É agricolo ma non è coltivato.
La legge sul diritto di prelazione agraria serve ad ampliare le piccole.proprietà contadine al fine di essere competitivi sul mercato. Se non si coltiva a cosa serve la prelazione?
 
Il diritto di prelazione agraria spetta tradizionalmente al coltivatore diretto, sia quale affittuario del fondo offerto in vendita (art. 8 della legge 26 maggio 1965, n. 590), sia quale proprietario del fondo confinante con quello offerto in vendita (art. 7 della legge 14 agosto 1971, n. 817).
La riforma dell’impresa agricola ha esteso il diritto di prelazione per l’acquisto dei terreni condotti in affitto o confinanti alle società agricole di persone (società semplici, s.n.c., s.a.s.) in cui almeno la metà dei soci è in possesso della qualifica di coltivatore diretto (d.lgs. 29 marzo 2004, n. 99, modificato dal d.lgs. 27 maggio 2005, n. 101).
La definizione "istituto religioso" è un poco generica....avendo dei terrini agricoli confinanti se li coltiva in "proprio" ha i titoli per esercitare la prelazione, se sono in affitto è l'affituario che può esercitare il diritto di prelazione.
 
Il diritto di prelazione agraria spetta tradizionalmente al coltivatore diretto, sia quale affittuario del fondo offerto in vendita (art. 8 della legge 26 maggio 1965, n. 590), sia quale proprietario del fondo confinante con quello offerto in vendita (art. 7 della legge 14 agosto 1971, n. 817).
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