gcaval

Membro Attivo
Professionista
la partenza è sempre il catasto, la stessa fonte dell'AdT
la selezione si esegue utilizzando molte fonti:
catasto, agenzie, professionisti, notai, le parti ... più sono più si riesce a selezionare ;)
è quello che si dovrebbe fare nella normale rilevazione dei dati: un'indagine

Ok, mi è un po' più chiaro, anche se vorrei vedere all'atto pratico quanto poi questi dati sono aderenti alla realtà. Resto comunque (purtroppo) scettico su alcuni aspetti. Ad esempio, sempre più compravendite si fanno tra privati. Come fai a recuperare tutti questi dati (planimetrie, ecc. ecc.)?


non chiedere "A quanto si vendono gli appartamenti al mq?" :pollice_verso: e applicare poi correttivi soggettivi e di fonte "non mercantile"

concordo

è quindi possibile, da subito, iniziare a rendere più trasparente il mercato immobiliare italiano

Io non la vedo una questione di trasparenza. Certamente avere dei dati certi è un'ottima cosa, e sarebbe opportuno arrivare a conoscere NTN o NCS o altri numeri ancora più precisi, zona per zona. Ma non è avendo questi che si determina alcuna trasparenza. Alla fine si tratta di un mercato di prodotti (gli immobili) unici, eterogenei, non standard. Ci sarà sempre un venditore che chiederà un prezzo e un acquirente che ne proporrà un altro. Non è affatto detto che una perizia possa conciliare la cosa. Anche perché ci deve essere innanzitutto la volontà delle parti di addivenire "a più miti consigli".
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Come fai a recuperare tutti questi dati (planimetrie, ecc. ecc.)?

catasto, agenzie, professionisti, notai, le parti
e altri, non ci sono limiti

Ma non è avendo questi che si determina alcuna trasparenza. Alla fine si tratta di un mercato di prodotti (gli immobili) unici, eterogenei, non standard. Ci sarà sempre un venditore che chiederà un prezzo e un acquirente che ne proporrà un altro. Non è affatto detto che una perizia possa conciliare la cosa. Anche perché ci deve essere innanzitutto la volontà delle parti di addivenire "a più miti consigli".
ne abbiamo già parlato ampiamente in altre discussioni.
ognuno faccia come crede in massima libertà e con responsabilità



La responsabilità dell'utilizzo di questo tipo di dato sta nell'utilizzatore finale, nel professionista, che deve essere in grado di comprendere la qualità della materia prima con cui si trova a lavorare. ;)



Vuoi utilizzare questa materia prima? Bene (male ;) cavolacci tuoi) non dichiarare che hai eseguito l'indagine di mercato perchè commetti un falso professionale e ... siamo tutti consapevoli che tutte le considerazioni, articoli, analisi, previsioni ... si fondano su questi dati "imprecisi".
 

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