axel74

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Buongiorno, sono nuovo del gruppo e vorrei esporre un quesito: mia sorella vorrebbe vendermi un immobile al lei intestato ad una cifra più bassa di quella reale di mercato (la casa ha un valore di circa 170mila e me la venderebbe a circa 60mila in virtù del nostro rapporto, etc). Io avrei bisogno di un mutuo per poter avere quei 60mila. So già delle difficoltà delle banche a rilasciare mutui per la compravendita fra parenti, ma poniamo che io la banca l'abbia trovata (sono comuqnue un dipendente a tempo indeterminato). I dubbi sono: 1) Se dichiaro una cifra di 60mila nella comrpavendita, per il notaio ci potrebbero essere problemi? Posso pagare le tasse con il sistema della "valutazione automatica", se necessario (quindi rendita catastale x 115,5%) così anche il fisco è a posto.
2) l'altro dubbio è più sottile: per darne 60mila a mia sorella, non disponendo di quasi nulla come anticipo, dovrei ottenere proprio 60mila come mutuo..ma noi sappiamo che le banche ti danno l'80 o il 70% del minor valore tra perizia ed effettivo importo di vendita..quindi, se venduta a 60mila, mi darebbero 40mila circa.. Quindi, io sarei costretto a dichiarare nell'atto, che viene venduta a 90mila, ottenendo così i suddetti 60mila. La domanda è: le differenze (tra 90 e 60mila) devono essere assoulutamente ben visibili (passaggio di soldi effettivo, assegni circolari, etc) oppure basta una dichiarazione del venditore (mia sorella) che attesta di come io le abbia già versato le differenze negli anni precedenti? Oppure che si compili un assegno bancario (che poi non verrà, ovviamente, incassato?) o altri metodi..
GRazie
 

angy2015

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puoi dichiarare l'assegno bancario che poi non verrà incassato ma il problema sta nella banca che può richiedere la verifica della provenienza della parte di prezzo non mutuata. Soluzioni possono essere di trovare una banca che non chiede di vedere dove sono i soldi o che finanzia il 100% oppure farsi prestare dalla sorella la cifra occorrente e poi restituirla quando rogitate.
 

francesca63

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1) Se dichiaro una cifra di 60mila nella comrpavendita, per il notaio ci potrebbero essere problemi?
Se il valore catastale è inferiore no, a livello fiscale e per il notaio.
Potrebbe però essere un problema per l'eredità, se tua sorella ha o avrà coniuge o figli; al momento della sua successione ( anche fra moltissimi anni), una vendita sottocosto potrebbe essere vista come "mista a donazione" e potrebbe essere "contestata".
D'altronde comprare casa senza soldi è un'operazione "complessa".
 

CheCasa!

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ma poniamo che io la banca l'abbia trovata (sono comuqnue un dipendente a tempo indeterminato)

Perchè ragionare per assurdo? La richiesta di un mutuo per l'acquisto di un immobile tra parenti stretti viene letta dalla banca come tentativo di autofinanziamento e non viene accordata.
 
Ultima modifica:

davideboschi

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La richiesta di un mutuo per l'acquisto di un immobile tra parenti stretti viene letta dalla banca come tentativo di autofinanziamento e non viene accordato.
Per soli 60mila euro potresti anche chiedere un finanziamento personale. L'interesse sarebbe più alto rispetto a un mutuo, ma non avresti spese di istruttoria, perizia, eccetera. L'interesse poi si può abbattere fornendo della garanzie in titoli (o facendosele prestare da chi i titoli li ha).
Potrebbe però essere un problema per l'eredità, se tua sorella ha o avrà coniuge o figli; al momento della sua successione ( anche fra moltissimi anni), una vendita sottocosto potrebbe essere vista come "mista a donazione" e potrebbe essere "contestata".
Concordo, anche se credevo che valesse solo a condizione che i legittimari fossero tali al momento della donazione. Se io faccio una donazione oggi, dopo qualche anno prendo moglie e dopo qualcun altro ho dei figli... costoro possono impugnare la donazione?
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Per soli 60mila euro potresti anche chiedere un finanziamento personale. L'interesse sarebbe più alto rispetto a un mutuo, ma non avresti spese di istruttoria, perizia, eccetera. L'interesse poi si può abbattere fornendo della garanzie in titoli (o facendosele prestare da chi i titoli li ha).

Certo. Ma la durata massima diventa 10 anni e se va bene sono 700,00 euro al mese... di rata... le spese di istruttoria... quelle rimangono invece... ma è una strada quanto meno percorribile...
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
mia sorella vorrebbe vendermi un immobile al lei intestato ad una cifra più bassa di quella reale di mercato (la casa ha un valore di circa 170mila e me la venderebbe a circa 60mila in virtù del nostro rapporto, etc)
Visto che la soluzione prospettata pare difficile da realizzare, senza soldi, potreste pensare a un altro sistema: tua sorella vende l'immobile, poi ti dona indirettamente i soldi in più ( equivalenti a quelli che ti avrebbe "abbuonato", cioè 110.000); cioè cerchi un immobile, lei ci mette i 110.000 e tu fai un mutuo per il resto.
Oppure potresti acquistare da lei la sola nuda proprietà, che costa molto meno, in funzione dell'età di tua sorella, poi ci vai a vivere con un contratto di comodato.
Insomma, ci potrebbero essere altre strade.
 

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