alex6

Nuovo Iscritto
Un saluto a tutti, sono nuovo del forum. Ho cercato un po' manon ho trovato nulla, spero di essere l'unico ad avere questo problema.
Vi espongo la situazione, a seguito di una verifica sui fabbricati di mio zio ho notato che c'erano delle incongruenze tra la situazione al comune e quella al catato.
Nel lontano 1968 mio zio ha richiesto al comune di poter realizzare un nuovo capannone dove poter svolgere la propria attività meccanica, visto che quello precedente risultava inadeguato rispetto alle nuove esigenze lavorative. Il comune gli ha negato questa possibilità, un suo amico tecnico del comune gli consigliò di presentare la domanda non come realizzazione di una nuova unità immobiliare ma come ampliamento di quella vecchia, ed in questo caso la riciesta e la relativa concessione venne accordata, tutto per il tramite di un tecnico abilitato.....
Come detto ora a seguito di una verifica catastale, ci siamo accorti che........
nè la prima officina e neppure la seconda risultano al catasto. :shock:
Vi potete immaginare il nostro stupore, per la nuova....(1968) officina sono sempre state pagate le imposte e le tasse, figuratevi che nel 1982 a seguito della copiosa nevicata è stato rifatto pure il tetto in quanto crollato....
Ora Vi chiedo, a parte rivolgermi ad un qualificato, cosa posso fare, vorrei capire se sia possibile sanare la situazione, quale la procedura, i costi chhe dovrei sostenere e se la situazione increscosa nella quale siamo incappati sia da addebitare al catasto oppure al tecnico che non ha adempiuto in modo professionale al suo compito.
Rinfrazio tutti.
Buona giornata.
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
francamente, visto il tempo trascorso, la legittimità edilizia del fabbricato e la tipologia di pratica abbastanza semplice, non andrei a cercare il pelo nell'uovo accatastando il tutto; anche perchè tutto ciò che affermi (attribuzione di responsabilità varie) lo dovrai dimostrare (sperando che il tecnico di allora sia ancora in attività se non passato a miglior vita).

nella peggiore delle ipotesi dovrai, rivolgendoti ad un tecnico abilitato:
- presentare un nuovo tipo mappale per inserire in mappa il fabbricato ampliato;
- presentare il DOCFA relativo all'attuale stato di fatto (che presumo corrisponda al progetto allegato alla Licenza Edilizia del 1968).

il costo complessivo dovrebbe aggirarsi tra i 2000 e i 4000 € (essenzialmente dipende dalla complessità del tipo mappale)
 

alex6

Nuovo Iscritto
Ti ringrazio antonellifederico per la risposta ma non è mia intenzione intraprendere una causa, visto che il geometra che si "occupò" della pratica è passato a "miglior vita". Scusa se approfitto della tua disponibilità, pensi che si incorrerà in sanzioni? Questo caso rientra tra quelli sanabili entro il 31/12?
Grazie
 

alex6

Nuovo Iscritto
Ti ringrazio nuovamente per la risposta, oggi prenderò contatto con un tecnico e spero di poter risolvere questa cosa al più presto.
un saluto. Alex
 

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