Laurent

Oggi è il mio Compleanno!
Breve premessa, a seguito della scomparsa di una mia zia, sono diventata proprietario
di una piccolissima quota di un appartamento posseduto dalla defunta in
comproprietà con il marito tuttora vivente (casa di prima abitazione in regime
di separazione dei beni).
Il marito ha espresso la volontà di riacquistare la parte di
abitazione in
lascito testamentario andata a fratelli e nipoti, al fine di tornare in possesso dell'intera proprietà.
I quesiti sono i seguenti:
- Il rogito è a carico del compratore? E più oneroso di un altro rogito?
- Quanto ammonta la quota totale 20% 25% o altro?
- Se solo io, non volessi vendere la mia pur esigua quota possono in
qualche
modo obbligarmi?
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Il rogito è sempre a carico del compratore.
La quota è il 25% ( ma se vi sono arredi di valore il calcolo è meno semplice)
La divisione giudiziale del bene ti obbligherebbe a vendere la tua quota o tentare di comprare la quota degli altri.
Non capisco quale quota la zia via ha lasciato.
La cosa migliore è che voi eredi abbiate un atteggiamento comune.
Litigando vi mangiate le quote esigue in avvocati.

Importante lo zio ha il diritto di abitazione per l'immobile e l'uso dei mobili.

 

Laurent

Oggi è il mio Compleanno!
La situazione è la seguente: casa di residenza principare arredata coppia sposata senza figli. Quale parte spetta ai fratelli della defunta?
I coeredi sono obbligati a vendere le quote al marito sella scomparsa?
 

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