fabriztalo

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve ,in un fabbricato composto da due villette a schiera in c.a. , UNITE tra di loro , il proprietario di una di esse costruisce una tettoia aperta, con progetto e deposito approvato , facendo insistere i pilastri in legno sui sottostanti pilastri in c.a. del muro comune.
Il progetto originario prevedeva un lastrico solare a copertura delle due villette.
Ora partendo dal presupposto che il reg edilizio parla di poter costruire in ADERENZA , che una sentenza
di cassazione ha stabilito che in un muro comune non si puo' stabilire una linea mediana di confine e che
quindi il muro si puo' definire appartenente a i due (preveniente e prevenuto ) nella sue dimensione e ampiezza ;considerando che ci troviamo in zona sismica...... ma anche l'art. 873 del c.c.

Secondo voi e' regolare la tettoia ? o il vicino puo' appellarsi....
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Il vicino può (e secondo me) deve appellarsi, soltanto (e solo soltanto) se questi non era a conoscenza dell'opera da realizzarsi e se non hanno stilato un accordo...:ok:?
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao fabriztalo
Premesso che nessuno può bloccare la costruzione altrui se non sono lesi i propri diritti e che la stessa è stata realizzata con le dovute autorizzazioni, a parere mio e da cio che hai scritto, quello a cui può opporsi il proprietario limitrofo è sulla conformità delle vedute sul fondo altrui.
Inoltre l'art.873 recita le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore.
Ciao salves
 

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