Maria Antonietta32

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, sono alla ricerca di informazioni per una situazione famigliare che mi affligge.
Sono madre divorziata di due figli grandi, il mio ex marito è deceduto l'anno scorso.
Mia figlia ha 42 anni, lavora all'estero ed è autonoma da sempre.
Mio figlio ha 37 anni e da anni sopperisco economicamente ai suoi bisogni perché non lavora ed ha inoltre una grave dipendenza all'alcool. E’ in cura ma la situazione non migliora con il passare degli anni. Viviamo insieme nella casa parentale.
Durante tutti questi anni ho sperato che potesse diventare autonomo ma mi rendo conto che il trattamento verso entrambi è stato completamente ineguale.
L'età avanza e vorrei sistemare la situazione per non lasciare tensioni fra loro dopo la mia morte.
Ho conservato parte della documentazione bancaria che prova i versamenti effettuati anche se non è del tutto completa. Considero in grosso una somma di 80.000€ che mio figlio ha ricevuto come anticipo di successione in aiuti in denaro durante tutti questi anni.
Come posso regolare la situazione nei confronti di mia figlia? Come posso testimoniare in vita per non lasciare tensioni?
I miei figli sono al corrente e fondamentalmente d'accordo.
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro prezioso consiglio,
Cordialmente
 

francesca63

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Privato Cittadino
Ci sono diversi modi per fare che venga rispettato il tuo desiderio di equità: la scelta dipende da diversi fattori .
Puoi dare l’equivalente a tua figlia subito, o comunque prima della tua dipartita.
Oppure puoi far firmare a tuo figlio un documento in cui riconosce di aver ricevuto da te la somma: alla tua morte, i tuoi due eredi ne dovranno tener conto.
Terza alternativa, puoi fare da subito testamento, nel quale potrai scrivere che lasci a tua figlia 80.000 della quota disponibile, mentre tutti gli altri tuoi beni verranno divisi a metà.
La cosa più semplice è che tu ti consulti con un notaio di fiducia, che ti indicherà la strada migliore, in funzione della situazione specifica.
 

matusalemme

Membro Attivo
Privato Cittadino
per dare consigli servirebbero maggiori informazioni

in via di prima approssimazione, di che beni parliamo? casa, case, soldini...quando, come e perchè hai eseguito i versamenti a favore del figlio?

di solito nelle famiglie si cerca di assistere ed aiutare maggiormente i figli più sfortunati: esistono specifici istituti a tale proposito

i due fratelli son d'accordo anche su questo aspetto, oppure il patrimonio sarà da dividere comunque al 50% ciascuno?

poi, come sopra anticipato, fai attenzione all'esatta natura giuridica dei versamenti eseguiti finora a favore del figlio sfortunato: son donazioni sicure, da far rientrare quindi nelle quote da dividere siccome parte già anticipata?

oppure son aiuti che potrebbero farsi rientrare negli obblighi di mantenimento, cura, etc. dovuti per legge dai genitori nei confronti di figli maggiorenni fino al raggiungimento da parte loro dell'indipendenza economica?

mi rendo conto che quest'ultimo appunto sia un po' tirato, visto che il figlio ha 37 anni, ma non hai scritto quando, come e a fronte di quali situazioni li hai/avete versati a suo favore

se fossero stati corrisposti a titolo di cure mediche,assistenza,mantenimento (in senso lato), probabilmente non sarebbero da conteggiare come già a carico della futura quota ereditaria spettante al figlio (ossia quale anticipazione sulla sua quota ereditaria)
 

Maria Antonietta32

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Ci sono diversi modi per fare che venga rispettato il tuo desiderio di equità: la scelta dipende da diversi fattori .
Puoi dare l’equivalente a tua figlia subito, o comunque prima della tua dipartita.
Oppure puoi far firmare a tuo figlio un documento in cui riconosce di aver ricevuto da te la somma: alla tua morte, i tuoi due eredi ne dovranno tener conto.
Terza alternativa, puoi fare da subito testamento, nel quale potrai scrivere che lasci a tua figlia 80.000 della quota disponibile, mentre tutti gli altri tuoi beni verranno divisi a metà.
La cosa più semplice è che tu ti consulti con un notaio di fiducia, che ti indicherà la strada migliore, in funzione della situazione specifica.
Grazie molte per il suo rapido consiglio, credo dovro' consultare un notaio.
 

