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Mimi

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Privato Cittadino
2 figli uno dei quali da sempre vive in un altra citta, l'altro figlio da sempre vive con la mamma, che è proprietaria al 100% dell'unità abitativa.
La mamma muore è l'unità abitativa va in successione al 50% ai 2 eredi.
Il figlio che abitava con la madre continua a vivere nella casa, quindi per lui è prima casa ed esente dal pagamento IMU.
L'erede che vive in altra citta è costretto a pagare IMU 50% come seconda casa.
Dato che l'abitazione viene utilizzata al 100% dall'erede che ci vive cè la possibilità di non pagare IMU? in pratica si potrebbe concedere il 50% di proprietà in uso gratuito al fratello che ci abita?
 
Devi verificare cosa prevede il regolamento IMU circa le agevolazioni ed esenzioni del comune dove è ubicato l'immobile.
 
Dato che l'abitazione viene utilizzata al 100% dall'erede che ci vive cè la possibilità di non pagare IMU? in pratica si potrebbe concedere il 50% di proprietà in uso gratuito al fratello che ci abita?
La cosa più logica sarebbe che il fratello che ci abita rimborsasse all’altro l’IMU; ringraziando che non gli sia chiesto di pagare una sorta di canone di affitto, come sarebbe possibile.
 
La regola generale prevede uno sconto del 50% IMU per concessione di comodato tra parenti entro il primo grado (genitori e figli): nel presente caso la soluzione più logica è quella ipotizzata da Francesca.
 
In particolare, l’art. 1, comma 747 della legge 160/2019 stabilisce che la base imponibile dell’IMU è ridotta del 50 %, per le abitazioni concesse in concesse in comodato d'uso ai parenti in linea retta.
Viene specificato che, la riduzione del 50% della base imponibile per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, si applica a condizione che:

  • il contratto di comodato sia registrato;
  • il comodante possieda in Italia la sola abitazione concessa in comodato; oltre a quest’ultima, egli può tuttavia possedere un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
  • il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato.

Dal sito “fiscoetasse.com”
 
Ritorno su l'argomento per un altro chiarimento.....Chi ci abita da sempre ha detto di essere andato dal notaio e di aver fatto la successione per entrambi.
Il fratello che abita in un altra citta ha fatta una visura catastale e risulta essere proprietario al 50%.
Quindi ha proceduto al pagamento dell'IMU acconto 2025 relativo al 50% ma ha commesso un errore, in pratica ha versato più di quanto dovuto. Ha contattato ufficio tributi del comune dove si trova immobile con una PEC con la quale si notificava l'errore commesso e che sarebbe stato compensato a dicembre con la rate del saldo, il comune risponde che necessita inviare la successione.
Il fratello sembra non capire la cosa, non manda copia della successione, la domanda è questa.... non basta la visura catastale dove risulta essere proprietario del 50% da mandare al comune?
Cè la possibilità di verificare se è stata presentata all AdE la successione?
 
No, purtroppo la semplice visura catastale non basta: la visura indica la situazione catastale (che ha valore solo fiscale e pubblicitario), ma non è un documento che prova l’avvenuta successione.
Il Comune, giustamente, vuole vedere la dichiarazione di successione presentata all’Agenzia delle Entrate (AdE), perché è quello l’atto che trasferisce ufficialmente la titolarità del bene ai fini ereditari e fiscali.


Come fare a verificare se la successione è stata presentata all’AdE?
Si può richiedere una copia della dichiarazione di successione (o un certificato di avvenuta presentazione) direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Può farlo uno degli eredi (o un delegato con delega scritta e fotocopia dei documenti). Si può fare:

  • online (con SPID/CIE/Firma Digitale) tramite il cassetto fiscale o la sezione “successioni” del sito dell’AdE;
  • oppure recandosi fisicamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso serve che il fratello che ha la documentazione collabori e trasmetta copia della successione al Comune, anche solo tramite PEC. È un documento necessario e previsto.

Se vuoi posso anche aiutarti a scrivere una breve lettera/sollecito da mandare al fratello o al Comune. Fammi sapere!
 

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