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Agente Immobiliare
Cari colleghi, restando in tema sulle modalità di svolgimento delle nostre mansioni in questo periodo, voi cosa ne pensate del post coronavirus? Che situazione avremo nei nostri uffici una volta rientrati ? Ci dobbiamo aspettare un fermo come nel 2008 a decorrere ? cosa ne pensate ?
 

josko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao ho letto in questi giorni molti analisti e che si cimentavano nell’ipotizzare il futuro. Non riuscirei a fare il confronto con il 2008 perché non ero sul mercato in quel tempo. Cosa mi aspetto alla riapertura per la realtà di piccola agenzia immobiliare. Ho cercato di ipotizzare due archi temporali. Il primo inerente la riapertura che probabilmente avverrà per gradi e ipotizzo di aprire l’ufficio dopo il 01 maggio. Il secondo sperando che la pandemia sia circoscritta dopo 6/8 mesi dalla riapertura.
Nella prima fase tutti cercheranno di capire come si muoverà il mercato. Molto dipenderà da come sono state gestite le politiche economiche e quale sarà la situazione economica. Si ipotizza una perdita del pil dal 10 al 15 %. In questa fase si cercherà di ottimizzare i costi anche perché i clienti saranno un po’ alla finestra non sapendo se e come genereranno reddito per un’eventuale mutuo. Può essere che sul mercato si riversino immobili dovuti alla successione visto il numero dei morti e della loro età, immobili che le persone anno acquisto per farne case vacanze e che in questo frangente non hanno la domanda. Per dirla breve avremo, opinione personale, immobili di persone che hanno la necessità di realizzare per far fronte a una serie di scadenze ovvero necessità. Dall’altra parte ipotizzo che la domanda sarà composta da persone che i soldi li hanno e che cercheranno un buon affare per un’investimento a futura rendita o da smobilizzo da titoli che hanno avuto un tracollo. Questo farà si che il numero di transazioni scenderà e con questo anche il valore al metro quadro. La seconda fase sarà caratterizzata da una crescita economica sostenuta, sempre se le politiche economiche avranno successo, da una delocalizzazione meno accentuata e ad una economia più chiusa. In questo frangente ci saranno molti che la casa la vedranno non solo come un bene rifugio ma a memoria della quarantena una prigione dorata. Si cecheranno case più grandi con terrazze e confort. Quindi una parte della ricchezza sarà indirizzata ad una casa più vivibile memori della pandemia vissuta. In questi giorni in Cina si hanno un boom di vendite di automobili perché le persone hanno paura dei contatti e di spostarsi con il treno. È un fatto psicologico che influirà il mercato che crescerà sia in termini di prezzo ma anche di scambio. Nulla toglie che nella ripresa mettano degli ulteriori incentivi per riqualificare le abitazioni. Pertanto si avrà sicuramente un’aumento significativo del nuovo, ristrutturato medio grande con i prezzi in salita mentre il vecchio salirà con meno enfasi.
Queste le mie riflessioni ma sarei contento leggerne altre. GRAZIE
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Cari colleghi, restando in tema sulle modalità di svolgimento delle nostre mansioni in questo periodo, voi cosa ne pensate del post coronavirus? Che situazione avremo nei nostri uffici una volta rientrati ? Ci dobbiamo aspettare un fermo come nel 2008 a decorrere ? cosa ne pensate ?
Io credo che a parte un primo rallentamento non ci dobbiamo aspettare un fermo e neppue un abbassamento dei prezzi, mi baso su esperienza del passato e guardando cosa accadde alle curve ufficiali istat di quei periodi. Oltre tutto i prezzi stavano sgranchendosi un po' nelle aree più centrali (parlo di torino) altrove sonnecchiavano vicino al minimo, il numero di compravendite calerà inizialmente anche per questioni pratiche (contagio, mascherina, mobilità forse ancora ridotta ecc) ma credo che torneremo in linea presto. Ricordiamo che il trend era a salire, quindi un calo potrebbe coincidere con una stabilizzazione del numero di compravendite non necessariamente con una diminuzione. Sono ottimista, abbiamo visto di peggio, anche se so che molti pensano che "questa volta è diverso" ma anche dopo ogni passata catastrofe (11/9)/emergenza(guerra e terrorismo) /rivoluzione (euro) "questa volta è diveso" era il motto più in voga.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io credo fermamente che bisognerà aspettare i tempi di riapertura, per fare una analisi concreta, ad oggi è difficile analizzare la situazione, almeno per me, obbiettivamente, in quanto se si dovesse veramente tornare a riaprire il 1° maggio vedo una ripresa lenta ma senza perdita di prezzi delle abitazioni, se invece dovremo tornare alla normalità a fine anno, credo che lo scenario sia molto peggiore, in quanto non avremo perso solo molti potenzali acquirenti per svariate ragioni ma anche i prezzi ne risentiranno inevitabilmente. Io credo di più nel primo scenario dove a piccoli passi (conto per la fine dell'anno) di tornare ad avere un andamento del mercato stabile senza perdite di valore.
 

Luca1978

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Cari colleghi, restando in tema sulle modalità di svolgimento delle nostre mansioni in questo periodo, voi cosa ne pensate del post coronavirus? Che situazione avremo nei nostri uffici una volta rientrati ? Ci dobbiamo aspettare un fermo come nel 2008 a decorrere ? cosa ne pensate ?

Premesso che molto dipenderà dalla variabile zona dove si opera, generalmente possiamo immaginare un miglioramento della qualità della clientela, con la botta psicologica e la paura chi viene a vedere case sarà davvero motivato!!!, non certo un perditempo, ma in linea di massima aumenterà l'incertezza sul futuro, elemento non proprio positivo per il mercato, anche da parte di clienti potenzialmente disponibili, questo unito al completo blocco nel settore case vacanze e affitti brevi (b&b) secondo me ridurrà e non di poco la platea dei potenziali acquirenti i quali saranno più determinati nel trattare il prezzo in cerca di "affari".
Rispetto alla crisi del 2008/2013 questa è una crisi contingente al problema virus e non una crisi strutturale, dunque per certi aspetti mi spaventa meno, perché una volta passata la paura ci sarà una grande voglia di "vivere" e quindi la casa certamente sarà una dei pilastri di questa vivacità.
La domanda per me è, nel frattempo stringere i denti, tirare la cinghia e sopravvivere, quindi giocare in difesa o giocare aggressivi all'attacco cercando di cavalcare la crisi e guadagnando fette di mercato????
 

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