Bagudi

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Vi allego questo annuncio che mi sembra MOOOLTO interessante anche per la nostra categoria.
Fino a prova contraria, anche noi facciamo parte della filiera del settore !
Perchè non proviamo a prendere contatti ?
Nel frattempo vedo cosa ne dice Passuti.

Silvana



Ance: manifestazione protesta ad inizio dicembre

03/11/2010 p { margin-bottom: 0.21cm; } - I costruttori si preparano a scendere in piazza.

La manifestazione di protesta nazionale promossa dall'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, che sarà convocata insieme insieme agli Stati generali della categoria (imprese, sindacati e tutta la filiera del settore), dovrebbe svolgersi la prima settimana di dicembre.
A favore della manifestazione si sono espressi tutti gli organi decisionali dell'Ance e la data definitiva verrà comunicata non appena sarà concesso il permesso.
L'obiettivo è coinvolgere tutto il mondo dell'edilizia, che conta 3 milioni di occupati con l'indotto e rappresenta il 12% del Pil.
All'origine della protesta la crisi del settore, ma soprattutto l'assenza di risposte da parte del Governo per il rilancio.
I principali problemi lamentati dai costruttori sono la scelta di non spendere le risorse già stanziate, i ritardi nei pagamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni, alcune misure fiscali, una burocrazia asfissiante.
Già il 19 ottobre scorso l'Ance aveva proclamato lo stato di agitazione denunciando una crisi che sta portando alla perdita di 200 mila posti di lavoro.
 

Bagudi

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Antonello, e dove vuoi che la facciano ?:confuso:

Il governo è là....

Comunque, avevo inviato un messaggio a Passuti chiedendogli di spingere la FIAIP a partecipare e mi ha risposto che sarebbe una cosa positiva e ha girato il messaggio a Righi, il Presidente....
Vediamo

Silvana
 

Bagudi

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Eh, Antonello, hai ragione, ma chi ci guarda all'Asinara ???

In ogni caso, anche oggi c' è un nuovo aderente alla manifestazione. Leggete qua:


Anche Federcostruzioni lancia l'allarme per l'edilizia
di Cristina Giua
04/11/2010 p { margin-bottom: 0.21cm; } - Si moltiplicano gli s.o.s. lanciati dal mondo delle costruzioni al Governo, affinché intervenga con provvedimenti di salvataggio e rilancio del settore.
Dopo l'Ance, che a metà ottobre ha proclamato la stato di agitazione e ieri ha fatto sapere di voler organizzare una manifestazione di protesta nella prima settimana di dicembre, è ora Federcostruzioni, presieduta come l'Ance da Paolo Buzzetti, a presentare il suo cahiers de doléances.
L'occasione è stata la pubblicazione del Rapporto 2010 sul Sistema italiano delle costruzioni sul mercato mondiale, realizzato da Cresme per Federcostruzioni, in collaborazione con Made expo.
Internazionalizzazione e sblocco degli investimenti a favore delle costruzioni sono in cima alla lista delle priorità segnalate.
“Il rapporto - sottoliena Andrea Negri, vice presidente Federcostruzioni e presidente di Made expo - ha fatto emergere l’esigenza di sollecitare le istituzioni a sbloccare i fondi per il settore e alleggerire l’apparato burocratico lo studio rappresenta uno strumento informativo importante per gli operatori e le istituzioni per individuare le strategie di rilancio”.
Qualche numero: nelle costruzioni operano circa 3 milioni di persone, che rappresentano il 16,8% del totale degli addetti che operano nelle imprese dell'industria e dei servizi.
Nel 2007 il fatturato rappresentava 375 miliardi di euro.
Tra il 2008 e il 2010 il fatturato delle aziende del settore dell'edilizia è calato del 17,3%, con una perdita di ricchezza per l'Italia di 68 miliardi di euro in tre anni.
Dall'inizio della crisi i posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni sono oltre 250mila, e altri 250mila sono a rischio nel 2011.
“La mancanza di provvedimenti a sostegno delle costruzioni avrà la conseguenza di aumentare la disoccupazione e di aggravare l'attuale stato di crisi – aggiunge Negri - lo sblocco dei finanziamenti consentirebbe quindi non solo al settore ma all’intero Paese di recuperare buona parte della ricchezza perduta”.
Il settore trasforma ogni aumento di un miliardo di euro di nuova produzione in 23.620 nuovi posti di lavoro, di cui 15.100 nelle costruzioni e 8.520 nei settori collegati, si legge nelle stime del rapporto Federcostruzioni.
La nostra priorità è fare sistema tra tutte le realtà del settore – conclude Negri - sono 70 le associazioni legate a Federcostruzioni, con un’ampia capacità di rappresentanza”.
“Continueremo a monitorare l’andamento del comparto – conclude Negri - e a chiedere alle istituzioni la dovuta attenzione a un settore così strategico per l’economia nazionale, sbloccando le risorse oggi ferme, come l’edilizia scolastica, il piano opere prioritario, il Mezzogiorno, e accelerando le procedure”.
 

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