Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Buonasera, domanda ignorante... la situazione per la quale chiedo vostro riscontro è la seguente: Una persona anziana (inquilino) ha stipulato anni dietro un contratto di locazione per un immobile. A seguito peggioramento dello stato di salute della persona anziana si rende necessario il ricovero definitivo in una struttura sanitaria. L'inquilino si trova in uno stato di salute (parkinson) peggiorato ed è incapace (fisicamente) di firmare la disdetta del contratto. Come si può procedere? Basta un "accordo" / comunicazione verbale vista la situazione? Può il proprietario dell'immobile fare una "scrittura" nella quale dichiara che prende atto della situazione e ne consegna copia all'inquilino? Quest'ultimo, specifico, sposato post stipula contratto di locazione, e senza figli. Grazie
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Quest'ultimo, specifico, sposato post stipula contratto di locazione, e senza figli. Grazie
Buon giorno...e Buona notte... ma se si è sposato la moglie viveva con lui immagino. Comunque per rescindere un contratto basta una comunicazione all agenzia delle entrate, mi pare. Chiaro che bisognerebbe fare un accordo scritto per non avere eventuali future noie, ma servirebbe un tutore visto che il vecchietto non ne ha legalmente la facoltà
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Buon giorno...e Buona notte... ma se si è sposato la moglie viveva con lui immagino. Comunque per rescindere un contratto basta una comunicazione all agenzia delle entrate, mi pare. Chiaro che bisognerebbe fare un accordo scritto per non avere eventuali future noie, ma servirebbe un tutore visto che il vecchietto non ne ha legalmente la facoltà
Ha la capacità di intendere e di volere ma l'incapacità fisica di firma .
La moglie non è citata come parte del contratto. Anche secondo me è necessario un accordo scritto. Ma tra le parti del contratto.
 
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francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Anche secondo me è necessario un accordo scritto. Ma tra le parti del contratto.
Se ha la capacità di intendere e volere, fate in modo che firmi con qualcuno che gli tiene la mano, o comunque fate risultare una sua firma: nessuno la potrà contestare tranne lui stesso.
Senza complicarsi la vita…
Ma la moglie non preferisce tenere la casa in affitto ?
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Se ha la capacità di intendere e volere, fate in modo che firmi con qualcuno che gli tiene la mano, o comunque fate risultare una sua firma: nessuno la potrà contestare tranne lui stesso.
Senza complicarsi la vita…
Ma la moglie non preferisce tenere la casa in affitto ?
Buondì. L'immobile affittato è una "seconda casa", pare non sia di suo interesse (della moglie) continuare con la locazione (a maggior ragione i costi che dovranno poi sostenere per la struttura sanitaria -> pare sia questo il reale motivo della necessaria disdetta).
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ha la capacità di intendere e di volere ma l'incapacità fisica di firma .
La moglie non è citata come parte del contratto. Anche secondo me è necessario un accordo scritto. Ma tra le parti del contratto.
A ok...pensavo fosse l'unica casa, per questo mi sembrava il "caso" di citare la moglie

Una soluzione sarebbe fare una PEC sia per il conduttore che per il locatore e inviare disdetta tramite posta elettronica

Altra....che usavo già da ragazzino "quando non andavo a scuola ma in sala giochi", sarebbe quella di inviare la raccomandata con firma del conduttore, tanto chi controlla se è proprio la sua?
 
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eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
se hanno "telecomandato" una firma a George Harrison, penso sia fattibile anche con il vecchietto, visto che sono tutti d'accordo.
 

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