paola_faravelli

Membro Junior
Agente Immobiliare
@ludovica83
Ludovica,
il mio punto è il seguente:
vendiamo alloggi oggettivamente belli, oggettivamente brutti, e poi tutti gli altri, che sono la maggioranza e che sono discreti.
Questo infinito numero di alloggi discreti è quasi sempre pubblicizzato in maniera banale senza il minimo tentativo di cercare qualcosa di positivo, pur non celandone i difetti.
E quando dico: senza il minimo tentativo, intendo foto orribili e testi che sono gli stessi degli anni settanta, due camere sala cucina bagno, leggera ristrutturazione, ecc...

I clienti compreranno comunque, nonostante la pessima pubblicità, attratti probabilmente dal prezzo o dalla posizione, certi che la descrizione sarà in ogni caso fasulla, perché questa è la fama che ci siamo costruiti negli anni.

Però è vero anche che un sito con dei buoni testi è meglio indicizzato dall'algoritmo di google (quindi più rintracciabile), e che i social network sono sempre più un ottimo posto in cui poter incontrare possibili clienti, che certo non verranno attirati da immagini sfuocate, storte o buie.
Assorbiamo i contenuti visuali cinquanta volte più velocemente che i testi, quindi anche la cura delle fotografie nei portali immobiliari potrebbe agevolarci rispetto ad un collega concorrente che avesse il nostro stesso alloggio in vendita, o anche solo come aggancio, ovvero il cliente mi telefona e poi me la gioco di persona.

Metto qui il link di un appartamento: http://www.primaveragenzia.net/diano-castello-per-viverci-sempre-oppure-no/ che ho visto qualche giorno fa, il suo più grande pregio è di essere soleggiatissimo, le finiture sono di circa trenta, quarant'anni fa, ma è in ordine (se escludiamo che il proprietario è un accumulatore seriale e che per fotografarlo ho dovuto spostare oggetti da una stanza all'altra).
Non ci sono il bagno e la cucina, però scrivo: sono da rifare.
La mia macchina fotografica è una reflex economicissima, il resto lo faccio in post produzione, perché le foto così come le ho scattate, di solito sono scure.

Serve, non serve? Non so, so soltanto che uso il mio modo di promuovere gli alloggi non solo in fase di vendita, ma anche in fase di acquisizione.

Poi è ovvio che non posso sapere cosa ci sia sotto i pavimenti. Però cerco di essere il più sincera possibile, cosa che il cliente percepisce e gradisce.
 

paola_faravelli

Membro Junior
Agente Immobiliare
@Manlio Carnevale forse perché il punto non è avere ragione o avere torto, io non mi sento di dire: ecco, questa è la maniera giusta di lavorare! Ognuno ha il suo stile, e quindi ognuno si specializza in quel che gli riesce meglio.
Io non sono brava a raccontare balle e non sono brava a tenere i contatti di piazza, per cui preferisco impegnarmi nella promozione sul web.
Ma se qualcuno qui scrivesse che mandare un panettone a casa ai clienti, o offrire sistematicamente il caffè, o telefonare il giorno del compleanno, o che so io, è una cosa giusta da fare, io risponderei: GIUSTISSIMA!
Non esiste un'unica via, ma se fai una foto la foto deve essere decente (decente, non artistica), altrimenti è come se mandassi un panettone scaduto come regalo.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
@ludovica83
Ludovica,
il mio punto è il seguente:
vendiamo alloggi oggettivamente belli, oggettivamente brutti, e poi tutti gli altri, che sono la maggioranza e che sono discreti.
Questo infinito numero di alloggi discreti è quasi sempre pubblicizzato in maniera banale senza il minimo tentativo di cercare qualcosa di positivo, pur non celandone i difetti.
E quando dico: senza il minimo tentativo, intendo foto orribili e testi che sono gli stessi degli anni settanta, due camere sala cucina bagno, leggera ristrutturazione, ecc...

I clienti compreranno comunque, nonostante la pessima pubblicità, attratti probabilmente dal prezzo o dalla posizione, certi che la descrizione sarà in ogni caso fasulla, perché questa è la fama che ci siamo costruiti negli anni.

Però è vero anche che un sito con dei buoni testi è meglio indicizzato dall'algoritmo di google (quindi più rintracciabile), e che i social network sono sempre più un ottimo posto in cui poter incontrare possibili clienti, che certo non verranno attirati da immagini sfuocate, storte o buie.
Assorbiamo i contenuti visuali cinquanta volte più velocemente che i testi, quindi anche la cura delle fotografie nei portali immobiliari potrebbe agevolarci rispetto ad un collega concorrente che avesse il nostro stesso alloggio in vendita, o anche solo come aggancio, ovvero il cliente mi telefona e poi me la gioco di persona.