Maria Antonietta32

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per dare consigli servirebbero maggiori informazioni

in via di prima approssimazione, di che beni parliamo? casa, case, soldini...quando, come e perchè hai eseguito i versamenti a favore del figlio?

di solito nelle famiglie si cerca di assistere ed aiutare maggiormente i figli più sfortunati: esistono specifici istituti a tale proposito

i due fratelli son d'accordo anche su questo aspetto, oppure il patrimonio sarà da dividere comunque al 50% ciascuno?

poi, come sopra anticipato, fai attenzione all'esatta natura giuridica dei versamenti eseguiti finora a favore del figlio sfortunato: son donazioni sicure, da far rientrare quindi nelle quote da dividere siccome parte già anticipata?

oppure son aiuti che potrebbero farsi rientrare negli obblighi di mantenimento, cura, etc. dovuti per legge dai genitori nei confronti di figli maggiorenni fino al raggiungimento da parte loro dell'indipendenza economica?

mi rendo conto che quest'ultimo appunto sia un po' tirato, visto che il figlio ha 37 anni, ma non hai scritto quando, come e a fronte di quali situazioni li hai/avete versati a suo favore

se fossero stati corrisposti a titolo di cure mediche,assistenza,mantenimento (in senso lato), probabilmente non sarebbero da conteggiare come già a carico della futura quota ereditaria spettante al figlio (ossia quale anticipazione sulla sua quota ereditaria)
Grazie per i suoi consigli, la somma è stata versata tramite bonifici durante una quindicina d'anni per poter sopperire ai suoi bisogni quotidiani che pero' con il tempo si sono rivelati sperperati in vizi. Mio figlio ha vissuto durante questo tempo in Spagna e non mi sono resa conto di tutto cio'. All'epoca lavoravo ed avevo inoltre un piccolo capitale a disposizione in seguito al decesso dei miei genitori, per questo ho potuto aiutarlo. Ora rimane l'appartamento dove viviamo insieme. Sono dunque in effetti somme versate per il suo mantenimento ma vorrei che mia figlia possa essere trattata alla pari del fratello. Cordialmente
 

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Grazie per i suoi consigli, la somma è stata versata tramite bonifici durante una quindicina d'anni per poter sopperire ai suoi bisogni quotidiani che pero' con il tempo si sono rivelati sperperati in vizi. Mio figlio ha vissuto durante questo tempo in Spagna e non mi sono resa conto di tutto cio'. All'epoca lavoravo ed avevo inoltre un piccolo capitale a disposizione in seguito al decesso dei miei genitori, per questo ho potuto aiutarlo. Ora rimane l'appartamento dove viviamo insieme. Sono dunque in effetti somme versate per il suo mantenimento ma vorrei che mia figlia possa essere trattata alla pari del fratello. Cordialmente
Situazione complessa,se ascolti me 1° passo da un geometra per verificare anche l'immobile e possibile valutazione, a cui seguirà notaio.
Le somme versate al figlio in effetti sono donazioni di denaro che tutti le fanno con bonifico ma andavano fatte dal notaio; è una situazione che non si risolve in un forum.
 

Maria Antonietta32

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Situazione complessa,se ascolti me 1° passo da un geometra per verificare anche l'immobile e possibile valutazione, a cui seguirà notaio.
Le somme versate al figlio in effetti sono donazioni di denaro che tutti le fanno con bonifico ma andavano fatte dal notaio; è una situazione che non si risolve in un forum.
Grazie per il suo consiglio, so che non è una situazione semplice e cerco supporto e consiglio sul forum. La situazione sara' sicuramente messa in mano ad un notaio.
 

