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e parte ufficio e il box censito come laboratorio artigianale, edificata anno 2008; la proprietà della ditta è intestata a una SAS e qui nasce il problema grande!!!
Il proprietario che la vuole vendere (socio della SAS che commercializza prodotti alimentari) mi ha detto
che attualmente deve valutare come impostare la vendita e se portarla avanti , in quanto il suo problema da cosa mi ha riferito verbalmente
è che se la vende al prezzo di mercato, ci paga un sacco di tasse per la plusvalenza e quindi alla fine non gli resta nulla.

Mi chiedo c'è un modo x ovviare al discorso plusvalenza, tipo facendo la rideterminazione del valore come si faceva sui terreni edificabili?

Se si, sono ancora aperti i termini e cosa si andrebbe a pagare in % oggi sul valore della casa?

Inoltre in visura catastale ce una SAS, ma la ditta che commercializza gli alimentari è una SRL e l'ho visto dal sito aziendale, è possibile la cosa?
O non hanno aggiornato l'intestazione catastale?
Ma mettiamo che l'intestazione sia corretta come SAS, ci sono modi per ridurre "legalmente" il pagamento di tasse?
 
e parte ufficio e il box censito come laboratorio artigianale, edificata anno 2008; la proprietà della ditta è intestata a una SAS e qui nasce il problema grande!!!
Il proprietario che la vuole vendere (socio della SAS che commercializza prodotti alimentari) mi ha detto
che attualmente deve valutare come impostare la vendita e se portarla avanti , in quanto il suo problema da cosa mi ha riferito verbalmente
è che se la vende al prezzo di mercato, ci paga un sacco di tasse per la plusvalenza e quindi alla fine non gli resta nulla.

Mi chiedo c'è un modo x ovviare al discorso plusvalenza, tipo facendo la rideterminazione del valore come si faceva sui terreni edificabili?

Se si, sono ancora aperti i termini e cosa si andrebbe a pagare in % oggi sul valore della casa?

Inoltre in visura catastale ce una SAS, ma la ditta che commercializza gli alimentari è una SRL e l'ho visto dal sito aziendale, è possibile la cosa?
O non hanno aggiornato l'intestazione catastale?
Ma mettiamo che l'intestazione sia corretta come SAS, ci sono modi per ridurre "legalmente" il pagamento di tasse?
Esiste un problema per me a capire la parte chiave del discorso, quindi ti pongo la domanda.
Se la plusvalenza è del 26% dell'utile, ovvero differenza di prezzo di acquisto + tutte le eventuali spese connesse per quanto la Legge prescrive, il restante 74% di utile rimane al venditore, non esiste una situazione in cui ci perda, perchè se ci perdesse non avrebbe plusvalenze.
Allora l'ipotesi è che la situazione rientri in quei casi in cui la cifra di vendita rientrerà nel bilancio societario, ma in questo caso, se ci perde, è per il bilancio societario non per la vendita in se, che potrebbe finire nel prossimo anno fiscale facendo le cose con le giuste tempistiche.
Oppure è una "lamentela" base, forse per ispirare richieste di pagare parte del prezzo cash?
Hai informazioni in più? Grazie, ciao!
 
Esiste un problema per me a capire la parte chiave del discorso, quindi ti pongo la domanda.
Se la plusvalenza è del 26% dell'utile, ovvero differenza di prezzo di acquisto + tutte le eventuali spese connesse per quanto la Legge prescrive, il restante 74% di utile rimane al venditore, non esiste una situazione in cui ci perda, perchè se ci perdesse non avrebbe plusvalenze.
Allora l'ipotesi è che la situazione rientri in quei casi in cui la cifra di vendita rientrerà nel bilancio societario, ma in questo caso, se ci perde, è per il bilancio societario non per la vendita in se, che potrebbe finire nel prossimo anno fiscale facendo le cose con le giuste tempistiche.
Oppure è una "lamentela" base, forse per ispirare richieste di pagare parte del prezzo cash?
Hai informazioni in più? Grazie, ciao!
si il venditore dice che se non prende una bella parte cash ci perde la strada andare a casa, come si suole dire. ma la cifra richiesta cash non troverà mai nessuno x me
 
si il venditore dice che se non prende una bella parte cash ci perde la strada andare a casa, come si suole dire. ma la cifra richiesta cash non troverà mai nessuno x me
Tralasciando che sarebbe illegale, tanto più farlo in concorso tra più persone (proprietario, agente, acquirente) commercialmente è sicuramente una acrobazia.
 
