bepa

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Buonasera a tutti
se nel 2013 è stata venduta una abitazione e attualmente il nuovo proprietario si accorge che c era una pratica di condono dell anno 2003 non definita è lecito che l ufficio condoni richieda l'importo degli arretrati della tarsu per gli anni prescritti ovvero dal 2003 al 2013?.Grazie mille
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite

La prescrizione, come è noto, segna il termine massimo entro cui il debitore è tenuto al pagamento di una prestazione economica: una volta scaduto tale termine, nulla più è dovuto e il debitore è definitivamente libero dall’obbligo di pagamento. Questo vale anche in materia fiscale, sempre che, nell’arco di tale periodo, non sia intervenuto un sollecito di pagamento: esso, infatti, ha l’effetto di interrompere la prescrizione e far decorrere il termine nuovamente da capo, a partire cioè dal giorno successivo al ricevimento dell’atto interruttivo.

Quindi:
1) Con un legale rispondete all'ente facendo valere i vostri diritti;
2) L'ente avrà ragione se riuscirà a dimostrarvi di avervi mandato almeno un sollecito al fine - appunto - di interrompere la prescrizione e far ripartire da zero il conteggio dei 5 anni utili per la prescrizione stessa.

Ricordate che "non ritirare una raccomandata", per legge, non significa non averla ricevuta. Dopo 30 giorni di infruttuosa giacenza, la raccomandata viene rispedita gratis al mittente, ma per legge è come se fosse stata ricevuta dal destinario, nonché letta e compresa. Quindi, in una parola, notificata.

Hanno dovuto adeguare la legge perché negli anni tanti furbi hanno evaso le tasse "dimenticando" di ritirare le raccomandate. Così facendo, dopo la giacenza canonica di 30 giorni, è come se la raccomandata fosse stata ritirata, letta e compresa.
 

bepa

Membro Ordinario
Privato Cittadino

La prescrizione, come è noto, segna il termine massimo entro cui il debitore è tenuto al pagamento di una prestazione economica: una volta scaduto tale termine, nulla più è dovuto e il debitore è definitivamente libero dall’obbligo di pagamento. Questo vale anche in materia fiscale, sempre che, nell’arco di tale periodo, non sia intervenuto un sollecito di pagamento: esso, infatti, ha l’effetto di interrompere la prescrizione e far decorrere il termine nuovamente da capo, a partire cioè dal giorno successivo al ricevimento dell’atto interruttivo.

Quindi:
1) Con un legale rispondete all'ente facendo valere i vostri diritti;
2) L'ente avrà ragione se riuscirà a dimostrarvi di avervi mandato almeno un sollecito al fine - appunto - di interrompere la prescrizione e far ripartire da zero il conteggio dei 5 anni utili per la prescrizione stessa.

Ricordate che "non ritirare una raccomandata", per legge, non significa non averla ricevuta. Dopo 30 giorni di infruttuosa giacenza, la raccomandata viene rispedita gratis al mittente, ma per legge è come se fosse stata ricevuta dal destinario, nonché letta e compresa. Quindi, in una parola, notificata.

Hanno dovuto adeguare la legge perché negli anni tanti furbi hanno evaso le tasse "dimenticando" di ritirare le raccomandate. Così facendo, dopo la giacenza canonica di 30 giorni, è come se la raccomandata fosse stata ritirata, letta e compresa.
Questa cosa è capitata a mia sorella che vive all estero e praticamente quando ha venduto la sua abitazione a roma il notaio in primis non ha verificato esistenza di debenze. Ora il nuovo proprietario Le vuole fare casa per un illecito che riguarda il sottotetto che appunto era abbinato al condono del 2003. >Pare ora che l'ufficio condoni non proceda alla definizione del condono se non si"mette in regola con il pagamento dei tributi prescritti. Io non sono un tecnico ma è un procedimento corretto? grazie
 

bepa

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Mia sorella non ha mai ricevuto cartelle ovvero io le ho suggerito di rivolgersi alla commercialista per capire se fiscalmente risulta o meno...
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
il notaio in primis non ha verificato esistenza di debenze.

Se ti sente un notaio, ti picchia :)
Il notaio ha l'obbligo di inserire nell'atto che il venditore dichiara che tutti i tributi afferenti l'immobile oggetto della compravendita sono stati regolarmente pagati.
Il notaio non ha l'obbligo di intervistare il comune e l'ufficio tributi per sapere se il venditore ha pagato o meno. Il notaio scrive sull'atto ciò che il venditore - sotto la sua personale responsabilità - dichiara. Se poi il venditore ha dichiarato il FALSO, se la vedrà con l'acquirente che prima pagherà i tributi, e poi si rivarrà legalmente sul venditore, rogito alla mano, tramite l'ausilio di uno studio legale.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Pare ora che l'ufficio condoni non proceda alla definizione del condono se non si"mette in regola con il pagamento dei tributi prescritti.

Mettersi in regola non significa necessariamente pagarli. Significa pagare ciò che c'è da pagare, il resto - tramite l'ausilio di un LEGALE - va fatto cancellare. A quel punto sei a posto e la definizione del condono può procedere "serenamente" (si fa per dire).
Fate bene un esame di coscienza e pensate se negli ultimi anni avete buttato qualche avviso di tentata consegna raccomandata a/r.
 

bepa

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Se ti sente un notaio, ti picchia :)
Il notaio ha l'obbligo di inserire nell'atto che il venditore dichiara che tutti i tributi afferenti l'immobile oggetto della compravendita sono stati regolarmente pagati.
Se poi il venditore ha dichiarato il FALSO, se la vedrà con l'acquirente che prima pagherà i tributi, e poi si rivarrà legalmente sul venditore, rogito alla mano, tramite l'ausilio di uno studio legale.
si mi scusi mia sorella era in buona fede ...non lo sapeva ...io parlavo del notaio poichè se una persona ignora determinate cose magari poteva aiutarla ...e' assolutamente in buonafede tanto è che lei lo sa..vuoleregolarizzare il tutto ma ora dovrebbe pagare tributi prescritti
 

bepa

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Mettersi in regola non significa necessariamente pagarli. Significa pagare ciò che c'è da pagare, il resto - tramite l'ausilio di un LEGALE - va fatto cancellare. A quel punto sei a posto e la definizione del condono può procedere "serenamente" (si fa per dire).
Fate bene un esame di coscienza e pensate se negli ultimi anni avete buttato qualche avviso di tentata consegna raccomandata a/r.
In effetti è quello che le ho consigliato perche era veramente in buona fede - Io quando l ho saputo sono rimasta basita anche del fatto che non sapesse che nei tributi era compresa nettezza urbana
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
In effetti è quello che le ho consigliato perche era veramente in buona fede - Io quando l ho saputo sono rimasta basita anche del fatto che non sapesse che nei tributi era compresa nettezza urbana

Vabbè, nessuno nasce imparato. Anche io nel 2009 non sapevo cosa fosse il diritto di superficie, poi l'ho imparato a mie spese. Come adesso accade a tua sorella per la tariffa rifiuti.
Non è niente, ci sono cose peggiori.
 

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