Matteo86053

Nuovo Iscritto
Volevo sapere da voi se è possibile partendo da un immobile ora "unico":
- effettuare una ristrutturazione con contestuale frazionamento?
- sui lavori recuperare il 36% e/o il 55% su ciascuna unità immobiliare che viene a formarsi? Preciso che le due unità saranno di proprietari differenti.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà risposndermi.
Ciao.
Matteo
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La domanda interessa anche me. In caso di ampliamento la detrazione non spetterebbe. In questo caso? Logicamente direi di si, ma aspetto conferme.
Non penso poi sia burocraticamente semplice la questione: in caso di frazionamento il titolare unico deve presentare DIA con progetto. Solo dopo potrà vendere una delle due u.i. che verrannno a creare?
 

skp

Nuovo Iscritto
Professionista
Salve,
andiamo per ordine.
Il 36% in caso di lavori di ristrutturazione è sempre possibile.
Riguardo al 55%, nel caso di divisione di un appartamento unico in due parti non è possibile detrarre le caldaie e le spese relative all'impianto, a meno che non si pensi ad un impianto centralizzato.
Il caso è infatti assimilabile a quello in cui da un impianto centralizzato si ottengono più impianti autonomi: i lavori relativi non sono detraibili, perchè non rappresentano un risparmio energetico.
I lavori di coibentazione e la sostituzione degli infissi invece si possono detrarre.
L'agenzia delle Entrate non risponde a domande tecniche, ma solo a quelle di ordine fiscale, per questo tipo di domande devi rivolgerti all'Enea o a servizi online di consulenza gratuita come questo.

Aggiunto dopo 9 minuti :

@Bastimento.
Rispondo al volo alla tua seconda domanda.
La pratica completa da effettuare sarebbe la seguente:
- presentazione della domanda in comune con progetto per l'ottenimento del titolo abilitativo
- accatastamento delle due parti distinte
- Ace
- agibilità

Per la vendita è sempre possibile vendere "su carta", ma bisogna arrivare almeno alla prima fase e cioè al progetto approvato. Ovviamente il prezzo a cui puoi vendere "su carta" non è certo lo stesso importo che potrai pretendere una volta terminata la trafila burocratica.
E di questo chiedo conferma ai tecnici immobiliari del forum :).
Ciao
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ti ringrazio: ho però qualche dubbio sulla tua risposta in merito alle due caldaie.
La prima caldaia si configurerebbe come una sostituzione con altra di maggiore efficienza; non vedo perchè escluderla dalle detrazioni. (L'Enea non mi pare coinvolto nella pratica urbanistica, di competenza comunale.)
La seconda caldaia invece si configura come nuovo impianto, e come tale deve già essere adeguata quindi non incentivabile. Poco tempo fa l'obbligo di passare ad impianto centralizzato esisteva per immobili con più di 4 u.i.; non mi pare che sia sceso a 2.
 

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