LUCA1074

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Ho affittato dei locali che fino al 1993 erano adibiti a ristorazione, dopo di perché fino a marzo di quest'anno i locali sono stati vuoti continuando a pagare gli oneri amministrativi dovuti al comune. Ora che ho affittato i locali su citati e fatto una modifica ai locali che non incidono nella staticità, facendo la dia e pagando gli oneri amministrativi, la polizia municipale mi chiede l'agibilità dei locali. La mia domanda è molto semplice, i locali in questione hanno già il certificato di agibilità, perché esistenti da quasi cinquanta anni, perché chiedono di nuovo questo certificato?
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Se le modifiche appportate e presentate con DIA (presumo onerosa) visto che hai pagato gli oneri, hanno modificato sostanzialmente la reale situazione interna dell'immobile, all'atto della dichiarazione di fine lavori il tuo professionista era tenuto alla richiesta del nuovo certificato di agibilità...in caso contrario, ovvero se le modifiche non risultano sostanziali (e questo non vuol dire che devono per forza inficiare sulla staticità) non capisco perchè la DIA onerosa (ovvero hai pagato oneri) ed in ogni caso, il tecnico comunale dichiara che non occorre la modifica all'abitabilità ... ora agibilità...se poi infine si trova nel contesto di un immobile residenziale, per quest'ultimo caso vale l'agibilità dell'intero fabbricato...
 

pinacio

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Professionista
Sicuramente gli oneri di urbanizzazione e contributo sul costo di costruzione sono stati pagati perchè l'intervento è stato qualificato come ristrutturazione. Le manutenzioni sia ordinarie che straordinarie, sempre eseguibili con D.I.A. ora S.C.I.A. non sono onerose. Se l'intervento quindi è di ristrutturazione o inquadrato come tale è logico far seguire il rilascio dell'agibilità. Saluti Pino
 

LUCA1074

Nuovo Iscritto
mi dici che la scia non è onerosa allora perchè ho pagato?

Aggiunto dopo 1 :

Se le modifiche appportate e presentate con DIA (presumo onerosa) visto che hai pagato gli oneri, hanno modificato sostanzialmente la reale situazione interna dell'immobile, all'atto della dichiarazione di fine lavori il tuo professionista era tenuto alla richiesta del nuovo certificato di agibilità...in caso contrario, ovvero se le modifiche non risultano sostanziali (e questo non vuol dire che devono per forza inficiare sulla staticità) non capisco perchè la DIA onerosa (ovvero hai pagato oneri) ed in ogni caso, il tecnico comunale dichiara che non occorre la modifica all'abitabilità ... ora agibilità...se poi infine si trova nel contesto di un immobile residenziale, per quest'ultimo caso vale l'agibilità dell'intero fabbricato...

sul locale è stato modificato solo una parete interna, praticamente è stato fatto un offset della parte perimetrale, su solo un lato, per creare un corridoio di passaggio
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
La DIA è stata sostituita dalla SCIA ma l'onerosità degli interventi non dipende dal tipo di atto amministrativo che legittima l'intervento, quanto dalla tipologia cui ascrivere l'intervento stesso. Gli interventi di manutenzione e di restauro sono gratuiti, quelli di ristrutturazione (anche con ampliamento inferiore al 20%) se eseguiti su edifici di abitazione unifamiliare sono gratuiti ma su edifici plurifamiliari o a destinazione diversa sono assoggettati ad un contributo composto dagli oneri di urbanizzazione e dal costo di costruzione. Qualche Comune, fa rientrare tra gli interventi onerosi anche tipologie che secondo me non lo sarebbero. Dipende dall'interpretazione che da il tecnico comunale alla normativa. Chiedi comunque al tuo tecnico spiegazioni, perchè è il professionista che dovrebbe sostenere la tesi più favorevole al cliente circa l'interpretazione della normativa. Purtroppo professionisti che si interessano della questione contributo ce ne sono ben pochi e poichè i soldi sono del committente non se ne curano molto. Per restare sul nocciolo della domanda circa l'obbligo di acquisire il certificato di agibilità, cosa ti ha detto il tuo professionista? le modifiche, anche se contenute materialmente, possono aver comportato variazioni tali da modificare i rapporti di illuminazione, areazione, gli accessi o quant'altro che in parte o in tutto stravolgono il preesistente e comportano anche obbligo di variazione catastale?
 

LUCA1074

Nuovo Iscritto
in base alla tua ltima domanda è si i rapporti d'illuminazione e areazione sono cambiati, per il resto posso dirti che una stanza da essere di 60 mq è diventata 50 mq e al catasto è stata fatta la variazione
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
... non è che il locale aveva categoria catastale non abitativa, ed ora sono locati come abitazione senza cambio di destinazione? In questa ipotesi cambierebbe qualcosa?
 

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