Proposta vincolata a doppia condizione sospensiva

[allVEA]

Buongiorno a tutti,
vorrei porvi un quesito: se in una proposta d'acquisto regolarmente accettata e registrata, oltre alla classica e quanto ormai in uso condizione sospensiva legata al parere favorevole dell'istituto mutuante post perizia ce ne fosse anche una seconda legata ad una tempistica ben precisa per rilasciare alla parte venditrice un ulteriore acconto prezzo, (esempio entro giorno 10/03/2019), e se questa seconda condizione non venisse rispettata, a detta della parte proponente, per i tempi lunghi della delibera reddituale da parte dell'istituto indicato, ci sarebbero i presupposti per ritenere la parte proponente inadempiente e quindi poter comunque consegnare l'assegno lasciato a titolo di caparra confirmatoria alla parte venditrice?
ringrazio anticipatamente

 

[francesca63]

Bisognerebbe leggere come sono formulate le due condizioni.

In linea di massima , l'aver messo il versamento come condizione sospensiva , rende il contratto un po' problematico, poiché potrebbe essere considerata una condizione meramente potestativa ( se vorrò), come da art. 1355 cc. : la condizione meramente potestativa rende nulla l'assunzione di un obbligo.
Se invece si può considerare diversamente ( non meramente potestativa), il fatto che non si sia avverata non rende il promissario acquirente inadempiente, ma lascia semplicemente il contratto inefficace.

In ogni caso consegnare l'assegno non mi pare possibile , prima di aver chiarito ed eventualmente rinegoziato l'accordo ; è stato sicuramente un errore inserire quella condizione, o perlomeno inserirla senza aver correttamente valutato le implicazioni.

 

[allVEA]

In pratica è stato dato un tempo entro il quale avere una risposta dall'istituto mutuante su consultazione dell'istituto stesso. Non credo sia una condizione meramente potestativa essendo in linea con le tempistiche indicate dalla banca stessa pur non avendo comunicazioni scritte.
Quindi l'unico "inconveniente" nel momento in cui si sforano le tempistiche indicate è che il contratto non si possa considerare perfezionato e quindi la parte venditrice si può considerare libera?

 

[francesca63]

In pratica è stato dato un tempo entro il quale avere una risposta dall'istituto mutuante su consultazione dell'istituto stesso.
Non credo sia una condizione meramente potestativa essendo in linea con le tempistiche indicate dalla banca stessa pur non avendo comunicazioni scritte.

Questa è la condizione sospensiva per il mutuo, e non è potestativa, poiché dipende dalla banca.

Tu hai parlato di "seconda condizione" , per il versamento di un ulteriore acconto.
Questa è potestativa ( almeno sembrerebbe ).
Credo che le condizioni non siano state scritte in maniera ineccepibile, quindi è molto difficile capire senza leggere anche le virgole.
Il contratto va letto nel suo insieme, per ricavare il senso che avrebbe dovuto avere.
Certo se una delle parti avrà da ridire, prevedo un po' di difficoltà.

Quindi l'unico "inconveniente" nel momento in cui si sforano le tempistiche indicate è che il contratto non si possa considerare perfezionato e quindi la parte venditrice si può considerare libera?

Domanda un po' vaga, cerco di rispondere.
Il contratto con condizione sospensiva è valido, ma non efficace.
Perché diventi efficace, è necessario che, entro la data stabilita, si avveri l'evento dichiarato nella condizione ( o non si avveri, nelle condizioni "negative").
Se l'evento non si avvera entro i termini stabiliti , il contratto non diventa efficace, e sono tutti liberi .

Nel tuo caso, come detto, senza leggere il contratto per intero, difficile dare risposte certe.
E, probabilmente, anche leggendo ci sarà da interpretare ( spesso le condizioni sono scritte davvero male) , con la speranza di non avere parti conflittuali.
Forse, dico forse, sarebbe il caso di mettervi seduti ad un tavolo, e ripensare l'accordo, se si vuole procedere.
Ma sembra una vendita nata male, con acquirenti che inseguono un mutuo difficile.