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Grazie per il suo consiglio, so che non è una situazione semplice e cerco supporto e consiglio sul forum. La situazione sara' sicuramente messa in mano ad un notaio.
Col notaio potrebbe valutare di fare testamento riportando le donazioni indenaro fatte al figlio e poi legare alla figlia la stessa somma rivalutata e poi vedere la restante parte a quanto ammonta cosa farci, per quello le serve prima anche un geometra
 

matusalemme

Membro Attivo
Privato Cittadino
la vedo in maniera doiversa

i versamenti eseguiti "per poter sopperire ai suoi bisogni quotidiani" (così li ha definiti Maria Antonietta) NON sono donazioni, almeno non tutti

ciò per vari motivi:

1. difetta - per quanto dichiarato da Maria Antonietta - nei versamenti eseguiti il cd. animus donandi: l'intenzione di compiere una liberalità, che è l'elemento causale e, quindi, necessario ed imprescindibile perchè si possa configurare una donazione;

2. se il ragazzo (a 22 anni, quindi, ancora da formare e dipendente economicamente dalla famiglia) è andato in Spagna, ci sarà andato su gentile concessione/indicazione ed a spese di papà e mamma, che lo avram mandato colà a studiare (la lingua spagnola, la cucina cantabrica, i 100 tipi di flamenco...): quindi, per studiare;

3. ai sensi dell'art. 147 cod. civ.(Doveri verso i figli), "il matrimonio impone ad entrambi i coniugi l'obbligo di mantenere,istruire educare e assistere moralmente i figli,nel rispetto delle loro capacità,inclinazioni naturali e aspirazioni,secondo quanto previsto dall'articolo 315 bis";

4. ai sensi dell'art.315 bis (Diritti e doveri del figlio),"Il figlio ha diritto di essere mantenuto,educato,istruito e assistito moralmente dal genitore,nel rispetto delle sue capacità,delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. (...)

Se i genitori erano - come lo son tutti i genitori - obbligati per legge a mantenere,istruire educare, assistere moralmente i figli fino al raggiungimento della loro indipendenza economica (cfr. la giurisprudenza in materia), la vedo dura a configurare, nella situazione sopra descritta, tutti i versamenti eseguiti dai genitori come donazioni, che - ripeto - devono avere come causale dell'attribuzione patrimoniale,alla loro base,un animo liberale (liberalitas,nullo iure cogente, facta).


Poi... si potrà dire che il ragazzo si è comportato male,ha fregato i genitori,etc., ma questo è un altro discorso (cristiano-morale) e non c'entra nulla con la natura giuridica/causale dei versamenti doverosamente eseguiti dai genitori nel corso del tempo per l'educazione e la formazione studentesco-lavorativa del giovanotto.

Poi...il ragazzo-adulto potrà pentirsi e sottoscrivere qualsiasi dichiarazione che gli verrà presentata (attenzione alla loro impugnabilità futura), ma lo farà contro la realtà storica dei fatti siccome accaduti e per un sentimento di colpa.

Aggiungo - per completezza di analisi e per le valutazioni (anche notarili) circa il futuro prossimo della famiglia di Maria Antonietta - che ai sensi dell'art.433 cod. civ. sussiste in capo ai genitori - sempre per legge in virtù del vincolo familiare - e, in subordine, ai fratelli e alle sorelle germani ed unilaterali anche l'obbligo di prestare gli alimenti alle persone bisognose.
 
U

Utente Cancellato 83267

Ospite
Situazione complessa,se ascolti me 1° passo da un geometra per verificare anche l'immobile e possibile valutazione, a cui seguirà notaio.
Le somme versate al figlio in effetti sono donazioni di denaro che tutti le fanno con bonifico ma andavano fatte dal notaio; è una situazione che non si risolve in un forum.
Nello scegliere la modalità, devi anche tenere conto dei rapporti tra i tuoi figli. Non credo che tu voglia scatenare litigi o dissapori tra i due. Personalmente, se avessi la disponibilità, donerei la cifra di 80 k a mia figlia anche tramite atto notarile nei prossimi mesi. Successivamente farei testamento, sempre dinnanzi un notaio per lasciare un’ equa suddivisione dei beni. Consultati con un bravo notaio, saprà sicuramente consigliarti al meglio.
 

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