dsm71

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sono interessato a un immobile all'asta nella cui perizia si fà riferimento a un fondo patrimoniale antecedente all'anno di pignoramento: il fondo patrimoniale può essere opponibile alla procedura?
L'immobile è occupato dall'esecutato con figli minori: quali sono gli inconvenienti cui posso andare incontro al momento del rilascio anche dal punto di vista della tempistica?
Grazie per le risposte:
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
il fondo viene costituito per tutelare la famiglia su istanza di uno o entrambi i coniugi o da terzi.....
nell'atto costitutivo vengono specificate le caratteristiche del fondo e i beni che ne fanno parte, tra cui anche l'alienabilità dei vari beni (nel caso, consenso di entrambi i coniugi o, in presenza di minori, anche del tribunale).
il fondo non è aggredibile solo se il debito e' relativo a questioni estranee alla famiglia e il creditore ne era a conoscenza: nel caso specifico, l'esecuzione è già avviata, con tanto di pubblicazione e perizia, quindi il fondo non è più opponibile (tutto si sarebbe già bloccato); può anche essere che i coniugi stiano divorziando, oppure abbiano messo a disposizione dei creditori quel determinato bene......
il fatto che ci siano dei minori importa solo che l'amministrazione del fondo per quanto riguarda gli atti di straordinaria amministrazione deve passare dal tribunale, mentre le tempistiche sono quelle che può avere una qualsiasi esecuzione
dovresti leggere attentamente la perizia per cercare di capire qualcosa di più o provare a parlare col curatore.
 

dsm71

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie Diego della risposta, quindi se ho capito una volta iniziata la procedura vuol dire che il fondo aveva dei vizi da non poter essere opponibile alla stessa procedura.
Per i figli minori la mia preoccupazione è relativa alla tempistica dell'immissione in possesso dell'immobile dopo il decreto di trasferimento.
Nella perizia tranne il riferimento al fondo patrimoniale non c'è niente di anomalo.
 

dsm71

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il fatto che la coppia stia divorziando può influire sull'utilizzo del coniuge,a cui vengano affidati i minori, della casa aggiudicata all'asta da un terzo? Quali potrebbero essere i problemi in merito?
Grazie.
P.S. I coniugi sono in regime di separazione dei beni.
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
se l'esecuzione riguarda il 100% della proprietà (e lo li legge nel bando d'asta) non ci dovrebbero essere problemi....
dico "dovrebbero" perchè comunque tutti gli acquisti su asta di immobili occupati possono presentare dei problemi di tempistica, ma l'aggiudicazione ti da titolo anche per eventuali sgomberi forzati..
ripeto: nel bando d'asta vedi se la vendita avviene in proprietà piena o per quota o con riserva di diriti a favore di terzi; nella perizia vedi le informazioni sul bene che viene venduto (anche con foto e planimetrie); spesso, inoltre, possono anche essere previsti dei sopralluoghi (evento raro su immobili occupati ma se riesci a "individuare" l'immobile puoi cercare di fartelo mostrare da chi lo occupa provando a telefonare o citofonare)..
conviene chiedere al cancelliere (o a chi cura l'asta - notaio, commercialista..) che ti ha mostrato il bando e la perizia
 

dsm71

Membro Attivo
Privato Cittadino
L'esecuzione è per il 100% e non ci sono riserve di diritti a favore di terzi ... il problema riguarda le tempistiche per la presenza di minori.
In caso di sgombero forzoso quali sarebbere gli elementi salienti da tenere presenti e non sottovalutare? E se l'esecutato non volesse lasciare l'immobile prolungando i tempi quali sarebbero gli strumenti che potrei utilizzare?
Se durante il lasso di tempo tra l'aggiudicazione e il decreto di trasferimento l'immobile dovesse essere danneggiato dall'esecutato c'è la possibilità di stipulare un'assicurazione che garantisca l'aggiudicatario?Cosa rischia l'esecutato? Mi posso garantire in altri modi?
Grazie a Diego per le precise risposte che mi ha fornito finora.
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
dunque........come detto la procedura in questo caso è analoga a qualsiasi altra esecuzione immobiliare: i tempi di rilascio DOVREBBERO essere immediati; il decreto ti permette lo sgombero coattivo, vale a dire che se entro una certa data (tipo 30-60gg dall'aggiudicazione) l'immobile non è liberato, l'avente diritto può chiedere l'intervento della forza pubblica.....funziona in pratica in maniera molto simile allo sfratto esecutivo
spesso però accade che l'occupante/proprietario arriva all'asta già con un'alternativa abitativa, da qui l'utilità di cercare un sopralluogo anche al fine di conoscere l'occupante e cercare di farsi un'idea delle sue intenzioni
danni? beh.....può accadere.....diciamo che tempistiche di sgombero ed eventuali danni sono fattori che indubbiamente bisogna mettere un po' in preventivo quando si ha a che fare con immobili occupati..dall'altra parte c'è però il vantaggio economico di queste operazioni ;)
l'esecutato di fatto da quando parte la procedura non viene considerato più proprietario, bensì relegato al ruolo di custode del bene e come tale responsabile della sua manutenzione e amministrazione; d'altra parte far causa a chi ha appena perso la casa...beh.........non so quanto ne puoi ricavare.................si spera sempre nella "diligenza del buon padre di famiglia"
personalmente mi ho seguito recentemente varie procedure, sia risolte in stralcio del debito (quindi pre-asta) sia andate poi in esecuzione e, fortuna o fattori non meglio definiti, non ci sono mai stati imprevisti........come in tutte le cose dipende dalle persone coinvolte
una persona che ha comprato all'asta un attico che avevo in vendita, una volta conosciuto il proprietario gli ha addirittura offerto di restare come inquilino...come sempre sono le persone che fanno la differenza...cerca di conoscerle ;)
 

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