Antonello

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Piacere mio leggerti.
C'era da aspettarsela questa burla da simili governanti.
Ma nel caso di frazionamento di un appartamento in due unità sarà ancora obbligatorio il posto auto o in garage?
 

Architetto

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Non c'è mai stato l'obbligo di un garage o posto auto per la vendita di appartamenti, ma soltanto di cantine, ripostigli o solai che rientrano nelle pertinenze.
Non è da confondere con l'obbligo previsto dalla Legge 122/89 "Legge Tognoli" che all'art. 9 prevede la possibilità di realizzare parcheggi o posti auto anche nei piani interrati dell'immobile, dall'obbligo previsto dallo stesso articolo, da cedere come cessione del diritto di superficie, ovvero la cessione di parte del proprio lotto a parcheggi pubblici su suolo pubblico.
 

Antonello

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Non c'è mai stato l'obbligo di un garage o posto auto per la vendita di appartamenti, ma soltanto di cantine, ripostigli o solai che rientrano nelle pertinenze.
Non è da confondere con l'obbligo previsto dalla Legge 122/89 "Legge Tognoli" che all'art. 9 prevede la possibilità di realizzare parcheggi o posti auto anche nei piani interrati dell'immobile, dall'obbligo previsto dallo stesso articolo, da cedere come cessione del diritto di superficie, ovvero la cessione di parte del proprio lotto a parcheggi pubblici su suolo pubblico.


E' proprio la legge Tognoli che obbliga che venga trovato un posto auto o box per ogni unità immobiliare derivata dalla prima o in alternativa venga corrisposto al Comune un valore ( monetizzazione ).
La legge sblocca italia annulla questa del Tognoli?
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Mi inserisco nella domanda di Antonello: recentemente ho frazionato un alloggio, ricavando due u.i. Ho dovuto richiedere una DIA, pagare oneri e sto ancora aspettando la nuova agibilità: ogni mese chiedono il completamento della documentazione necessaria (di questo non faccio loro colpa, semmai è del geom e degli artigiani che sono intervenuti) per dare il benestare a fine lavori. (E' stato consegnato quasi un libro, ma una volta chiedono la lista materiali impiegati dall'idraulico, poi notano che la certificazione della ditta termoidraulica non ha citato e quindi non certificato la canna fumaria, per altro elencata nella descrizione lavori, insomma vita dura per artigiani poco avvezzi alla burocrazia...)

Ricordo questo, perchè a parer mio, ed anche a parere del comune, il frazionamento non rientrava tra le possibilità previste dalla L. 380/01 e smi.

Anche gli articoli apparsi sulla stampa, es. 24ore, mettevano il frazionamento come caso che comporta autorizzazioni.

Nella fattispecie non si limitano alla richiesta di posti auto, che mi pare monetizzano, ma includono il totale rispetto della L. 10 sull'acustica, il collaudo finale, e non so più che altro.

La semplificazione ricordata da Antonello, è quindi ben lungi dall'essere praticata.
 

enrikon

Membro Senior
.....Per i non addetti ai lavori, è una novità, una cosa fantastica...
Invece non è altro che la semplificazione delle procedure amministrative previste già nel TUE (Testo Unico per l'Edilizia) o D.Lgs. 380/01 e smi, dove attraverso la CIAL (Comunicazione Inizio Attività Libera), CAEL (Comunicazione Attività Edilizia Libera), o come si voglia chiamare, gli aventi titolo possono presentare semplice istanza per modifiche interne [...] Insomma altro semplice specchietto per le allodole...:)
Esatto, dove stia tutta questa novità non si è capito.

Qui si passa dai sedicenti problemi di comunicabilità dei governi passati ("...evidentemente abbiamo problemi a comunicare col nostro elettorato...", la classica frase all'indomani di una risolata elettorale), ad un eccesso di comunicabilità del governo attuale.
 

Antonello

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il tutto si trova nel DECRETO-LEGGE 12 settembre 2014, n. 133 pubblicato nella G.U. del 12.09.2014 d entrato in vogore dal 13.09.2014.
L'articolo 17 è quello che ci interessa e allego:

articolo 17 (semplificazioni in edilizia privata).
tante le novità in materia di semplificazione edilizia, la più rilevante è quelle che sancisce la possibilità di frazionare un'unità immobiliare in più unità, o al contrario di accorpare più unità immobiliari, con una semplice comunicazione al comune e non più con il permesso di costruire

prima del decreto, quest'intervento era classificato come ristrutturazione edilizia e bisognava ottenere il permesso di costruire (90/150 giorni) e pagare il contributo di costruzione. con l'entrata in vigore dello sblocca italia, invece, questa operazione viene classificata come "manutenzione straordinaria" e può essere fatta con una semplice "comunicazione di inizio lavori" (cil). il contributo da versare è quello per gli oneri di urbanizzazione, con un'importante riduzione di tempi e costi.

Inoltre:
Lavori senza interventi sulle parti strutturali.
per i lavori che comportano un cambiamento delle superfici interne, ma non della volumetria complessiva dell'edificio, sarà sufficiente la presentazione della cil+la dichiarazione di un tecnico abilitato che non si interviene sulle parti strutturali. la comunicazione è valida anche ai fini catastali e viene inviata dal comune all'agenzia del territorio
 
Ultima modifica:

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Temo che questo decreto farà la fine di altri... emendati 12 volte .... epoi abrogati: sono riusciti anche ad emendare gli articoli già abrogati: staremo a vedere.

Pensando al 3D del signore che voleva realizzare la cameretta, frazionando una stanza, mi è venuta alla mente la prassi che avviene negli edifici "strumentali" (si chiamano così?). Mi riferisco alle periodiche risistemazioni di uffici utilizzando pareti appunto dette mobili: non credo proprio che le ditte sottoponganoi a CIL o DIA questi lavori, nè tanto meno modifichino le planimetrie catastali.....
Sarà anche che questi ambienti sono tassati a metri quadri e non a vani, ma abbiamo già una bella disparità di trattamento
 

enrikon

Membro Senior
Mi riferisco alle periodiche risistemazioni di uffici utilizzando pareti appunto dette mobili: non credo proprio che le ditte sottoponganoi a CIL o DIA questi lavori, nè tanto meno modifichino le planimetrie catastali.....
Le pareti mobili (o atrezzate) non vanno indicate in planimetria catastale, quindi te le sposti come e quando ti pare.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Le pareti mobili (o atrezzate) non vanno indicate in planimetria catastale, quindi te le sposti come e quando ti pare.
E ciò vale anche per le abitazioni?......
Non mi pare che sia preso in considerazione il materiale usato: la creazione di più vani, o soppalchi nel caso di abitazioni comportava una modifica di rendita....
 

enrikon

Membro Senior
Certo. Un soppalco d'arredo - ossia smontabile e non fisso - non ha bisogno di alcun permesso per essere installato, nè occorre apportare alcuna modifica alla planimetria catastale.
 

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