Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, scrivo per un parere in merito ad una situazione piuttosto "ingarbugliata" che si è venuta a creare sull'acquisto di un immobile.

Ho visionato per la prima volta l'immobile X con Agenzia A ad ottobre, mi è piaciuto subito ma prima di procedere con un'offerta avevo bisogno di vendere casa mia.
Post lock-down, dal momento che la vendita del mio immobile si stava concretizzando, comincio a muovermi per l'acquisto scoprendo che l'agenzia A non aveva più il mandato.
Vedo chiaramente anche altri immobili con altre agenzie e una di queste, Agenzia B, durante una delle visite, tramite pochi elementi che mi sono lasciato sfuggire, riesce a capire il mio interesse per l'immobile X.
Mi ricontattano la settimana successiva dicendomi di avere un immobile che gli stava entrando proprio nella zona di mio interesse e prendiamo appuntamento per visionarlo.
Prima dell'appuntamento insisto a chiedergli di anticiparmi via e numero civico ma fanno i vaghi e mi dicono di passare in ufficio da loro da dove poi ci saremo mossi insieme.
Arrivati all'appuntamento mi portano esattamente davanti immobile X al cui interno c'era la proprietaria che ci fa rivedere l'immobile, io chiaramente dico ad Agenzia B che lo conosco bene perchè già visto con Agenzia A.
I furbacchioni, ritornati in ufficio mi dicono che stavano predisponendo l'annuncio ma se facevo subito l'offerta loro si stoppavano.
Faccio quindi un'offerta che non viene accettata.

L'altro giorno mi ricontatta Agenzia A (che sapeva bene che a suo tempo ero interessato a Immobile X e che al momento sono alla ricerca) e mi dice che hanno appena ripreso il mandato per la casa.

Tornassi indietro chiaramente mi fermerei sull'uscio evitando la visita con Agenzia B e la successiva proposta. So che la soluzione più semplice sarebbe lasciare stare, però come potete immaginare se mi sto ponendo tutti questi problemi è perchè l'immobile in questione mi piace particolarmente ed è perfetto per le mie esigenze familiari.

Cosa succede secondo voi se presento una nuova offerta con Agenzia A, maggiore rispetto alla precedente, e questa dovesse essere accettata? Che pretese potrebbe avanzare quel furbacchione di Agenzia B?
Complimenti vivissimi ai proprietari ed alle agenzie A e B che lavorano da dilettanti. Però se fai l'offerta con una delle due agenzie a te basta essere trasparente (decidi tu come) e in buona fede non avrai problemi. Un consiglio, vista la scaraggine delle due agenzie (quelle vere non lavorano così, almeno secondo quanto leggo dal tuo racconto) magari fatti seguire da un altro agente immobiliare di fiducia, o consigliato da qualcuno.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Era solo un modo per portarmi da quelle parti e farsi indicare la casa.
Capito di che personaggi parliamo?

Non vedo dove sia la scorrettezza.

In un'attività come quella dell'agente immobiliare, che per sua stessa definizione, presume un'azione predatoria.
Provocando un'effetto, quello del contatto tra le parti, mediante la sua azione.

Sotterfugi, espedienti, rapaci trucchetti di mestiere, sono tutti leciti.

Mi capitò di portare in giro con me in auto un imprenditore, che cercava di acquistare un immobile da ristrutturare, per fare un'operazione immobiliare.
Gli avevo mostrato sei o sette soluzioni, tutte giudicate troppo care.

Passando in una determinata zona, mi confidò di avere qui, già sottomano una soluzione, una vecchia casa appartenuta ad una signora, che era morta da poco e che quindi questo giro, gli serviva per valutare se vi fosse sul mercato qualcosa di meglio.

Erano le dieci del mattino.
Scarico il cliente e rientro in ufficio di corsa a consultare il mio "black book".

Uno piu uno fa due ed in un attimo sono in linea con gli eredi dell'anziana scomparsa.

Alle 19 firmiamo il preliminare.

Il giorno dopo l'imprenditore arriva in ufficio arrabbiato nero perchè gli ho soffiato l'affare.

