cro2390

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti!Oggi ho sentito un impiegato del Dipartimento che mi ha detto che stanno procedendo alla scannerizzazione delle domande e all'invio di tutto il materiale a Risorse per Roma.Vi risulta?Mi ha detto poi di contattare Risorse per avere maggiori informazioni (altro scarica barile?).Qualcuno ha notizie più veritiere?
Ciao Debora,
Che io sappia al comune dicono che hanno lavorato più di 450 pratiche e che devono trasferirle a Risorse per Roma per la lavorazione (il comune ha solo protocollato e scannerizato le richieste). Il problema è che Risorse per Roma è ferma in attesa di ... non so cosa.
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
purtroppo non si può, ci sono molti che sono interessati solo alla problematica relativa la tempistica altri che invece sono incastrati da acquisti fatti a libero mercato ed ora a pagare ulteriormente l'affrancazione al posto dell'assegnatario originario (e molti cittadini sono ancora ignari di cosa li aspetta).
Sono anche strumenti diversi di lotta.
i primi possono sollecitare l'amministrazione a sveltire i procedimenti, i secondi "legalmente" possono solo instaurare una causa civile all'assegnatario originario... anche se trovo che sia logico provare e far esprimere le intenzioni dell' amministrazione sul pregresso che lei stessa ha generato

Invece io credo (ma può darsi che mi sbagli) che siete tutti frutto di una unica situazione a monte e affrontarla uniti potrebbe generare una soluzione generale...

Sono ottimista ? Può essere, però in Italia se non fai grossi casini, non ne esci vivo.
 

Santi60

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Professionista
Convengo con @Santi60 che si è trovato al centro di una doppia truffa: una da parte della Cooperativa venditrice e una da parte del Comune che, a mio parere, sapeva benissimo dei prezzi ritoccati, ma si è girato dall'altra parte per non vedere...

E trovo assolutamente ingiusto che dobbiate pagare un doppio "obolo": penso che sia un escamotage per salvare almeno parzialmente le casse del Comune...

Per quanto riguarda @mrc70, quando sono nate, le Convenzioni di Edilizia Economico Popolare avevano senso, anche per quanto riguarda il prezzo massimo di cessione: nei primi anni, si trattava di immobili che costavano parecchio meno rispetto all'edilizia libera ed evitare che fossero venduti a prezzo di mercato aveva un significato, diciamo così, etico.

Anche il deprezzamento (5% dopo i primi 5 anni, 10% dopo 10 anni, ecc.) aveva un senso trattandosi di un periodo storico in cui l'edilizia popolare era molto più scarsa in qualità.
Così oggi ci troviamo appartamenti costruiti negli anni Settanta e Ottanta in zone fantastiche che, applicando il prezzo massimo di cessione, oggi dovrebbero essere venduti per es. a 40.000 euro... Praticamente un garage.

Poi il tempo è passato e il mondo è cambiato.
E' cambiata di qualità anche l'edilizia popolare, avvicinandosi parecchio a quella libera, così come i prezzi dei terreni, e il costo a mq delle aree PEEP o comunque convenzionate, è salito molto.

Per cui, il tempo è passato, il mondo è cambiato ma le convenzioni sono rimaste le stesse.
Nessuno ha mai pensato di adeguarle ai tempi, creando così un pasticcio sovrumano ovunque.

L'analisi di cui sopra è perfetta e concordo perfettamente che il fine "etico" del prezzo massimo era sacrosanto, avendo lo scopo principale di dare accesso ad una casa a chi non poteva permetterselo ai prezzi di mercato da sempre altissimi a Roma. Questo vantaggio si pagava con gli altri vincoli imposti (Es.: i 99 anni dopo i quali la proprietà passava al comune, ed i vincoli sui soggetti ammessi all'acquisto/assegnazione dell'appartamento) ma, purtroppo, tale scopo è stato sempre scavalcato. Per inciso, quando cercavo un appartamento di acquistare, tutti i prezzi della zona erano allineati , indipendentemente dal fatto che si trattasse di appartamenti in diritto di superficie oppure no, ma ho scelto quello che ho poi acquistato poiché era ancora "sulla carta" e, grazie al tempo fra il compromesso e l'effettiva consegna, sono riuscito a mettere assieme tutti i soldi necessari per la parte in contante (ricorrendo, oltre ai risparmi che riuscivo a fare con il mio primo lavoro, anche a mio padre ed al mio povero nonno che mi ha dato tutti i suoi risparmi di una vita).
 

fab74

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Invece io credo (ma può darsi che mi sbagli) che siete tutti frutto di una unica situazione a monte e affrontarla uniti potrebbe generare una soluzione generale...

Sono ottimista ? Può essere, però in Italia se non fai grossi casini, non ne esci vivo.

Si, ma anche io la penso come te, solo che siamo in pochi
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Invece io credo (ma può darsi che mi sbagli) che siete tutti frutto di una unica situazione a monte e affrontarla uniti potrebbe generare una soluzione generale...

Sono ottimista ? Può essere, però in Italia se non fai grossi casini, non ne esci vivo.

