per forza; la liquidabilità è nettamente inferiore e i rischi sensibilmente superiori.
- Autore discussione Pumix
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Ni.
Ad essere pignoli si potrebbe dire che quello che conta è quanto potrei realizzare oggi dall'immobile (insomma il capitale reale), per eventualmente investirlo in maniera diversa.
I soldi persi nella svalutazione del mercato sono, appunto, persi.
e già questa è una informazione utile.
a grandi spannoni, e sbrodolando ovvietà io considererei il prezzo a cui l'hai acquistato, ribassato prudenzialmente del 10% come capitale.
considera l'affitto, decurta tasse e balzelli vari.
se la rendita è sotto il 4% io qualche domanda me la farei.
Ni. Quello che dici è verissimo se vuoi confrontare il rendimento da locazione oggi, rispetto al disinvestimento immobiliare con altra forma di investimento.
Per pomix: il canone è come il prezzo. Non lo fai tu in base alle tue aspettative di guadagno. Lo fa il mercato: devi informarti sulla media dei canoni applicati per immobili simili, nella tua zona.
facendo il tuo calcolo (e inserendo tra i costi anche gli interessi passivi del mutuo) mi esce una rendita netta del 1.9%
sì, il calcolo di cui sopra lo fatto in base al potenziale canone
Ultima modifica da un moderatore:
bella domanda...
Non sotto il 6-7% lordo (parlo di abitativo con cedolare secca)
6/7% magari sul valore catastale!
se devi fare un mero investimento al giorno d'oggi, andando ad acquistare un abitativo, per me l'obiettivo deve essere quello. Da me al 6% (minimo) trovi diverse soluzioni
secondo me (che, mi permetto di ricordare non sono del mestiere) è proprio questa la chiave di volta del discorso.
il 6-7% è realizzabile, almeno dalle mie parti, su immobili che costano poco; per quanto posa essere basso un canone di locazione, difficile pensare di andare sotto i 350-400 euro /mese
il problema qual è allora? che chi cerca soluzioni di questo tipo è il classico che, prima o poi diventa insolvente.