, in bocca al lupo) per risolvere quanto prima la situazione. Spero solo che chi si appropinqua per la prima volta a questo genere di acquisti, lo possa fare con estrema consapevolezza. Questo caso è emblematico.

Ancora buona fortuna!
 

luca1980

Membro Attivo
Privato Cittadino
Al di là del fatto che la situazione è molto incasinata, e, a mio avviso, non è il caso di predire come andrà a finire, né tanto meno anticipare giudizi facili sul comportamento di esecutati, acquirenti, avvocati e professionisti vari (certamente qualcuno ha sbagliato, ma ognuno poi sfrutta le armi che gli si presentano), dico solo una cosa:

attenzione a non sottovalutare le insidie degli acquisti all'asta!

Ho sempre pensato che non siano acquisti sicuri al 100% nemmeno per i professionisti. Diciamo anche che nel 98% dei casi fila tutto liscio, magari con tempi estremamente dilatati. Ma come si può comprare una casa all'asta come prima casa, sapendo che dentro c'è ancora gente? Quali garanzie ci sono affinché si possa entrare in possesso in tempi decenti (pur avendo già pagato tutto)? E se il Tribunale non ti dà la dovuta assistenza, cosa fai? E si potrebbe continuare a lungo, solo esaminando questa storia pazzesca.

Non è una critica nei confronti dell'acquirente, sia ben chiaro. Anzi, a lui vanno i migliori auguri (anzi, in bocca al lupo) per risolvere quanto prima la situazione. Spero solo che chi si appropinqua per la prima volta a questo genere di acquisti, lo possa fare con estrema consapevolezza. Questo caso è emblematico.

Ancora buona fortuna!

Voglio precisare alcune cose:

1) nella perizia non era indicato che l'immobile era occupato
2) il delegato dell'asta mi aveva assicurato che era una 2° casa

Detto questo, penso che chiunque debba avere la possibilità di acquistare la casa all'asta, visto che per chi come me non naviga nell'oro, è l'unico modo per poterne acquistare una.
E' sempre stato il sogno e uno degli obiettivi principali della mia vita e siccome da me, per un trilocale DECENTE si spendono minimo 300.000 euro, ho voluto provare con le aste.

Nessuno si poteva immaginare che finisse in questo modo e soprattutto neanche un professionista avrebbe potuto scoprire questo GROSSOLANO ERRORE.

Mi auguro di essere almeno tutelato dallo stato italiano visto che l'errore è stato del tribunale e se veramente mi toglieranno la casa, farò tutte la cause possibili per ottenere il giusto risarcimento.

Nelle aste dovrebbe esserci più serietà e chiarezza ma siccome siamo in ITALIA, tutto questo rimarrà un'utopia.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Voglio precisare alcune cose:

1) nella perizia non era indicato che l'immobile era occupato
2) il delegato dell'asta mi aveva assicurato che era una 2° casa

...

Nessuno si poteva immaginare che finisse in questo modo e soprattutto neanche un professionista avrebbe potuto scoprire questo GROSSOLANO ERRORE.

Ed è proprio quello che sostengo anch'io. Se non hai il controllo, vuol dire che è pericoloso. Ovviamente può andarti bene, ma può andarti anche male. Il tuo rischio è tanto più alto quanto maggiore è la tranquillità che "altri" al tuo posto abbiano controllato e fatto le cose per bene. In una normale compravendita puoi farti aiutare da un tecnico, da un avvocato, dall'AI e dal notaio. In una vendita all'asta puoi solo prender per buono quello che è scritto nella perizia (trattasi sempre di un tecnico, ma il suo giudizio è insindacabile). E come spesso succede, non tutte le perizie sono fatte bene, spesso ci sono importanti omissioni.

Il tuo è un caso estremo, per carità. Su questo sei stato molto sfortunato, non colpevole, certo. Poteva capitare anche ad un professionista, ma quest'ultimo, se è tale, sa di poter correre un rischio, lo mette in preventivo (se non è sprovveduto, non si "gioca" i risparmi di una vita).

Non di rado succede che ti consegnino l'immobile dopo tantissimo tempo (era il motivo di questa discussione, che poi si è aggravata con gli ulteriori risvolti), in condizioni diverse, con problemi di difficile gestione. E questo è un rischio che la gente non mette in conto. Non sempre pagare meno risulta essere un affare. Questo è il mi pensiero. Ripeto, non hai colpa, eri assolutamente in buona fede. Però ora sei in una brutta situazione...

Rinnovo il mio "in bocca l lupo".
 

luca1980

Membro Attivo
Privato Cittadino
Spero solamente che il giudice sia obiettivo e quindi neghi al pignorato la possiblità di rimettere la casa all'asta.
In caso contrario sarebbe una vera ingiustizia nei miei confronti che dovrà essere risarcita e non mi arrenderò fino a che non avrò ottenuto quello che mi spetta.
Come mi avete consigliato lunedì cercherò subito un avvocato esperto in queste cose, per iniziare subito a far valere i miei SACROSANTI DIRITTI, nella speranza che in ITALIA, abbiano ancora un valore.
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi dispiace aver letto il tuo Post in ritardo.
Hai delle informazioni sbagliate.
1. Non è il delegato alla vendita che deve consegnarti la casa e neppure il custode giudiziario, ed il fatto che la casa fosse oggeto di abitazione principale o meno non conta. Il decreto di trasferimento contiene l'ordinanza di sgombro da far eseguire da un ufficiale giudiziaio terzo (è la stessa figura che gestirebbe no sgombro per morosità). Ti consiglio di attivarlo attraverso un avvocato (costo dai 500 ai 1.000 Euro)
2. Qualora ci fossero stati dei problemi nella notifica del pignoramento non è il Tribunale il responsabile (per tua fortuna, perchè non ne risponderebbe patrimonialmente), ma la responsabilità sarebbe del creditore procedente (che ti pagerà i danni).
3. Qualora il soggetto esecutato dovesse opporsi al tuo decreto di trasferimento in fase di sloggio (liberazione) sarà un giudice terzo a decidere se fermare il tuo accesso in attesa di giudizio (mi sembra abbastanza difficile)
4. Non per forza il creditore procedente deve notificare il precetto ed il pignoramento presso la residenza del debitore, ci sono molte deroghe a tale disposizione. Tanto per farti un esempio, in caso in cui il procedente sia la Banca che gli ha concesso il mutuo, può notificargli il tutto presso la sede dove ha stipulato il contratto di finanziamento; altro caso abbastanza frequente è notificare presso il luogo di lavoro.
5. Il compenso che hai pagato al delegato alla vendita è dovuto per costi, onorari e spese inerenti le cancellazioni ipotecarie (sul libero mercato a carico del venditore, nelle aste giudiziarie molto spesso messe a carico dell'acquirente, dipende dal Tribunale); l'ammontare di questo conto che ti sei ritrovato a pagare è diretamente proporzionale all'ammontare delle iscrizioni ipotecarie che gravavano sull'immobile e che sono state cancellate.
Prendi possesso e detenzione dell'immobile subito, non aspettare oltre, vedrai che non ti revocheranno l'acquisto (dal 2001 ne ho vista revocare una sola per un cavillo a fronte di centinaia di opposizioni dilatorie).
Cassin Kolia
www.casedaenti.it
 

luca1980

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie mille. Lunedì incontrerò l'avvocato per definire tutti i passaggi e spero proprio che la situazione si risolva per il meglio.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto