Alexiel88

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti! Abbiamo firmato una proposta d'acquisto un paio di mesi fa, riguardante una casa con in corso il pignoramento della banca del proprietario, che è rimasto indietro con le rate. In sede di proposta ci hanno messo a conoscenza di questa cosa, presentandocela come una normale ipoteca, ovvero sostenendo che il rogito andasse stipulato in banca e che non c'era alcun tipo di rischio per noi acquirenti.

Avviamo quindi avviato le pratiche per il mutuo, che è stato rifiutato a causa di quel pignoramento. Approfondendo la questione scopriamo quindi che ci sono diverse pratiche da sbrigare in tribunale, che è necessario mettere un avvocato e che non siamo esenti da rischi, questione di cui non eravamo stati informati né dall'agenzia né tantomeno dal notaio. Agenzia che nel frattempo preme tantissimo per farci andare al compromesso e fargli intascare gli assegni.

Fortunatamente la proposta d'acquisto era vincolata al buon esito del mutuo, che non abbiamo avuto. Alla luce di ciò, possiamo ritirare l'assegno lasciato in garanzia, dato che il mutuo ci è stato rifiutato e interrompere le pratiche con la seconda banca?
 
Fortunatamente la proposta d'acquisto era vincolata al buon esito del mutuo, che non abbiamo avuto. Alla luce di ciò, possiamo ritirare l'assegno lasciato in garanzia, dato che il mutuo ci è stato rifiutato e interrompere le pratiche con la seconda banca?
Bisognerebbe sapere come è stata formulata esattamente la condizione sospensiva: ma in linea di massima, dovreste poter ritirare l’assegno e salutare “l’allegra brigata”.
Non so come l’agente potesse pensare che avreste potuto avere un mutuo “normalmente” …
 
Ciao a tutti! Abbiamo firmato una proposta d'acquisto un paio di mesi fa, riguardante una casa con in corso il pignoramento della banca del proprietario, che è rimasto indietro con le rate. In sede di proposta ci hanno messo a conoscenza di questa cosa, presentandocela come una normale ipoteca, ovvero sostenendo che il rogito andasse stipulato in banca e che non c'era alcun tipo di rischio per noi acquirenti.

Avviamo quindi avviato le pratiche per il mutuo, che è stato rifiutato a causa di quel pignoramento. Approfondendo la questione scopriamo quindi che ci sono diverse pratiche da sbrigare in tribunale, che è necessario mettere un avvocato e che non siamo esenti da rischi, questione di cui non eravamo stati informati né dall'agenzia né tantomeno dal notaio. Agenzia che nel frattempo preme tantissimo per farci andare al compromesso e fargli intascare gli assegni.

Fortunatamente la proposta d'acquisto era vincolata al buon esito del mutuo, che non abbiamo avuto. Alla luce di ciò, possiamo ritirare l'assegno lasciato in garanzia, dato che il mutuo ci è stato rifiutato e interrompere le pratiche con la seconda banca?
L'acquisto di un immobile con pignoramento in corso e/o con ipoteca di valore superiore all'immobile stesso rappresenta un caso particolare ed è per professionisti, cioè chi acquista normalmente lo fa di professione, piuttosto ci sono consulenti specializzati su questa tipologia di compravendita.

Da come racconti la vicenda in questo caso non sei stata seguita da professionisti della materia, anche perché un professionista del settore, e/o il Notaio stesso, qualora esperto di queste cose, potrebbe convincere la banca che utilizzando determinati artifizi, la banca stessa sarebbe anche più tutelata rispetto ai classici atti di compravendita con nuovo mutuo che sostituisce il vecchio.

Sono acquisti da fare "a sconto", perché appunto quando si parla di immobile pignorato, tutti si spaventano e scappano, quindi i pochi che capiscono come gestire la cosa, avranno meno concorrenza nell'acquisto.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Indietro
Top