Metto qui il link di un appartamento: http://www.primaveragenzia.net/diano-castello-per-viverci-sempre-oppure-no/ che ho visto qualche giorno fa, il suo più grande pregio è di essere soleggiatissimo, le finiture sono di circa trenta, quarant'anni fa, ma è in ordine (se escludiamo che il proprietario è un accumulatore seriale e che per fotografarlo ho dovuto spostare oggetti da una stanza all'altra).
Non ci sono il bagno e la cucina, però scrivo: sono da rifare.
La mia macchina fotografica è una reflex economicissima, il resto lo faccio in post produzione, perché le foto così come le ho scattate, di solito sono scure.

Serve, non serve? Non so, so soltanto che uso il mio modo di promuovere gli alloggi non solo in fase di vendita, ma anche in fase di acquisizione.

Poi è ovvio che non posso sapere cosa ci sia sotto i pavimenti. Però cerco di essere il più sincera possibile, cosa che il cliente percepisce e gradisce.
Ma giustissimo quello che scrivi... ma, se prendiamo gli annunci sui portali...
Quanti a fronte della mancanza di foto c'è scritto il motivo?
Tu sei stata onesta.

Ma anche il concetto di non va bene e va ristrutturato è relativo. Uno può acquistare per affittare e dire, anche se il bagno è anni 80 non è un mio problema devo stare li a rifarlo? Cito testuali parole dell'ultima riunione condominiale... dopo lo scroscio della sera prima... e li era pure rotto. Tu pensi abbia riparato tutto? Seeeeee e non è gente che gli manca da mangiare...
Poi appunto non riescono ad affittarlo... e si può anche capire perché...
 

paola_faravelli

Membro Junior
Agente Immobiliare
@ludovica83 una cosa che ho imparato è che se ti dico: è da ristrutturare (allegando fotografie che tu giudicherai) e poi tu lo trovi decente, io sarò quella onesta, corretta e trasparente. Se non scriverò nulla o peggio, migliorerò di molto la pillola, io sarò quella disonesta che voleva imbrogliare.
Allora mi domando, un cliente, soprattutto oggi, preferisce avere a che fare con un agente immobiliare onesto, corretto e trasparente (come non manchiamo mai di scrivere nel chi siamo del nostro sito) o con uno che lo voleva imbrogliare con una fatto evidente come il bagno da rifare, quindi chissà il resto...

Al di là del vendere, immagina il ritorno di immagine di un comportamento limpido, e per aver fatto cosa poi? Per aver scritto una verità oggettiva di cui si sarebbero comunque accorti appena entrati in casa!
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
un cliente, soprattutto oggi, preferisce avere a che fare con un agente immobiliare onesto, corretto e trasparente (come non manchiamo mai di scrivere nel chi siamo del nostro sito) o con uno che lo voleva imbrogliare con una fatto evidente come il bagno da rifare

Un cliente venditore o un cliente acquirente?
E' una battuta sarcastica, non mi prendere sul serio.
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
un cliente, soprattutto oggi, preferisce avere a che fare con un agente immobiliare onesto, corretto e trasparente ...

Da quando ti sei autoeletta portavoce dei clienti? Che ne sai tu di cosa vuole veramente ciascun cliente?

Metti che mi sono innamorato perdutamente di una casa, che mi frega se l'agente immobiliare non è onesto, corretto e trasparente? (ma siamo sicuri che ne esistano cosi, non onesti, non corretti e non trasparenti?)
 

paola_faravelli

Membro Junior
Agente Immobiliare
@sylvestro
Non vedo cosa ci sia di male nel cercare di mettersi nei panni di chi viene da noi per comperare o per vendere, anzi. Questo tu lo chiami essere un portavoce?

Per quanto riguarda il metti che mi son innamorato perdutamente di una casa...
No, al cliente non frega niente che tu sia un maleducato, ignorante, ladro, purtroppo aggiungo io, però questo non significa che esserlo sia da considerarsi qualcosa di negativo, soprattutto di questi tempi.

Sul fatto che non esistano AI trasparenti onesti eccetera, non so, probabilmente è così. Di certo siamo sul lavoro quello che siamo nella vita, perché la linea tra quello che si può fare e quello che invece no, la stabiliamo sempre noi a seconda nella nostra moralità.
E non ti nego che io, (che pure mi reputo onesta) fregherei volentieri un alloggio ad un tecnocasa che precedentemente ha fregato me. Inoltre il mio compito è vendere, quindi ho indorato molte pillole (leggi piccole balle ne ho dette...).
Ma non lo chiamerei disonestà, lo chiamerei mestiere![DOUBLEPOST=1413036108,1413036000][/DOUBLEPOST]@Manlio Carnevale se tutti hanno ragione significa che non ce l'ha nessuno. Significa che ognuno racconta la storia dal suo punto di vista, unico e irripetibile.[DOUBLEPOST=1413036293][/DOUBLEPOST]@ab.qualcosa è una bella domanda la tua. Perché il venditore immagino preferirebbe noi tacessimo tutte le ipotetiche magagne, mentre l'acquirente, al contrario, vorrebbe sapere tutto. La mia soluzione è cercare di raccontare i fatti in maniera che il primo non si offenda e/o arrabbi, e il secondo si senta tutelato.
 

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