sistimm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti.
secondo voi qual è il modo più corretto per gestire fiscalmente gli importi che riceviamo dai clienti a fronte del pagamento di imposte (esempio imposta di registro sui contratti di locazione oppure i famosi 168 euro per la registrazione dei compromessi).
facciamo un esempio: alla stipula del compromesso i clienti mi incaricano di provvedere alla registrazione.
i 168 euro di diritti fissi che ricevo, e che prontamente verso nella voraci fauci dell'erario, vanno fatturati? sono soggetti ad IVA o vanno inseriti in fattura come importi esenti?
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io non li fatturo, altrimenti mi fanno entrate a i fini IRPEF anche se non lo sono.
Però mi faccio fare due assegni separati, uno per le provvigioni e un per le imposte di registro; quello per le imposte lo fotocopio e lo spillo al F23 del pagamento.
Dato che mi obbligano a essere solidale nel pagamento delle imposte non credo mi possano contestare l'incasso di somme non regolari se quelle somme le giro pari pari allo stato per conto del mio cliente.
Ma è una cosa dibattuta e non troppo regolare dato che noi siamo obbligati al pagamento se non lo fa il cliente ma non possiamo essere sostituti di imposta come i notai.
Di certo non pagherò mai tasse su soldi che in realtà non percepisco :rabbia:
 

panda

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Io guardo sempre di portare il clienti, in quanto la registrazione tocca a loro, a fare la registrazione e a pagare in banca così all'ufficio del registro registrano il cliente e io non ho passaggio di denaro. Mi riesce quasi sempre e se a volte vado solo (raramente) cerco di far registrare sempre a nome del cliente stesso.
E' la meglio strada.
 

gaetano germanà

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Nel caso delle spese di registrazione sia per la locazione che per preliminari, trattandosi di spese pagate in nome e per conto dei clienti, possono essere regolarmente fatturate e sono esenti IVA. Per quanto riguarda i fini IRPEF non credo che cumulino, chiaramente bisogna specificare in fattura che sono importi incassati e spese in nome e per conto di.
E' vero che farlo fare ai clienti è la soluzione apparantemente più semplice, ma se poi non provvedono ne rispondiamo anche noi, pertanto è meglio accertarsene o provvedere direttamente.
Buona domenica a tutti.
 
I

Isabella Tafuro

Ospite
Nei limiti del possibile io gestico in contanti le spese relative ai bolli, tassa di registro in misura fissa ed eventuali imposte su caparra e acconti, anche perchè al momento della sottoscrizione della scrittura privata, il contratto deve esseere già provvisto di bollo telematico, che anticipa di solito l'AI. Se ciò non fosse possibile nella fattura va inserito l'importo esente da IVA con la causale (dimostrata nel contratto) "Bolli ed Imposte per registrazione sostenute in nome e conto del cliente". Ovviamente in questo modo figurerà un' entrata ed una uscita ovviamente non cumulabile ai fini IRPEF. Ripeto pero, che é preferibile il contanti, perchè in questo modo l'AI si limita ad offrire il servizio per gli adempimenti necessari, di cui è responsabile solidalmente.
Ciao e anche a voi buona domenica
 

nordestimmobiliare

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Io li indico in fattura e al posto della aliquota IVA indico "Escl. Art. 15 D.p.r. 633/72"-. Ovviamente non lo assoggetto a IVA e non viene considerato come base imponibile IRPEF/IRES. Poi incasso tutto con un unico pagamento, assegno o contanti che siano.
Ciao.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Vedete che tante volte ad essere ignoranti ci si guadagna! :shock:
Confesso che io non mi ero posto assolutamente il problema (assolutamente corretto sul piano della legittimità), facendomi consegnare esclusivamente contanti per la registrazione, i bolli ecc.
... non sapendolo agivo come Isabella .... un grande onore! :occhi_al_cielo:

;)
 

antoniapalma

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E' chiaro che se in contanti possiamo evitare di includere il rimborso spese in fattura. Se però il pagamento avviene mediante assegni o bonifici bisogna riportarli in fattura ( escl.IVA art. 15), ma attenzione a documentare nei costi le marche da bollo con l'attestato che rilascia il tabaccaio ed il mod.f23.
Io però, vorrei chiedervi questo : quando andate all'Agenzia delle Entrate l'impiegato vi chiede il vostro nome e codice fiscale?
A me è successo solo la prima volta, ma io avevo indicato nel mod.69 come parte interessata a chiedere la registrazione la mia agenzia( pensando secondo me di fare in maniera corretta).
L'impiegato, però mi ha fatto correggere e sostituire con il nome di una delle parti e, quindi sono dovuta ritornare con il mod.69 firmato dal cliente.
Tutte le altre volte all'A.d.E. non mi chiedono chi sono.
Secondo voi è corretto? e le vostre A.d E. come si comportano? :basito:
 

nordestimmobiliare

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Secondo me non è corretto che l' Agenzia delle Entrate ti obblighi a far firmare il mod. 69 al cliente.
Essendo l' agenzia responsabile in solido sul versamento delle imposte e sulla registrazione del contratto, ritengo che l' agenzia sia pienamente legittimata a chiedere la registrazione del contratto.
Io nel modello 69 indico sempre i dati dell' agenzia e non mi hanno mai fatto alcun problema.
Poi sai com'è... dipende da chi ti trovi davanti. In Italia va a finire sempre così. La legge non sempre (o quasi mai) è uguale per tutti.
Ciao.
 

antoniapalma

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si, però è strano che le diverse A.d.E. si comportano in maniera diversa. La legge è chiara. Il comportamento della mia A.d.E., alla fine torna a vantaggio nostro perchè noi non risultiamo da nessuna parte e, quindi niente responsabilità solidale, a meno che non facciano un controllo incrociato e vadano a vedere le nostre fatture.
Però questo loro comportamento agevola ancora una volta gli abusivi! :shock:
 

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