Proporrei una manifestazione ben organizzata davanti agli uffici del comune di Roma preposti ad accettare le domande di trasformazione e, contemporaneamente, un'azione tipo una "Class Action", finalizzata a far annullare, o quantomeno correggere, l'ultima delibera di Tronca di maggio 2016 per le parti che non sono legittime ai sensi del comma 46 dell'art 31 della legge 448/98 che, invece, è rispettata in modo perfetto da numerosissime Delibere di altri Comuni d'Italia (ho fatto una precisa ricerca su Internet che lo dimostra) e sarebbe bastato seguire le precise le istruzioni pubblicate nel documento scaricable da http://www.formez.it/sites/default/files/aree_peep_e_pip.pdf (preparato sotto l'egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del programma “Interventi per lo sviluppo della capacità amministrativa complementari a quelli posti in essere con la programmazione comunitaria” che ha attuato, avvalendosi del Formez PA per il periodo 2012-2015, il progetto “Interventi a Supporto dell’Attuazione delle Riforme della PA”). Ma in Italia hanno tutti voglia di "Protagonismo spicciolo" e si generano i soliti problemi a danno delle persone oneste ...
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Si, ma anche io la penso come te, solo che siamo in pochi
Non siamo in pochi, ma parecchie migliaia. Il problema è che in tantissimi non sanno neppure di esserlo in questa situazione, poiché, fino ad oggi, non hanno avuto intenzione di vendere, e continuano a vivere in una casa con la falsa illusione di poterla lasciare ai loro figli, non rendendosi conto che, se non intervengono subito, si troveranno con in mano il classico "pugno di mosche"!
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Mi permetto di precisare: va in prescrizione solo il diritto a rivalersi sul venditore della somma indebitamente incassata, l'irregolarità del rogito nella parte riguardante il prezzo di vendita non va mai in prescrizione.
Non sono un legale quindi non so come si possa mettere a posto questa cosa passati i 10 anni, magari qualcuno qui potrebbe darci delucidazioni.
Se è vero che l'irregolarità del rogito non va mai in prescrizione (sarebbe utile se qualcuno con le competenze del caso lo volesse confermare dato che non sono un avvocato), allora potrei rivalermi sul Notaio (o sui suoi eredi), che, a suo tempo, ha stipulato un atto (quello di primo acquisto dal costruttore) non con era conforme alla convenzione che lui stesso aveva stipulato fra costruttore e Comune di Roma, E, perché no, rivalermi anche sul Comune di Roma, ora per allora, dato che non ha controllato (come era suo dovere) e non ha neanche dato seguito ad un mio esposto indirizzato anche alla Procura della Repubblica!
O sono semplicemente un ottimista?
Se questo fosse vero (ma ripeto sarebbe utile una conferma di qualcuno con vere competenze in materia), un'azione comune da parte delle svariate migliaia di persone che condividono con me la medesima situazione, potrebbe scatenare un vero "putiferio"!
 

Uscita12

Membro Junior
Privato Cittadino
Non siamo in pochi, ma parecchie migliaia. Il problema è che in tantissimi non sanno neppure di esserlo in questa situazione, poiché, fino ad oggi, non hanno avuto intenzione di vendere, e continuano a vivere in una casa con la falsa illusione di poterla lasciare ai loro figli, non rendendosi conto che, se non intervengono subito, si troveranno con in mano il classico "pugno di mosche"!
E non tutti sono su questo forum
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
L'unica cosa "sana" che può fare la nuova amministrazione è risalire ai primi assegnatari che hanno venduto senza affrancare (i rogiti sono atti pubblici) e chiedere l'affrancazione a loro..visto che loro dovevano pagare, loro hanno comprato a prezzo agevolato e venduto ad un prezzo molto più alto di quello di acquisto, visto che l'affrancazione segue l'immobile e visto che il costo dell'affrancazione è tale da non mandarli certo sul lastrico come stanno rischiando te persone che invece hanno dato fondo ai loro risparmi per acquistare una casa e si sono trovati bloccati dalla sentenza o peggio ancora ci hanno pure dovuto rimettere i soldi delle caparre confirmatorie o di preliminari non andati poi a buon fine.
Concordo con "Uscita12", ma solo in linea di principio, poiché, dalla mia esperienza personale e da quanto sono venuto a sapere da TUTTI quelli con i quali ho discusso sull'argomento, finora non ho trovato NESSUNO che, in effetti, abbia pagato un "prezzo agevolato", ma TUTTI, hanno pagato "al nero" oppure costretti da notai compiacenti ed asserviti ai costruttori (con il Comune che si girava dall'altra parte) cifre aggiuntive al prezzo agevolato arrivando al prezzo di mercato del tempo. Quindi i soldi dell'affrancazione, in questi casi, che sono, a mio avviso, la quasi totalità, il Comune dovrebbe chiederli ai costruttori e, se questo non fosse più reperibile, come avviene per i rogiti più vecchi, dovrebbe semplicemente rinunciarvi, quantomeno per compensare anche il primo acquirente per una vera e propria "OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO" dei Funzionari del Comune del tempo.
Secondo me dovremmo cercare di fermare questa "guerra fra poveri" (fra primi, secondi etc... acquirenti), ma cercare, in effetti, i VERI responsabili della situazione vergognosa che si è venuta a creare in decenni di "Far West" gestiti da costruttori e notai, mentre lo "Sceriffo" di turno (il Sindaco) si guardava bene dall'indagare e dal forzare il rispetto della legge in vigore.
 

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