Bagudi

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Agente Immobiliare
sarebbe efficace solo per le compravendite effettuate dopo il 2011 poichè prima non esisteva neanche la normativa che ti consentiva di affrancare...

La possibilità di riscattare l'area esiste dal 1999, quando la legge finanziaria ha dato ai Comuni la facoltà di cedere in proprietà le aree comprese nei PEEP – Piani di Edilizia Economica e Popolare, già concesse in diritto di superficie, agli attuali proprietari degli alloggi dietro pagamento di un corrispettivo.
 

Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
La possibilità di riscattare l'area esiste dal 1999, quando la legge finanziaria ha dato ai Comuni la facoltà di cedere in proprietà le aree comprese nei PEEP – Piani di Edilizia Economica e Popolare, già concesse in diritto di superficie, agli attuali proprietari degli alloggi dietro pagamento di un corrispettivo.
Si ma in quel caso se non sbaglio l'iniziativa era del comune...per la normativa 2011 invece è. "su richiesta dell'interessato"...cambia il soggetto che ha facoltà di esercitare il diritto che a Roma é tuttora PRECLUSO...
 

fab74

Membro Ordinario
Privato Cittadino
mi sono spiegato male, non intendevo speculazione nel senso negativo del termine, intendevo che i soldi in questo momento ce li hanno i venditori ed è loro dovere affrancare. Se però non adempiono a ciò che era dovuto, passando di fatto il cerino acceso a chi oggi è sotto ricatto del prezzo massimo di cessione dopo aver pagato un immobile il doppio e in molti casi quasi il triplo... allora si sei uno speculatore anche nel senso negativo
 

Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
mi sono spiegato male, non intendevo speculazione nel senso negativo del termine, intendevo che i soldi in questo momento ce li hanno i venditori ed è loro dovere affrancare. Se però non adempiono a ciò che era dovuto, passando di fatto il cerino acceso a chi oggi è sotto ricatto del prezzo massimo di cessione dopo aver pagato un immobile il doppio e in molti casi quasi il triplo... allora si sei uno speculatore anche nel senso negativo
Concordo pienamente su questa osservazione..per me sarebbe un loro dovere...anzi un obbligo. Resta comunque il fatto gravissimo che a ognuno di noi è tuttora precluso per cause imputabili al Comune l'esercizio di un diritto acquisito dal 2011!!!!!!! E questa è una cosa gravissima. Sarebbe auspicabile un intervento a più alti "livelli". Che senso ha avere delle leggi se poi non vengono applicate...anzi se vengono applicate solo in alcune parti d'Italia creando disparità di diritti tra i cittadini...la legge sarà pure uguale per tutti...ma non possiamo certo dire che viene applicata simultaneamente a favore di tutti...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si ma in quel caso se non sbaglio l'iniziativa era del comune...per la normativa 2011 invece è. "su richiesta dell'interessato"...cambia il soggetto che ha facoltà di esercitare il diritto che a Roma é tuttora PRECLUSO...

Non solo.
Nel senso che c'è stato un primo periodo in cui il Comune proponeva il riscatto, poi per chi voleva vendere c'era la possibilità di chiedere al Comune di riscattare l'area.

C'è da dire che in non tutte le zone - quelle nelle quali il Comune non aveva ancora fatto i conti (un pò come alcune vostre situazioni...) - è stato possibile.
 
C

Cesco76

Ospite
Da altro forum:

Buon pomeriggio a tutti,

come già hanno avuto modo di riportarvi F.....e C....., all’interno del Segretariato sarebbe stata trovata una soluzione condivisa ai dubbi emersi sul testo della delibera, che quindi stanno predisponendo per la firma nei prossimi giorni (hanno parlato di imminenza e di certezza di firma prima delle elezioni, ma comunque potrebbe trattarsi ancora di qualche giorno tra questa e la prossima settimana).

Appare opportuno mantenere alta la pressione in dirittura di arrivo per evitare ulteriori rinvii o ritardi.

La strategia è quella di una mail comune per fare pressione, dove viene richiesto un riscontro chiaro e anticipato il presidio in corso di organizzazione per sabato.

È inutile dire che tutto ciò sarà utile se saranno alti i numeri.

Pertanto sarà utile che arrivi il più alto numero di messaggi di posta elettronica (interessiamo parenti e amici a supporto) così come una nutrita presenza al presidio.

In tre messaggi successivi e separati (per facilitare il copia e incolla) vi inoltro oggetto testo e indirizzi della proposta di e-mail per il Segretariato
 
