nicolay

Membro Junior
Buongiorno,
a fronte della necessità di effettuare dei lavori di ristrutturazione/rifacimento del rivestimento esterno condominiale comprensivo di gronde e cornicioni di tetto e balconi, dopo una prima votazione assembleare strd. favorevole, un gruppo di condomini ha richiesto l'indizione di una assemblea l'indizione di una seconda assemblea strd. per ridiscutere l'esito dell'approvazione dei lavori, con una nuova votazione motivando la richiesta con l'incapacità di fare fronte a tale spesa in virtù delle difficili condizioni economiche attuali. In questo caso, eseguendo i lavori, di fronte al mancato pagamento delle quote condominiale di spettanza, mentre da un lato il condominio agirebbe legalmente nei confronti dei morosi, correggetemi se sbaglio, dall'altra, tutti i condomini rimanenti costituenti coloro che non hanno addotto le motivazioni di difficoltà sopra citate, nel frattempo dovrebbero farsi carico delle spse di coloro che non hanno potuto (o voluto) adempiere.
E' chiaro che, se così fosse, si configurerebbe una sorta di ricatto di pochi condomini a danno della volontà della maggioranza che si vedrebbe così indotta in occasione della seconda assemblea strd. a rimandare per l'ennesima volta i lavori da eseguire.
Ora, se tutto quanto scritto corrisponde a verità, chiedo consiglio su come sarebbe possibile sbloccare questa situazione ed obbligare i pochi condomini ad industriarsi per cercare gli strumenti adatti ad affrontare la spesa piuttosto che addurre motivazioni che non sono oggettivamente valutabili nella loro concretezza da parte dell'assemblea.
Si tenga conto poi che esiste il concreto rischio di distacco e caduta di rivestimento ed intonaco da altezze di più piani (fino al quinto), e che tutti i balconi sono contornati da lastre di travertino o simile che con gli anni si sono mosse e che a fronte di forti piogge e del loro stesso peso potrebbero staccarsi e cadere con conseguenze anche gravi nel caso colpissero qualcuno dei condomini.
Tutto ciò grazie al cielo non è mai avvenuto, ma personalmente ritengo il rischio troppo elevato.
Che azione di denuncia legale potrei effettuare a livello presonale o di un gruppo di condomini per evidenziare lo stato delle cose e mettere coloro che vogliono ignorare la cosa di fronte a delle possibili responsabilità anche penali?
Grazie per la risposta che mi vorrete dare
 

Procicchiani

Membro Attivo
Amm.re Condominio
l'assemblea non può deliberare i lavori dei balconi aggettanti che sono privati, le lastre di travertino sono parte della pavimentazione quindi parte privata
potete solo scrivergli una racc.ta segnalandogli il problema e il fatto che ognuno di loro è responsabile per danni che causano
l'amministratore nelle parti comuni, può tranzzennare sotto i balconi, per impedire incidenti e magari preavvisare i vv.ff che valuteranno se intervenire per asportare le parti pericolanti

L'ASSEMBLEA DELIBERI SOLO ED ESCLUSIVAMENTE LAVORI CONDOMIALI, altrimenti le delibere sono nulle e hanno diritto a non pagare
Se la maggioranza delibera lavori condominiali es rivestimento esterno, grondaie e cornicioni, potrà fare il d.i. ai morosi fino a pignorargli l'appartamento e venderlo

per i lavori ai balconi ognuno di arrangi con la ditta oppure all'amministratore fate avere ognuno di voi, un autorizzazione scritta a procedere per i vs balconi privati
 

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