Massimo Chimienti

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Corte di cassazione - Sezione I civile - Sentenza 24 maggio 2010 n. 12626

Un istituto di credito non può segnalare una società alla centrale rischi della Banca d'Italia per il solo fatto che l'ente ha bilanci in perdita da diversi anni.

Lo ha chiarito la prima sezione civile della Cassazione con la sentenza 12626/2010 secondo la quale le istruzioni della Banca d'Italia relative alle segnalazioni delle sofferenze non autorizzano una simile conclusione.
Infatti, ha spiegato la Corte, "l'apposizione a sofferenza implica una valutazione da parte dell'intermediario della complessiva situazione finanziaria del cliente e non può scaturire automaticamnete da un mero ritardo di quest'ultimo nel pagamento del debito".

In caso di illecita segnalazione, pertanto, la società ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non.
 

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