Mayer

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno,
chiedo il vostro parere su questa situazione.
Abbiamo un terreno agricolo in comproprietà a quote indivise, siamo 6 comproprietari, uno di questi fa l'agricoltore e vuole creare un deposito con abitazione su questo terreno. Diciamo che è anche un pretesto per liberarsi dagli altri e costruire poi abitazioni residenziali da rivendere come già successo.
Vorrebbe che vedessimo a lui le nostre quote ma, a parte uno, noi altri non siamo interessati a vendere tanto più al prezzo stabilito da lui, quello che accetta lo fa per sue motivazioni. Quindi noi non vogliamo dividere né vendere ma arrivare a un accordo tenendo la situazione di fatto ma chiedendo un affitto annuale e anche una cifra a titolo di consenso. Secondo voi è possibile? Grazie
 
Quindi noi non vogliamo dividere né vendere ma arrivare a un accordo tenendo la situazione di fatto ma chiedendo un affitto annuale e anche una cifra a titolo di consenso.
Se non troverete un accordo, quello che vorreste voi o altro, la situazione resterà conflittuale: anche se al comproprietario agricoltore non conviene proprio costruire su terreno in comunione, poiché anche le nuove costruzioni sarebbe di tutti i comproprietari.
Con il tempo e l’inerzia rischiate però di finire in mano agli avvocati, per una causa di divisione giudiziale…
Fossi in voi gli proporrei di comprare le vostre quote, al prezzo corretto , dopo perizia del valore.
 
Se non troverete un accordo, quello che vorreste voi o altro, la situazione resterà conflittuale: anche se al comproprietario agricoltore non conviene proprio costruire su terreno in comunione, poiché anche le nuove costruzioni sarebbe di tutti i comproprietari.
Con il tempo e l’inerzia rischiate però di finire in mano agli avvocati, per una causa di divisione giudiziale…
Fossi in voi gli proporrei di comprare le vostre quote, al prezzo corretto , dopo perizia del valore.
Buongiorno,
grazie per la risposta.
La perizia di valore è già stata fatta ma lui dice che compra al prezzo che ritiene in linea con le sue idee ... questo è il soggetto. Quello che cede la quota ha suo interesse a far cassa, noi no anche perchè siamo costretti a vendere o dividere quando non ne abbiamo intenzione anche dato che questo terreno ha alta probabilità di diventare edificabile in futuro come gia successo per terreni vicini. Quindi stiamo cercando una soluzione diversa dandogi il consenso a costruire ma non cedendo altri diritti e nel contempo vorremmo avere una rendita, però tutelandoci sotto ogni aspetto verso di lui. Se avete altre indicazioni ve ne siamo grati. Grazie
 
Aggiungiamo una domanda. Il comproprietario agricoltore ha una quota del 51,5 per cento da solo e noi altri 5 il rimanente suddiviso in quote più o meno uguali: ha diritto di imporre la sua richiesta di costruire il deposito (a cui aggiungere la parte di sua abitazione) ? Se si a quali normative bisogna far riferimento? grazie
 
stiamo cercando una soluzione diversa dandogi il consenso a costruire ma non cedendo altri diritti
Come già scritto sopra, ogni costruzione su terreno comune diventa anch’essa comune.
Se vi accordate che la utilizzi solo lui, dovrà pagare un affitto.
Se invece volete che la costruzione sia solo sua, dovete cedere il diritto di superficie; ma in questo caso voi non avrete più diritto di costruire altro.
Penso serva l’aiuto di un professionista, per trovare una soluzione condivisa
 
Ultima modifica:
Buonasera, abbiamo contattato un tecnico per un parere sulla questione. Dice che sarebbe giusto prima la cessione della quota indivisa del comproprietario che vuole vendere, a che prezzo problema suo. Oppure che uno di noi la compra se interessa.Ha detto anche di farsi dare le specifiche di progetto, deposito e abitazione che l'agricoltore vuole fare, per capire le dimensioni delle costruzioni e la destinazione per poi quantificare un affitto. Dice poi che non va fatta nessuna cessione di suolo e che se lui vuole costruire anche se ha la maggioranza deve avere il nostro assenso. Alla nostra richiesta dei disegni del progetto prima ha ha detto che non sono affari nostri poi che sente la sua associazione agricola. A noi pare una scusa questa richiesta solo per costringerci a vendere le nostre quote e poi da immobili ad uso agricolo fare come la volta precedente e nel corso del tempo costruire residenziale. Comunque il tecnico per ora aspetta questi disegni per valutare e siamo rimasti così. Secondo voi è una corretta valutazione di questa situazione da parte sua? grazie
 
Salve, per la questione del terreno abbiamo un problema con il legale a cui ci siamo rivolti, sembra che serva un avvocato esperto in materia agricola perché dice che lui non ci può seguire con questa problematica. Non si capisce perché ha aspettato a dirlo solo dopo che è stato aggiornato sul fatto che al tecnico non è ancora arrivato nessun dettaglio e informazione del progetto da parte del comproprietario agricoltore. Gli abbiamo chiesto di indicarci un legale adatto ma non ci ha dato nessun riferimento. La cosa ci sembra strana e non sappiamo come fare. Come si fa a trovare un avvocato "agricolo "? grazie per i suggerimenti
 

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