Kuroneko

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,
in questi mesi stavo acquistando un immobile e nel mese di maggio ho stilato un compromesso per l'acquisto dell'immobile dando una caparra di 20.000.
Purtroppo per via delle restrizioni covid e ritardi personali del perito la perizia è stata consegnata alla banca il 7/7 la quale ha constatato che a causa di un valore non sufficiente dell'immobile il mutuo non può essere erogato. Ho dato subito comunicazione all'agenzia e al venditore tramite mail e nel frattempo su loro richiesta ho ottenuto nei giorni seguenti lettera scritta da parte della banca in merito al rifiuto del mutuo.
I venditori sostengono che
"In forza del contratto preliminare di compravendita, essendo spirato il termine, e non avendo ricevuto da parte dell’istituto idonea documentazione, il venditore richiede che venga consegnato l’assegno a titolo di caparra, che è ancora in deposito presso l’agenzia. "

Di seguito la parte del contratto di compravendita che si riferisce all'asegno:

"Le parti con la sottoscrizione del presente preliminare di compravendita con-cordano che il presente assegno sia consegnato da Parte Promissaria Acquirente (nome e dati agenzia immobiliare)in deposito fiduciario e gratuito, anche nell’interesse di Parte Promittente Venditrice, al fine di essere poi trasferito al Venditore, a titolo di CAPARRA CONFIRMATORIA, imputabile al prezzo in sede di adempimento a norma dell’art. 1385 CC. Subordinando il presente all’ottenimento di delibera di mutuo da parte di primario istituto per l’acquisto dei beni promessi in questo preliminare e come meglio specificato nell’art 9 (nove) del presente;"
art.9 "Con la sottoscrizione del presente preliminare di compravendita Parte Promissaria Acquirente e Promittente Venditrice concordano, accettano e sottoscrivono che la validità del presente sia subordinato all’ottenimento di delibera di mutuo da Parte Promissaria Acquirente entro la data del 30 giugno 2020 pena l’inefficacia del presen-te con la conseguente restituzione dell’assegno affidato (ancora i dati del'agenzia) in deposito gratuito e fiduciario dalla Parte Promissaria Acquirente. In caso di esito negativo di delibera di mutuo, Parte Promissaria Acquirente dovrà farsi rilasciare idonea documentazione scritta da parte dell’istituto bancario che ne attesti il diniego."


Io quando ho firmato e anche rileggendolo più attentamente intendo che la possibilità è:
Ottenimento mutuo entro il 30/06-> assegno va ai venditori, viceversa NO
Nel mio caso il 30/06 il mutuo era ancora in "valutazione" quindi sicuramente non approvato.
Come mi devo muovere secondo voi? e sopratutto come la vedete?
Grazie
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Qual è il problema? Non vogliono restituirti 20.000 Euro?

Se il 30 Giugno la tua idoneità al mutuo era ancora in valutazione, la condizione sospensiva non si è verificata.

Probabilmente nemmeno la provvigione all'agente è dovuta.

@francesca63 , chiedo lumi. Grazie.
 

Kuroneko

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In realtà i 20.000 sono ancora in mano all'agenzia che non vuole restituirmi assegno in quanto c'è questa richiesta da parte dei venditori.
Ritieni anche tu che l'assegno dovrebbe tornare a me?
Scusa cosa intendi con condizione sospensiva?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Sembra di capire che la validità del tuo preliminare sia condizionata all'ottenimento del mutuo entro il 30 Giugno 2020, condizione che non si è verificata.

Non mi sento sicuro nel giudizio da dare, per questo sentirei @francesca63

Allo stato attuale mi sembra che, avendo la banca documentato per iscritto il diniego al mutuo, la condizione di ottenimento NON si sia verificata e quindi l'agenzia dovrebbe restituirti l'assegno. E credo che nemmeno la provvigione sia dovuta.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Il venditore, accettando un preliminare condizionato all'ottenimento di un mutuo entro la data X/Y/Z, assume implicitamente il rischio di attendere a vuoto, poiché alla fine dell'attesa, la persona che vorrebbe acquistare non riesce ad ottenere il mutuo, e lo fa certificare dalla banca in forma scritta su carta intestata.

Mi sembra assai strano che i venditori chiedano di trattenere i 20.000 Euro.

Ma ripeto, non sono un avvocato, non sono un notaio, non sono un agente immobiliare, per questo ho invocato una persona esperta.
 

Kuroneko

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ti ringrazio tanto per la risposta. Interpreti il tutto come ho fatto io. Davvero non capisco come sia possibile dire-> sei andato oltre la data quindi l'assegno lo incasso io.
Spero che @francesca63 abbia tempo voglia di rispondere, giusto per avere un ulteriore conferma
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Spero che @francesca63 abbia tempo voglia di rispondere, giusto per avere un ulteriore conferma

Sicuramente ti risponderà.
Nel frattempo, le mie dichiarazioni prendile come dichiarazioni di un INESPERTO, un po' come se fermi per strada un vecchietto di 80 anni e gli chiedi cosa ne pensa.
 

fabio80mil

Membro Attivo
Privato Cittadino
leggendo però mi pare di capire che il diniego scritto della banca sia arrivato dopo il 30/06. Tu avevi avvisato (a questo punto meglio tramite qualcosa di scritto) agenzia/venditori che al 30 giugno la richiesta di mutuo era ancora in valutazione e chiedevi una proroga di tale tempistica? Secondo me loro si appuntano su quello per trattenere i soldi... al 30/06 tu non avevi ancora delibera di mutuo, nè positiva nè negativa... se li hai informati secondo me sei assolutamente dalla parte del giusto e devono ridarti i soldi, se non li hai informati potrebbero giocare su questo... certo che è abbastanza scorretto il loro modo di operare.

Se posso, cosa ti ha scritto la banca nella lettera di diniego? Qualcosa imputabile al valore immobile, oppure alla non congruità tra quanto richiesto e la tua situazione reddituale?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
se li hai informati secondo me sei assolutamente dalla parte del giusto e devono ridarti i soldi, se non li hai informati potrebbero giocare su questo

Beh, se la metti così, allora il postante dovrà metterci un legale. Il postante ha fatto TUTTO QUANTO ERA IN SUO POTERE per chiedere il mutuo, se poi la banca tergiversa non è certo per colpa sua.
Insomma, toccherà spendere dei soldi per far valere le proprie ragioni...
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
al 30/06 tu non avevi ancora delibera di mutuo, nè positiva nè negativa

Questo comunque risulta certificabile perché la banca il certificato l'ha emesso in data posteriore e non certo prima o in pari data.
"Non avere risposta" secondo me è assimilabile a un NO, giuridicamente parlando, visto che non stiamo parlando di 200 Euro ma magari di 200.000 Euro di mutuo.
Sul fatto che andava avvisato il venditore mi trovi un po' spiazzato. Cosa avrebbe dovuto scrivere il promissario acquirente, via PEC o raccomandata alla francese? "Vi comunico che oggi 30 Giugno il mutuo è ancora in fase di valutazione, pertanto non essendosi verificata la condizione sospensiva, il preliminare è da ritenersi non valido".

La condizione sospensiva prevedeva un "Sì" certificato dalla banca entro il 30 giugno 2020, e la banca ha emesso un 'No' certificato, dopo la data di scadenza (30 giugno).

Secondo me il venditore ha una bella faccia tosta se pretende di trattenere l'assegno e costringe il promissario acquirente a metterci un legale.
 

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