C

Cesco76

Ospite
Al Segretariato Generale di Roma Capitale

Dallo scorso ottobre (dopo la Sentenza di Cassazione SS.UU. n. 18135 del 16 settembre 2015) migliaia di cittadini romani sono in attesa di poter disporre dei propri immobili così come li hanno acquistati, potendo vendere al prezzo di mercato al quale li hanno acquisiti e in base al quale stanno tuttora pagando mutui salati.
Si tratta di CITTADINI CHE NON HANNO POSTO IN ESSERE VIOLAZIONI ma semplicemente hanno tenuto comportamenti certificati come legittimi dai notai roganti e dalla stessa Amministrazione Capitolina, che non solo ha affermato di essersi attenuta ad un orientamento prevalente nel non ravvisare vincoli alla libera alienabilità degli alloggi, trascorsi cinque anni dalla data di primo trasferimento degli immobili stessi, ma non risulta aver mai eccepito (e recuperato) alcunché con riguardo alle operazioni di vendita passate così come alle locazioni ancora in essere.
Si tratta di CITTADINI FIDUCIOSI NELLE ISTITUZIONI che si sono affidati al rapporto (si augurano trasparente) con gli uffici capitolini, in attesa di poter procedere ad eliminare i vincoli relativi al prezzo massimo di cessione, chiedendo di stipulare l’apposita convenzione con Roma Capitale.
Si tratta di cittadini che prima della sentenza si erano impegnati in preliminari di vendita a prezzo di mercato o che dopo la sentenza si trovano costretti a vendere il proprio immobile per motivi di salute, lavoro e altro e si trovano invece bloccati, rischiando di perdere le caparre versate, gli investimenti già effettuati ed i risparmi di una vita o nell’impossibilità economica di affrontare le emergenze personali sopraggiunte.
Questa SITUAZIONE VA AVANTI DA OTTOBRE E DOPO LA DELIBERA N. 33/2015 SI È REITERATA, NELLA SPERANZA (CONTINUAMENTE ACCESA ANCHE DAGLI UFFICI CAPITOLINI, da ultimo nei giorni scorsi) DI UNA IMMINENTE SOLUZIONE che tarda invece ad arrivare, nonostante le famiglie continuino a sostenere onerose spese per ottenere proroghe nella stipula dei rogiti, per ottenere nuove delibere di mutuo o per poter pagare affitti in attesa di poter disporre delle abitazioni oggetto di compravendita, e nonostante dalle strutture capitoline si anticipa l’imminenza di una soluzione che tarda invece ad arrivare.
NON È POSSIBILE ASPETTARE OLTRE. In altri Comuni d’Italia si è già dato seguito al dettato della Sentenza.
Se la delibera non sarà approvata prima delle prossime elezioni si consegneranno alla disperazione famiglie oneste che non hanno posto in essere violazioni e che si ritroveranno di fronte all’alternativa di perdere i propri risparmi o, peggio, di ricorrere a finanziamenti impropri.
La bozza di delibera risulta al Segretariato da inizio aprile. Nella mattina del 2 maggio alcuni cittadini si sono recati in Campidoglio e hanno cercato di avere aggiornamenti al riguardo, ma sono stati possibili solo contatti telefonici dai quali è emerso che è stata trovata una soluzione agli ultimi dubbi interpretativi che bloccano la delibera, prospettandosi un via libera a breve da parte della struttura di vigilanza.
Se veramente esiste una buona Amministrazione, una Amministrazione effettivamente del fare, non esistono alternative sul firmare o meno la delibera, ma è necessario decidere cosa firmare e farlo nel più breve tempo possibile.
È NECESSARIA TRASPARENZA: se la delibera non può essere firmata venga detto chiaramente per permettere a ciascun cittadino interessato di poter gestire la propria disperazione.
Se si ha intenzione di firmarla sia detto in modo chiaro e fermo, per permettere ai cittadini di gestire una volta per tutte la situazione, senza ulteriori incertezze e con tempi certi.
QUALSIASI RITARDO SARÀ COLPEVOLE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI ONESTI CHE STANNO VIVENDO SULLA LORO PELLE QUESTA SITUAZIONE E IL CUI SENSO DELLE ISTITUZIONI LI HA PORTATI AD ATTENDERE FIDUCIOSI SENZA MANIFESTAZIONI CLAMOROSE O DIFFAMAZIONI MEDIATICHE, CHE PURTROPPO SEMBRANO DIVENTATE L’UNICO STRUMENTO PER OTTENERE ASCOLTO DALLE ISTITUZIONI.
NON UCCIDETE LA PARTE SANA DELLA CITTÀ E IL SENSO DELLE ISTITUZIONI, non caricate sui cittadini vittime di questa situazione le difficoltà amministrative che incontrate nella gestione di questa vicenda e che devono comunque essere superate, anche e soprattutto se frutto di una cattiva gestione amministrativa passata.
ASPETTIAMO UN CONCRETO RISCONTRO A STRETTISSIMO GIRO, in mancanza del quale nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo presidio cittadino dopo quello del 7 aprile scorso per sollecitare la conclusione di questa vicenda.
Speriamo che non ce ne sia bisogno e che prima di allora, nello spirito di trasparenza e nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza che deve ispirare la buona Amministrazione, sia firmata la delibera necessaria per poter procedere alla stipula delle convenzioni per l’eliminazione dei vincoli del prezzo e versare quanto dovuto alle casse comunali.
 

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non solo.
Nel senso che c'è stato un primo periodo in cui il Comune proponeva il riscatto, poi per chi voleva vendere c'era la possibilità di chiedere al Comune di riscattare l'area.

C'è da dire che in non tutte le zone - quelle nelle quali il Comune non aveva ancora fatto i conti (un pò come alcune vostre situazioni...) - è stato possibile.

Scusa Bagudi ma se il comune definira' i prezzi per l'affrancatura non ne consegue' che dovra' anche sbloccare i passaggi dei siritti di superficie a piena proprieta'? immagini che i conteggia in entrambi i casi tengano conto delle stesse variabili giusto?
 

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