Dunque: la plusvalenza dipende dall'importo che hanno a bilancio e va a sommarsi all'utile d'impresa.
Che ti chieda il cash è abbastanza normale, che provi a fottere i soci è meno normale e un po' più preoccupante...
Tu come fai a sapere che vuole fottere i soci?
 
Dunque: la plusvalenza dipende dall'importo che hanno a bilancio e va a sommarsi all'utile d'impresa.
Che ti chieda il cash è abbastanza normale, che provi a fottere i soci è meno normale e un po' più preoccupante...
Tu come fai a sapere che vuole fottere i soci?
A me ha chiesto una somma importante cash x non pagare la plusvalenza, sui soci ho immaginato magari io. Premesso che non lo conosco il proprietario visto 1 volta ieri sera. La casa piace alla moglie, ma devono mettere a posto delle cose a livello comune, ma da cosa ho capito se non incassa non mette a posto, boh.... era x capire il discorso plusvalenza, tutto li, tanto con le premesse che ha detto a me non la vende x me eh
 
Valuta bene se ti conviene. Anche perchè quello che ti propone è illegale e se prelevi parecchio contante, anche nell'arco di un mese o due, ti becchi una bella segnalazione all'antiriciclaggio...
 
Valuta bene se ti conviene. Anche perchè quello che ti propone è illegale e se prelevi parecchio contante, anche nell'arco di un mese o due, ti becchi una bella segnalazione all'antiriciclaggio...
ma io già lasciato perdere che impossibile già tirare fuori quella somma, e poi la cosa non mi garba in ogni caso, quindi lascio l'affare ad altri :riflessione: :riflessione: :riflessione: :riflessione: :riflessione:
 
e parte ufficio e il box censito come laboratorio artigianale, edificata anno 2008; la proprietà della ditta è intestata a una SAS e qui nasce il problema grande!!!
Il proprietario che la vuole vendere (socio della SAS che commercializza prodotti alimentari) mi ha detto
che attualmente deve valutare come impostare la vendita e se portarla avanti , in quanto il suo problema da cosa mi ha riferito verbalmente
è che se la vende al prezzo di mercato, ci paga un sacco di tasse per la plusvalenza e quindi alla fine non gli resta nulla.

Mi chiedo c'è un modo x ovviare al discorso plusvalenza, tipo facendo la rideterminazione del valore come si faceva sui terreni edificabili?

Se si, sono ancora aperti i termini e cosa si andrebbe a pagare in % oggi sul valore della casa?

Inoltre in visura catastale ce una SAS, ma la ditta che commercializza gli alimentari è una SRL e l'ho visto dal sito aziendale, è possibile la cosa?
O non hanno aggiornato l'intestazione catastale?
Ma mettiamo che l'intestazione sia corretta come SAS, ci sono modi per ridurre "legalmente" il pagamento di tasse?

Esiste un problema per me a capire la parte chiave del discorso, quindi ti pongo la domanda.
Se la plusvalenza è del 26% dell'utile, ovvero differenza di prezzo di acquisto + tutte le eventuali spese connesse per quanto la Legge prescrive, il restante 74% di utile rimane al venditore, non esiste una situazione in cui ci perda, perchè se ci perdesse non avrebbe plusvalenze.
Allora l'ipotesi è che la situazione rientri in quei casi in cui la cifra di vendita rientrerà nel bilancio societario, ma in questo caso, se ci perde, è per il bilancio societario non per la vendita in se, che potrebbe finire nel prossimo anno fiscale facendo le cose con le giuste tempistiche.
Oppure è una "lamentela" base, forse per ispirare richieste di pagare parte del prezzo cash?
Hai informazioni in più? Grazie, ciao!
Vorrei fare alcune precisazioni in merito alla questione della plusvalenza. Attualmente secondo me non esiste una normativa che permetta alle società di rideterminare il valore fiscale degli immobili strumentali (come uffici o laboratori) in modo analogo a quanto avveniva in passato per i terreni edificabili, al fine di affrancare la plusvalenza con un'imposta sostitutiva.
Inoltre, sarebbe importante sottolineare anche che la plusvalenza derivante dalla vendita di un immobile da parte di una Società in Accomandita Semplice (SAS) concorre alla formazione del reddito d'impresa della società e sarà tassata secondo le ordinarie aliquote IRPEF (per trasparenza ai soci) e IRAP, e non con l'aliquota del 26% tipica delle plusvalenze finanziarie delle persone fisiche al di fuori dell'attività d'impresa.
La richiesta di una parte del pagamento 'in nero' per evitare la tassazione della plusvalenza è una pratica ovviamente illecita con gravi conseguenze per entrambe le parti...
 

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