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Buon giorno, ho letto che a determinate condizioni si puo' rogitare con sanatoria in corso. Fatta salva la conferma di quanto detto' l acquirente come si puo' tutelare?
Inserendo gia in fase di proposta preliminare una clausola sospensiva che la sanatoria sara' completata/ pagata a cura della parye venditrice e che ol Notaio tratterra' una certa somma, esempio 20k, fino al buon esito della pratica amministrativa. Ovviamente un tecnico incaricato dovra' verificare prima della proposta la sanabilita' delle eventuali difformita'. Si accettank consigli, grazie saluti
 
Buon giorno, ho letto che a determinate condizioni si puo' rogitare con sanatoria in corso. Fatta salva la conferma di quanto detto' l acquirente come si puo' tutelare?
Inserendo gia in fase di proposta preliminare una clausola sospensiva che la sanatoria sara' completata/ pagata a cura della parye venditrice e che ol Notaio tratterra' una certa somma, esempio 20k, fino al buon esito della pratica amministrativa. Ovviamente un tecnico incaricato dovra' verificare prima della proposta la sanabilita' delle eventuali difformita'. Si accettank consigli, grazie saluti
Un Notaio mi ha detto che per rogitare basta la domanda della sanatoria...

Tuttavia l'acquirente come farebbe a tutelarsi?

È una pratica difficile: nessuno ti assicurerà per iscritto che la sanatoria andrebbe a buon fine.

Su 200k di compravendita, poniamo, 20k in mano al Notaio, ma se poi non va a buon fine???

Come si fa ad esser certi di potere recuperare gli altri 180k?

In nessun modo!

L'unico modo è proposta con caparra confirmatoria e clausola sospensiva sul buon fine della pratica di condono.

Appena è conclusa la pratica (rilascio del permesso di costruire in sanatoria), si rogita.

Fine.
 
Potresti avere ragione, come no, tuttavia magari spiega il (tuo) perchè...
Non può spiegare cos'è la luce a colui che non ha mai posseduto la vista.

Per dirne una, ma così, la prima che mi viene in mente.

Una volta vidi un parere favorevole al rilascio di un condono, parere di cui non vi era traccia al Comune.

Peccato che dopo essere andato diverse volte al Comune (e per fortuna che ci andai!) si scopre che quel parere non ha alcuna valenza e chissà in che circostanza fu rilasciato, secondo l'interpretazione dei tecnici comunali con cui mi confrontai.

Ci dobbiamo mettere a fare causa al Comune? Se fosse un mio immobile, lo potrei anche fare, ma se fossi un tecnico la mano sul fuoco sulla bontà di scartoffie vecchie, magari con planimetrie catastali (condono!) non proprio conformi allo stato dei luoghi e con documentazione carente, me ne guarderei bene...

Ecco, se ci fossimo basati su quel vecchio parere (magari se fosse stato recente, sarebbe stato diverso) avremmo detto che l'immobile sarebbe potuto essere sanato.

Invece è tuttora incommerciabile poiché insanabile.

A Roma si direbbe so tutti f.... col c... dell'artri...
 
Non può spiegare cos'è la luce a colui che non ha mai posseduto la vista.

Per dirne una, ma così, la prima che mi viene in mente.

Una volta vidi un parere favorevole al rilascio di un condono, parere di cui non vi era traccia al Comune.

Peccato che dopo essere andato diverse volte al Comune (e per fortuna che ci andai!) si scopre che quel parere non ha alcuna valenza e chissà in che circostanza fu rilasciato, secondo l'interpretazione dei tecnici comunali con cui mi confrontai.

Ci dobbiamo mettere a fare causa al Comune? Se fosse un mio immobile, lo potrei anche fare, ma se fossi un tecnico la mano sul fuoco sulla bontà di scartoffie vecchie, magari con planimetrie catastali (condono!) non proprio conformi allo stato dei luoghi e con documentazione carente, me ne guarderei bene...

Ecco, se ci fossimo basati su quel vecchio parere (magari se fosse stato recente, sarebbe stato diverso) avremmo detto che l'immobile sarebbe potuto essere sanato.

Invece è tuttora incommerciabile poiché insanabile.

A Roma si direbbe so tutti f.... col c... dell'artri...
E' giusta una massima letta giorni scorsi: "dopo oltre 50 anni, sono tutti usciti di galera, invece chi ha problemi con gli immobili è ancora quì che tribola con sanatorie ecc", aggiungo x ****ate di disegni fatti approssimativi e per fabbricati che sono li da almeno 50 anni, e io sono del 69
 

Potresti avere ragione, come no, tuttavia magari spiega il (tuo) perchè...

Non può spiegare cos'è la luce a colui che non ha mai posseduto la vista.

Per dirne una, ma così, la prima che mi viene in mente.

Una volta vidi un parere favorevole al rilascio di un condono, parere di cui non vi era traccia al Comune.

Peccato che dopo essere andato diverse volte al Comune (e per fortuna che ci andai!) si scopre che quel parere non ha alcuna valenza e chissà in che circostanza fu rilasciato, secondo l'interpretazione dei tecnici comunali con cui mi confrontai.

Ci dobbiamo mettere a fare causa al Comune? Se fosse un mio immobile, lo potrei anche fare, ma se fossi un tecnico la mano sul fuoco sulla bontà di scartoffie vecchie, magari con planimetrie catastali (condono!) non proprio conformi allo stato dei luoghi e con documentazione carente, me ne guarderei bene...

Ecco, se ci fossimo basati su quel vecchio parere (magari se fosse stato recente, sarebbe stato diverso) avremmo detto che l'immobile sarebbe potuto essere sanato.

Invece è tuttora incommerciabile poiché insanabile.

A Roma si direbbe so tutti f.... col c... dell'artri...

Giusto Roma da prendere come esempio.

Tre milioni di abitanti.

Per fare una sanatoria potrebbero volerci anni.

Che facciamo..? non si vende per tre anni..??

Immobili censiti "incommerciabili"..?
Mai esistiti sulla faccia della terra.
 

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