sanna33

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Entro venti anni dalla donazione ( se il donante non è morto nel frattempo) si può presentare opposizione stragiudiziale alla donazione
Approfitto della sua gentilezza, e le chiedo una ultima informazione.

L'immobile viene donato, il donante è in vita, passano 20 anni. Si chiude un "capitolo", giusto?
Mettiamo caso che dopo questi 20 anni "compiuti", il donante passi a miglior vita, si ricomincia con gli altri 10 anni?
 

francesca63

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L'immobile viene donato, il donante è in vita, passano 20 anni. Si chiude un "capitolo", giusto?
Si, per l’acquirente non ci sarebbe più alcun rischio, ne di perdere soldi, ne l’immobile.
Mettiamo caso che dopo questi 20 anni "compiuti", il donante passi a miglior vita, si ricomincia con gli altri 10 anni?
Non per l’acquirente.
 

francesca63

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Il "come vuole" tipo vendere ?
Ma lo potrebbe fare il genitore senza il bisogno di donare.
Si, e poi donare i soldi.
Ma mi pare che ci sia libertà di scelta, e, anche se la donazione secondo me va sempre utilizzata “con le pinze”, ognuno è libero di donare i suoi beni come e quando vuole, perché il donatario ne faccia ciò che desidera.
 

sanna33

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Salve,
mi permetto di aggiungere un’informazione; a quanto pare il signore che ha effettuato la donazione è venuto a mancare (mi faranno sapere quando e mi forniranno un certificato di decesso).

Cosa cambia nella situazione essendo il signore, purtroppo, deceduto?
 

francesca63

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Privato Cittadino
a quanto pare il signore che ha effettuato la donazione è venuto a mancare (mi faranno sapere quando e mi forniranno un certificato di decesso).
Come fanno a non averlo saputo da subito, visto che bastava chiedere ?
Cosa cambia nella situazione essendo il signore, purtroppo, deceduto?
Alcune aspetti:
non si può più fare la risoluzione consensuale della donazione,
gli eventuali legittimari (non donatari) potrebbero firmare rinuncia all’azione di riduzione e di restituzione,
non possono più esserci nuovi eredi.

Il rischio di figli non noti è davvero minimo, normalmente, quindi la situazione mi pare sarebbe più facile da affrontare.
 

sanna33

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Privato Cittadino
Come fanno a non averlo saputo da subito, visto che bastava chiedere ?

Alcune aspetti:
non si può più fare la risoluzione consensuale della donazione,
gli eventuali legittimari (non donatari) potrebbero firmare rinuncia all’azione di riduzione e di restituzione,
non possono più esserci nuovi eredi.

Il rischio di figli non noti è davvero minimo, normalmente, quindi la situazione mi pare sarebbe più facile da affrontare.
Sicuramente l’agente lo sapeva da subito, ma io ho erroneamente dato per scontato fosse ancora vivo, tant’è che avevo chiamato per proporre un mutuo dissenso e mi è stato comunicato che è impossibile, in quanto il signore è venuto a mancare… :malato:

Figli non noti saremmo coperti con assicurazione;

Figli (non donatari) già noti, dovrebbe essere un riscontro anagrafico piuttosto facile. In caso ce ne fossero, l’unica strada sarebbe una rinuncia alla riduzione/restituzione.

Direi che il pericolo “fregatura dell’incognita” sia abbastanza scongiurato?

É rilevante ai fini della causa che la successione è già stata fatta?
 

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