Alexia71

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Buongiorno, sto vendendo un immobile a 127000 l'acquirente ha conoscenze in in banca per cui si vuole far periziare l'immobile per un valore di 143000 in modo da avere 16000 euro per la ristrutturazione, chiede infatti di fare anche una scrittura privata dove noi attestiamo di fare dei lavori che non faremo quindi come penale restituire a loro 16000 euro, per fare loro i lavori. Chiedo se rischiamo qualcosa. Grazie in anticipo per la risposta
 

PyerSilvio

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Agente Immobiliare
Buongiorno, sto vendendo un immobile a 127000 l'acquirente ha conoscenze in in banca per cui si vuole far periziare l'immobile per un valore di 143000 in modo da avere 16000 euro per la ristrutturazione, chiede infatti di fare anche una scrittura privata dove noi attestiamo di fare dei lavori che non faremo quindi come penale restituire a loro 16000 euro, per fare loro i lavori. Chiedo se rischiamo qualcosa. Grazie in anticipo per la risposta

Sono prassi consetuamente utilizzate.
Border line sicuramente.
Ma perfettamente praticabili, in pratiche come la tua, soggette ad imposta di registro.
Se chi le pone in essere sa' come orchestrarle.

In linea di principio tu e il venditore siete liberi di prendere qualsiasi accordo.
Sia prima che dopo il rogito.
Per effetto della libera negoziazione tra le parti.
 

francesca63

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Privato Cittadino

eldic

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Privato Cittadino
è solo falso in atto pubblico, che vuoi che sia...
se gli servono quattrini per fare la ristrutturazione, per quale diamine di motivo non fa un atto di mutuo che prevede esplicitamente che una parte serve per acquistare e un'altra per lavori?
 

Lin0

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Scommetto che c'è un mediatore creditizio di mezzo, ti do una brutta notizia, in banca non ci sono conoscenze, decide tutto la sede centrale non la filiale.
Al di là della illegalità della operazione
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io non lo farei.

Permettimi Francy,

Ma questo e' un ragionamento da Zucconi.

Posto, che ormai questo argomento, e' stato sviscerato almeno centinaia di volte.

In pratiche soggette ad imposta di registro, tali prassi sono consentite, applicate ed esercitate da sempre, anche dal legislatore.

Che consente che avvengano transazioni a libero mercato, anche se i valori catastali, risultano assai piu' bassi di quelli dichiarati nell'atto di stipula.

Quindi se non e' carne e' pesce.

Se si grida al falso in atto pubblico, oppure all'illegalita', allora significa che lo stato Italiano e' un Delinquente e che tutti i notai dello stivale, commettono centinaia di falsita' ogni giorno.

Oltre al fatto, ormai trito e ritrito, che il pagamento per conto di terzi, ovvero quando il venditore incassa il totale dichiarato in atto e poi paga per conto dell'acquirente, e' una prassi che risale ai tempi di Marco Aurelio.

Se il valore catastale, risulta essere di 40mila, per non dichiarare il falso, il venditore non dovrebbe incassare alcuna somma superiore a quella.

Aldila', del finanziamento che occorre o meno, all'acquirente.

Ecco perche', quei venditori che non si prestano a queste prassi, sono degli autentici Zucconi.
 

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