Obbligo al rogito certificato abitabilità per immobile ante '67

[Alvisets]

Anche se tutto il resto è in regola, non è detto che esista il certificato di abitabilità.

Ok ma se le parti non si accordano? se l'acquirente si impunta durante il rogito il notaio che fa? il venditore deve produrne uno nuovo o no? Se poi tutto è a norma non dovrebbero avere grossi problemi...

 

[mata]

Perchè, l'abitabilità non riguarda forse anche la sanità? Poverannoi...
Chi è il responsabilità in un Comune? Non è forse il Sindaco che rilascia anche l'abitabilità?

 

[mata]

Cerca su google, cerca.... credo che ognuno debba fare il proprio lavoro, tutto qui.

 

[Valerio Spallina]

Stiamo parlando di rogiti e quindi della Legge 122 del 30 luglio 2010, conversione del D.L. 78/2010, che dice:



La conformità catastale porta di conseguenza il controllo della conformità urbanistica e qui casca l'asino....

BRAVISSIMA !

 

[irma]

Mi sembra che si stia facendo parecchia confusione: una cosa è la conformità catastale ed altra è la conformità urbanistica, altra ancora è quella edilizia....
Cito solo un esempio, per concludere: oggi l'urbanistica e i regolamenti sanitari richiedono, per es., il rispetto di determinate distanze e altri requisiti che non erano previste prima del 1967.....Gli immobili costruiti prima del 1967 devono rispettare le norme vigenti all'epoca di costruzione.
Altro discorso ancora è la questione degli impianti che se sono stati rifatti di recente è ovvio debbano rispettare le norme attualmente in vigore.
Per fare un ultimo esempio: che esista l'obbligo di dichiarare la certificazione energetica non non significa che tutti gli immobili debbano essere in classe A (almeno non ancora), piuttosto significa che l'acquirente debba essere informato di come stanno realmente le cose...se poi in un immobile sono stati fatti degli interventi non autorizzati, è un altro discorso ancora.

 

[Alvisets]

Ok, c'è un effettiva difficoltà interpretativa e probabilmente se l'acquirente non si impunta il discorso dell'abitabilità passa liscio con la dichiarazione sostitutiva da parte del venditore (1967). Ma se invece l'acquirente lo volesse a tutti i costi questo benedetto certificato? Che problemi ci sono a richiedere da parte del venditore al comune un nuovo certificato? C'è il pericolo che non glielo rilascino perchè nel frattempo i requisiti igienico sanitari sono cambiati? L'immobile non ha subito modifiche e sembra essere a posto...