fabio62

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Buonasera. Ho ereditato una casa alla morte dei miei genitori e nei vari passaggi di successione scopro che 4/12 della stessa sono di proprietà di un'altra persona. A distanza di qualche anno decido di contattarla per avere il suo consenso per far partire dei lavori con il bonus 110% per poi venderla e scopro che la persona in questione è deceduta. Contatto allora la figlia che mi informa di aver rinunciato all'eredità ma si rifiuta di darmi gli estremi del fratello ( beneficiario) asserendo di non avere più rapporti con lui.
Aggiungo che la casa è stata sempre in mio possesso da più di trent'anni, non più abitata e necessita di ristrutturazioni urgenti.
Come posso risalire al nuovo beneficiario ?
Come ottenere le lavorazioni col bonus senza la sua firma ?
Qualunque tipo di aiuto sarà gradito.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Tu hai problemi ben più gravi del consenso per il bonus 110%.

Anzitutto, trattandosi di un possesso ultraventennale, dovrai perfezionare l'usucapione e diventare proprietario per 1000/1000.

A quel punto avrai sbloccato sia il 110% che la vendita.

Anche perché ti faccio notare che allo stato attuale tu puoi vendere solo 8/12, che nessuno mai comprerà.

Devi prima affrontare e risolvere il problema dell'usucapione, dovrai farti assistere da un legale e da un notaio.
 

francesca63

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Bastimento

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Abbiamo avuto i casi di quello cui hanno comprato casa a sua insaputa.

Ma non avevamo ancora letto di quelli che scoprono a distanza di 30 anni di avere un comproprietario....

Più invecchio e più penso a come aveva ragione mia moglie (percorso scolastico ragioneria->economia e commercio) quando criticava il fatto che i licei non prevedessero nemmeno un corso di diritto.....

Mi pare che i nostri vecchi fossero più avveduti dei giovani attuali: loro avevano un sacro rispetto per gli "istrumenti", pur non essendo acculturati.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Più invecchio e più penso a come aveva ragione mia moglie (percorso scolastico ragioneria->economia e commercio) quando criticava il fatto che i licei non prevedessero nemmeno un corso di diritto.....
Come se bastasse il diritto studiato nella ragioneria per non farsi infinocchiare...
Mi pare che i nostri vecchi fossero più avveduti dei giovani attuali: loro avevano un sacro rispetto per gli "istrumenti", pur non essendo acculturati.
Qui condivido. I giovani di adesso sono dei somari.
 

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