" Se vuoi te lo rivendo".
 
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Wingnut

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non vedo dove sia la scorrettezza.

In un'attività come quella dell'agente immobiliare, che per sua stessa definizione, presume un'azione predatoria.
Provocando un'effetto, quello del contatto tra le parti, mediante la sua azione.

Sotterfugi, espedienti, rapaci trucchetti di mestiere, sono tutti leciti.

Mi capitò di portare in giro con me in auto un imprenditore, che cercava di acquistare un immobile da ristrutturare, per fare un'operazione immobiliare.
Gli avevo mostrato sei o sette soluzioni, tutte giudicate troppo care.

Passando in una determinata zona, mi confidò di avere qui, già sottomano una soluzione, una vecchia casa appartenuta ad una signora, che era morta da poco e che quindi questo giro, gli serviva per valutare se vi fosse sul mercato qualcosa di meglio.

Erano le dieci del mattino.
Scarico il cliente e rientro in ufficio di corsa a consultare il mio "black book".

Uno piu uno fa due ed in un attimo sono in linea con gli eredi dell'anziana scomparsa.

Alle 19 firmiamo il preliminare.

Il giorno dopo l'imprenditore arriva in ufficio arrabbiato nero perchè gli ho soffiato l'affare.

" Se vuoi te lo rivendo".

Compliementi! Da andarne fiero!

Il modo di vivere che sto cercando di trasmettere ai miei figli per fortuna è l'esatto opposto di questo approccio di fregare chiunque a qualsiasi costo.
 

Laura.Roma

Membro Junior
Privato Cittadino
Non vedo dove sia la scorrettezza.

In un'attività come quella dell'agente immobiliare, che per sua stessa definizione, presume un'azione predatoria.
Provocando un'effetto, quello del contatto tra le parti, mediante la sua azione.

Sotterfugi, espedienti, rapaci trucchetti di mestiere, sono tutti leciti.
Diventa meno lecito quando vai a pretendere la commissione da chi aveva già visto la casa con l'agenzia precedente e che ora ha di nuovo il mandato. La trattativa intermediata dall'agenzia B è fallita e quindi amen, non possono pretendere nulla da lui qualora dovesse concludere l'affare con l'agenzia A.

Ad ogni modo al cliente non fa piacere sentirsi preso per il deretano, anche se lei lo considera lecito e credo che alla lunga la disonestà non paghi.
 

Wingnut

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ad ogni modo al cliente non fa piacere sentirsi preso per il deretano, anche se lei lo considera lecito e credo che alla lunga la disonestà non paghi.

Esatto, anche perchè mi piacerebbe immaginare l'agente immobiliare come una figura che mi assiste e mi accompagna nella vendita e acquisto di un immobile piuttosto che come una persona pronta a fregarti al primo errore e vedere la provvigione come un riconoscimento della consulenza svolta piuttosto di una "stecca" perchè solo lui ha diritto a lavorare su quell'immobile.
 

Cawy

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Però scusatemi, se fosse dimostrabile che già ad ottobre il cliente aveva visionato la casa con l'agenzia A, ciò non è preminente rispetto alla proposta formulata poi con agenzia B? Che peraltro non è andata a buon fine, quindi non c'è stata conclusione dell'affare, e nemmeno si può dire che l'agenzia B sia servita al cliente per venire a conoscenza dell'immobile (dato che lo conosceva già in quanto già visitato tramite la prima agenzia).

Fermo restando che Wingnut avrebbe fatto bene a non procedere una volta accortosi che si trattava della stessa casa, ma ormai quel che è fatto è fatto (servirà per il futuro).
 

Laura.Roma

Membro Junior
Privato Cittadino
Beati voi che non vivete in questo mondo.

Tutti dipendenti, eh ?
Se davvero per campare siete costretti a furbizie e trucchetti c'è qualcosa che non va. Forse la professione dell'AI non è adeguatamente normata e regolamentata, al fine di garantire sia il cliente che l'AI. E non sareste i soli, in questa giungla di Paese.
 

