Swingo

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Privato Cittadino
Questa mattina abbiamo stipulato dal notaio il preliminare che dovrà' essere trascritto e registrato.
Di comune accordo oltre alla caparra di 30k, mi sono impegnato a versare un acconto di euro 10k entro la prima settimana del mese di settembre, per problemi che non sto a spiegare in questa sede.
Il notaio mi chiede 300 euro in piu' dicendomi che sull'acconto devo pagare in tassazione diversa, ma di non preoccuparmi perché' un anticipo che potrò' recuperare in sede di rogito.
Io dovrò' pero' anche usufruire del credito d'imposta perché devo vendere la mia attuale abitazione e acquistare quella nuova come prima casa.
Il credito d'imposta di circa 1900 euro pagato nel 2004 per l'acquisto è inferiore rispetto a quello che dovrò' pagare per il nuovo acquisto che ammonta a circa 1100 euro.
quindi la differenza che non riesco a detrarre ossia 800 euro e le 300 euro pagate in più che fine fanno?
Mi aiutate a capire questa nuova tematica di cui fino ad ora non mi ero posto nessun problema?
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Oltre alle imposte fisse di 200 euro (che non recupererai) sulla caparra dei 30k paghi lo 0,50% (150 euro), sull'acconto dei 10k paghi il 3% (300 euro); questa è la corretta tassazione per il tuo preliminare. I 450 euro sono da scomputare al totale delle imposte di registro che dovresti pagare al rogito (quindi 1100 - 450). Se hai un credito di imposta di 1900 euro non pagherai imposta di registro ma la differenza tra i 1900 ed i 1100 non la recupererai più.
 
Ultima modifica:

Swingo

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Privato Cittadino
Quindi se ho capito:
Credito d'imposta 1900 euro- 1100 euro non pago imposta di registro e fino li ci sono perchè l'imposta di registro della nuova casa è inferiore rispetto a quella pagata precedentemente.
Ma le 300 euro in più che ho dato al notaio e che mi ha detto che li devo recuperare, come faccio a recuperarli? Non posso giusto.?
Il credito d'imposta non utilizzato puo' essere portato in detrazione nel 730???
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Forse non mi sono spiegato bene; i 300 sono in acconto ai 1100, non sono in più (scrivo 1100 perché da quanto hai scritto credo sia l'importo totale dell'imposta che dovresti pagare al rogito). Purtroppo il credito d'imposta non utilizzato non potrai portarlo in detrazione nel 730. Il credito d'imposta può essere pari ma non superiore a quanto dovresti spendere in imposta di registro per acquistare la tua nuova "prima casa".
 

Swingo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Quindi al rogito 1100 - (300 euro per acconto e 150 euro per caparra) che fa 650 euro.
Il mi credito d'imposta e' 1900 euro quindi 1900-650, mi avanzano 1250 euro che mi dici non possono essere portate in diminuzione IRPEF ho letto pero' questa cosa che riporto, sarà ancora attendibile?
Il Notaio mi ha detto di chiedere al commercialista.


"Se il contribuente utilizza solo parzialmente il credito d’imposta per pagare l’imposta di registro dovuta per l’atto in cui lo stesso credito è maturato, egli potrà utilizzare l’importo residuo solo in diminuzione dell’IRPEF o in compensazione, ma non in diminuzione delle imposte di registro,ipotecarie, catastali, sulle successioni e donazioni per gli atti presentati dopo la data di acquisizione del credito. La normativa prevede, infatti, che in relazione alle imposte dovute per tali atti e denunce, il credito deve essere utilizzato per l’intero importo"
 

Swingo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Avendo avuto a disposizione 1900 euro di credito d'imposta non è stata una manovra furba dare 10k di acconto era meglio la caparra a questo punto, cosi mi scalavano dalle 1100 euro (50 euro piu' 150 euro) solo 200 euro e avrei potuto sfruttare di più il mio credito??
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare

>>Il credito d’imposta per il riacquisto della "prima casa"


Chi cede l’abitazione "agevolata" ed entro un anno dalla vendita ne acquista un’altra (anche se non ultimata) avente i requisiti "prima casa", ha diritto a un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’IVA pagata per il primo acquisto agevolato.

Il credito d’imposta spetta anche nell’ipotesi in cui l’altra abitazione venga riacquistata mediante contratto di appalto o di permuta.

Il credito d’imposta non può essere superiore all’imposta dovuta in relazione al secondo acquisto e può essere utilizzato:

 in diminuzione dell’imposta di registro dovuta in relazione al nuovo acquisto

 in diminuzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, dovute su denunce e atti presentati dopo la data di acquisizione del credito

 in diminuzione dell’IRPEF dovuta in base alla prima dichiarazione successiva al nuovo acquisto

 in compensazione con altri tributi e contributi dovuti in sede di versamenti unitari con il modello F24 (usando il codice tributo 6602).

Per fruire del credito d’imposta, è necessario che il contribuente manifesti tale volontà nell’atto di acquisto del nuovo immobile, specificando se intende utilizzarlo in detrazione dall’imposta di registro dovuta per lo stesso atto.

In particolare, l’atto di acquisto dovrà contenere (oltre alle "ordinarie" dichiarazioni di possesso dei requisiti per l’agevolazione prima casa), l’espressa richiesta del beneficio e dovrà indicare gli elementi necessari per la determinazione del credito. Occorrerà, perciò:

 indicare gli estremi dell’atto di acquisto dell’immobile sul quale era stata corrisposta l’imposta di registro o l’IVA in misura agevolata nonché l’ammontare della stessa

 nel caso in cui era stata corrisposta l’IVA ridotta in assenza della specifica agevolazione prima casa, rendere la dichiarazione di sussistenza dei requisiti che avrebbero dato diritto al beneficio alla data dell’acquisto medesimo

 nell’ipotesi in cui risulti corrisposta l’IVA sull’immobile alienato, produrre le relative
fatture

Fonte: Guida Agenzia delle Entrate

Sempre 1900 - 1100 sarebbe stato
 

Swingo

Membro Attivo
Privato Cittadino
"Se il contribuente utilizza solo parzialmente il credito d’imposta per pagare l’imposta di registro dovuta per l’atto in cui lo stesso credito è maturato, egli potrà utilizzare l’importo residuo solo in diminuzione dell’IRPEF o in compensazione, ma non in diminuzione delle imposte di registro,ipotecarie, catastali, sulle successioni e donazioni per gli atti presentati dopo la data di acquisizione del credito. La normativa prevede, infatti, che in relazione alle imposte dovute per tali atti e denunce, il credito deve essere utilizzato per l’intero importo"

Questo che ho scritto è stato riportato dalla guida redatta dall'Agenzia dell'entrate aggiornata ad aprile 2015 e penso sia assolutamente attendibile.

Perchè dici 1900-1100 sarebbe stato?
Scusa ma non riesco a capire
secondo me sarebbe 1900-650 euro
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il credito d’imposta non può essere superiore all’imposta dovuta in relazione al secondo acquisto e può essere utilizzato, a scelta del contribuente:
Questo è imprescindibile
Perché se devi pagare al rogito 1100 euro di tasse (a prescindere che in fase di compromesso tu ne abbia pagate -anticipandole- 100,200 0 500 ) il conto è sempre 1900-1100
 

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