tufarolo51

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti!
Mi sono appena iscritto anche se già vi seguo e trovo molto interessante questo forum!
Ho bisogno di un consiglio su una questione riguardante il riscatto di casa bifamiliare su area Peep concesso in diritto di superficie dal 1985.
Ho un problema con il mio Comune che non riesce ad applicare l'art 31 della legge 448/98 per il calcolo del corrispettivo.
Faccio presente che il Comune all'epoca non ha espropriato il terreno bensì ha contrattato con il proprietario del terreno pattuendo lire 9,200 al metro quadrato.
Il Comune ha girato l'area alla Cooperativa stabilendo il prezzo di lire 9,200 al metro quadrato per ogni singolo socio della cooperativa sia in diritto di superficie sia ai soci in diritto di proprietà (come era previsto dalla legge) facendo inoltre pagare tutti i diritti di concessione primaria, secondaria e tutti gli oneri ad essi legati.

Il problema attuale è che alla nostra domanda di cancellazione dei vincoli il Comune pretende altro corrispettivo.
Noi ex soci sosteniamo invece (documentazione alla mano, con delibere comunali di allora) di fare questa regolarizzazione a costo zero escluse le spese notarili.
Grazie a chiunque potrà darmi dei chiarimenti.
Saluti
Gino Petrone
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Il Comune ha girato l'area alla Cooperativa stabilendo il prezzo di lire 9,200 al metro quadrato per ogni singolo socio della cooperativa sia in diritto di superficie sia ai soci in diritto di proprietà (come era previsto dalla legge) facendo inoltre pagare tutti i diritti di concessione primaria, secondaria e tutti gli oneri ad essi legati.
Il problema attuale è che alla nostra domanda di cancellazione dei vincoli il Comune pretende altro corrispettivo.
Ciao Gino
ti rispondo inquanto non ho visto altri interventi da colleghi del Forum
diciamo che all'argomento che hai postato non è facile dare una risposta senza ulteriori approfondimenti

L'edilizia agevolata Peep piani di edilizia economica e popolare è un argomento di difficile interpretazione inquanto oltre l 'articolo di legge che hai citato , le cose cambiano da Comune e Regione (diciamo che la convenzione dovrebbe già di per se dare indicazioni chiare di massima) poi il susseguirsi di leggi che hanno modificato le linee guida originarie hanno portato maggiore confusione anche agli addetti ai lavori (io non sono tra essi ma parlo per quella che è mia esperienza personale)

Bisognerebbe prima di tutto fare una distinzione tra quelli che sono i vincoli (prezzo imposto , eventuali canoni di locazioni etc etc ,) questi vincoli ormai dovrebbero essere decaduti visto che è passato oltre il ventennio, e quello che è il "riscatto del terreno" dato che parli di Diritto di superficie

Il problema attuale è che alla nostra domanda di cancellazione dei vincoli il Comune pretende altro corrispettivo.

Qui sinceramente non capisco quando parli di cancellazione dei vincoli (che a mio avviso dovrebbero essere di fatto decaduti)
Forse il Comune intende per corrispettivo il costo del terreno all'epoca non corrisposto ....... ?
 
L

luigi carotenuto

Ospite
per quanto ne so io, con l'esperienza fatta sul posto, il comune a seguito delle leggi che consentivano di modificare i vincoli stabiliti nella concessione, avrebbe potuto/dovuto adottare mediante delibera un nuovo regolamento che poteva consentire la stipula di una nuova convenzione per modificare i vincoli di quella vecchia. se il tuo comune non l'ha fatto, i vincoli iniziali contenuti nella convenzione originaria rimangono tali e quali e su quelli ti devi basare.
nell'interland fiorentino, ad esempio, scandicci ha adottato una delibera diversa da quella di sesto fiorentino, che abbatte anche i vincoli di prezzo trentennali dietro il pagamento di un quid, a sesto, invece, pagando il famoso quid, abolisci tutti i vincoli, tranne quello del prezzo, che per 30 anni dalla firma della convenzione rimane imposto.
ti dico questo che per prima cosa devi cercare la delibera del comune che dovrebbe essre seguita alla legge del 488/98, e che in quella delibera trovi le indicazioni sul percorso da seguire, che cambia da comune a comune, e che dovrebbe comunque comportare la firma di una nuova convenzione che abroga in parte o in tutto quella vecchia, che altrimenti ha efficacia essendo in sostanza un contratto registrato e trascritto, opponibile vigente.
se non ha deliberato vale, o dovrebbe valere, la convenzione.
cmq se chiedi al notaio titolare del comprensorio ti saprà sicuramente dire con esattezza quali sono le procedure che possono essere seguite in quel comune.
 
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