Wingnut

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Però scusatemi, se fosse dimostrabile che già ad ottobre il cliente aveva visionato la casa con l'agenzia A, ciò non è preminente rispetto alla proposta formulata poi con agenzia B? Che peraltro non è andata a buon fine, quindi non c'è stata conclusione dell'affare, e nemmeno si può dire che l'agenzia B sia servita al cliente per venire a conoscenza dell'immobile (dato che lo conosceva già in quanto già visitato tramite la prima agenzia).

A Ottobre ad Agenzia A firmai il fogli di visita.

Fermo restando che Wingnut avrebbe fatto bene a non procedere una volta accortosi che si trattava della stessa casa, ma ormai quel che è fatto è fatto (servirà per il futuro).

Vero, è stata la mia premessa che qualcuno ha definito "inutile vittimismo". Non tutti nasciamo imparati e prima di questa esperienza davo per scontato che la provvigione spettasse all'agenzia, e solo ad quell'agenzia, che ti porta all'accordo finale e tuttora ritengo che così dovrebbe funzionare. Allo stato dell'arte non riesco a capacitarmi su quale valore aggiunto possa aver dato Agenzia B in tutta questa storia!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Diventa meno lecito quando vai a pretendere la commissione da chi aveva già visto la casa con l'agenzia precedente e che ora ha di nuovo il mandato. La trattativa intermediata dall'agenzia B è fallita e quindi amen, non possono pretendere nulla da lui qualora dovesse concludere l'affare con l'agenzia A.

Ad ogni modo al cliente non fa piacere sentirsi preso per il deretano, anche se lei lo considera lecito e credo che alla lunga la disonestà non paghi.

L'agenzia B non ha preteso nulla.
Inutile fare i processi alle intenzioni.
Quando poi neppure quelle si sono manifestate.

Per quanto riguarda la presa per i fondelli non si capisce come, dove e quando questa sia avvenuta.

Dal momento che il cliente e' andato a visionare la stessa casa con un altro mediatore.
Poi si e' da lui recato a formulare la proposta.
Sapendo sia prima, che durante, sia dopo la proposta, di averlo gia' visto con un'altra agenzia.

Con la quale a suo tempo aveva visionato l'immobile.
Seguito e assistito da quel mediatore, che gli ha dedicato tempo e risorse "investendole", nonostante questo si trovasse nella condizione di non poter comperare.

Se prima, trattando con l'agenzia A gli ha fatto solo perdere tempo, dopo, di conserva con l'altra agenzia, si e' prodigato per mettergliela proprio in quel posto.

Bell'insegnamento da tramandare ai figli.

Una zuppa densa di incoscienza, di imbroglio e di ignoranza.
Povere creature.

Ogni agente immobiliare, si e' ritrovato nella stessa situazione sia dell'agenzia A, che di quella B.

Circostanze, che avvengono sempre e solo per la malafede dei clienti, oppure per la loro presunta ignoranza, con la quale si giustificano.

Ora che la trattativa con agenzia B e' fallita, vorrebbe tornare dalla A, ben sapendo di correre il rischio che la B avanzi pretese.
Prima, nell'azione conversa, non lo sapeva.
Sara' diventato intelligente all'improvviso.

Oppure, più verosimile, il genio confidava sul fatto che l'agenzia A, non sapesse nulla, né mai avrebbe scoperto nulla, dell'azione di frodo posta in essere per il tramite e non per causa, dell'agenzia B.

Che sa' tutto.

Da qui le menate e gli inutili vittimismi, per giustificare una nuova azione di frodo, stavolta contro gli interessi dell'agenzia B.

Spettacolo da saltimbanchi.

Più per consuetudine, che per orientamento giuridico, di solito, se un mediatore, qualunque questo sia, il primo o il decimo, che ti propone un affare;
Riesce a far accettare dal venditore la stessa proposta, che un altro mediatore non e' riuscito a concludere, il mediatore che ha mancato la conclusione del contratto soccombe.

Tuttavia le variabili sono infinite.

Dettate dal prezzo, dalle condizioni differenti e dalla condotta truffaldina o incauta, dell'acquirente citato in giudizio.

Evidentemente alcune qualita' di clienti se lo meritano.
 
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