Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio.
Circa un mese fa si è svolta l'assemblea condominiale e una condomina ha manifestato il proprio disappunto circa il fatto che la locataria dell'appartamento condominiale abbia affisso una tendina sulla porta (di proprietà comune) che dall'androne porta al disimpegno che dà accesso sia alla cantina comune che, appunto, all'appartamento condominiale. In più, la stessa condomina ha richiesto che venisse ridiscusso l'importo dell'affitto, a suo avviso troppo basso. L'amministratore ha tirato fuori il contratto d'affitto e ne ha dato lettura. A suo dire, il contratto (stipulato nel 2024, con durata di 6 anni), "per uso di attività professionale" non puo' essere modificato fino al 2030. Dopo di che, la condomina ha richiesto maggiori delucidazioni sull'attività svolte dalla locataria. Al che è venuto fuori che l'appartamento è ancora accatastato A/3, malgrado da almeno 30 anni sia stato trasformato (p.es. non c'è più la cucina) e adibito ad uso professionale - si trattava dell'appartmento del portiere, poi appunto "trasformato" in studio dentistico, poi studio d'avvocato e ora, con l'attuale locataria, in studio fisioterapico (? in realtà non è molto chiaro, niente di losco, comunque).
Per tornare all'assemblea, si è deliberato per la rimozione della tendina (nb la locataria non era presente all'assemblea).
Sono trascorse le settimane e la tendina è ancora li'. Premesso che tale argomento non mi appassiona più di tanto, sia la condomina che ne ha richiesto la rimozione che mio marito hanno scritto via PEC all'amministratore per chiedere l'adempimento della delibera. Nessuna risposta. Ulteriori solleciti e, a quanto ho appreso oggi con sgomento, l'amministratore avrebbe infine risposto che la locataria avrebbe impugnato il contratto irregolare per rifarsi sul condominio, qualora questo insistessimo con la richiesta di rimuovere 'sta benedetta tendina.
Domanda: quanto è irregolare la situazione del condominio? Presumo sia comunque sanabile: gli spazi interni sono stati modificati almeno 30 anni fa, andrebbe aggiornata la planimetria e cambiata la categoria catastale. Non sarebbe meglio mettersi in regola, per non esporsi ad eventuali "ricatti" di un locatario? Altra domanda: l'amministratore non ha proprio nessuna responsabilità?
Circa un mese fa si è svolta l'assemblea condominiale e una condomina ha manifestato il proprio disappunto circa il fatto che la locataria dell'appartamento condominiale abbia affisso una tendina sulla porta (di proprietà comune) che dall'androne porta al disimpegno che dà accesso sia alla cantina comune che, appunto, all'appartamento condominiale. In più, la stessa condomina ha richiesto che venisse ridiscusso l'importo dell'affitto, a suo avviso troppo basso. L'amministratore ha tirato fuori il contratto d'affitto e ne ha dato lettura. A suo dire, il contratto (stipulato nel 2024, con durata di 6 anni), "per uso di attività professionale" non puo' essere modificato fino al 2030. Dopo di che, la condomina ha richiesto maggiori delucidazioni sull'attività svolte dalla locataria. Al che è venuto fuori che l'appartamento è ancora accatastato A/3, malgrado da almeno 30 anni sia stato trasformato (p.es. non c'è più la cucina) e adibito ad uso professionale - si trattava dell'appartmento del portiere, poi appunto "trasformato" in studio dentistico, poi studio d'avvocato e ora, con l'attuale locataria, in studio fisioterapico (? in realtà non è molto chiaro, niente di losco, comunque).
Per tornare all'assemblea, si è deliberato per la rimozione della tendina (nb la locataria non era presente all'assemblea).
Sono trascorse le settimane e la tendina è ancora li'. Premesso che tale argomento non mi appassiona più di tanto, sia la condomina che ne ha richiesto la rimozione che mio marito hanno scritto via PEC all'amministratore per chiedere l'adempimento della delibera. Nessuna risposta. Ulteriori solleciti e, a quanto ho appreso oggi con sgomento, l'amministratore avrebbe infine risposto che la locataria avrebbe impugnato il contratto irregolare per rifarsi sul condominio, qualora questo insistessimo con la richiesta di rimuovere 'sta benedetta tendina.
Domanda: quanto è irregolare la situazione del condominio? Presumo sia comunque sanabile: gli spazi interni sono stati modificati almeno 30 anni fa, andrebbe aggiornata la planimetria e cambiata la categoria catastale. Non sarebbe meglio mettersi in regola, per non esporsi ad eventuali "ricatti" di un locatario? Altra domanda: l'amministratore non ha proprio nessuna responsabilità?