mariottino

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non firmare nulla.
Buonasera
mi sono appena iscritto a questa discussione che trovo molto interessante.
Vorrei sottoporre il mio problema a qualcuno più esperto di me.
Ho acquistato più di 20 anni fa da una cooperativa un locale commerciale classificato C1 nella zona Cecchignola Sud, piano di zona C/5. Nell'atto di acquisto si parla di diritto di superficie secondo l'art. 35 della Legge 865/1971. Nell'atto di acquisto si cita una convenzione con il comune, ma non si parla esplicitamente di vincoli.
Vorrei ora vendere i locale e ho visto che nel forum si parla di prezzo massimo concordato, questo vincolo si applica anche ai locali commerciali oltre che alle abitazioni?
Pensate che si possa trasformare a breve il diritto di superficie in proprietà per questa zona?
Grazie per chi vuole rispondere.
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
e allora fallo!
Se pensi ti convenga acquistare un appartamento a 180k anziché a 126k come la legge prevede, per di più con una dicitura nell'atto che non esiste né in celo né in terra, allora stipula! Non so quale banca ti dia i soldi e non so quale notaio hai trovato.... Secondo le mie definizioni saresti il classico pollo che tutti i venditori vorrebbero trovare!
Secondo me il pollo è il venditore.
Punto 1 se l'appartamento vale la cifra richiesta conviene acquistarlo.
Punto 2 la legge è chiara e tutela l' acquirente.
Quindi se la casa piace la si può comprare. Poi si trova un avvocato disponibile a fare causa (tipo associazione area 167) e si intenta una causa a costi minimi, del tipo contro le assicurazioni auto.
In questa situazione il pollo è chi vende non chi acquista. Le case 167 non valgono e non sono costate quanto dicono i comuni. Gli affari li faranno gli acquirenti che compreranno a cifre ribassate facendo speculazioni in quanto non vi è nemmeno un requisito di reddito per gli acquirenti di questo tipo di case. Non andrebbero ai bisognosi ma a chi può permettersi di pagare 126k euro non certo la povera gente
 

lelemanu

Membro Junior
Privato Cittadino
Secondo me il pollo è il venditore.
Punto 1 se l'appartamento vale la cifra richiesta conviene acquistarlo.
Punto 2 la legge è chiara e tutela l' acquirente.
Quindi se la casa piace la si può comprare. Poi si trova un avvocato disponibile a fare causa (tipo associazione area 167) e si intenta una causa a costi minimi, del tipo contro le assicurazioni auto.
In questa situazione il pollo è chi vende non chi acquista. Le case 167 non valgono e non sono costate quanto dicono i comuni. Gli affari li faranno gli acquirenti che compreranno a cifre ribassate facendo speculazioni in quanto non vi è nemmeno un requisito di reddito per gli acquirenti di questo tipo di case. Non andrebbero ai bisognosi ma a chi può permettersi di pagare 126k euro non certo la povera gente
Scusate ma io a volte non vi capisco. Non so se qui si cerca di risolvere problemi o di crearne altri. Penso che bisogna sempre assumersi le responsabilità del consiglio dato. Se ha detto che nell'atto si inserisce una clausola che impedirebbe al futuro acquirente di rivalersi sul venditore, di cosa stiamo parlando? E poi le future spese di affrancazione ed eventuale acquisto del terreno, chi le pagherebbe?
Se una cosa non si può fare, diciamo e suggeriamo che non si può fare. Poi ogni uno si assume i rischi delle proprie decisioni.
 

silviag71

Membro Junior
Privato Cittadino
Buonasera
mi sono appena iscritto a questa discussione che trovo molto interessante.
Vorrei sottoporre il mio problema a qualcuno più esperto di me.
Ho acquistato più di 20 anni fa da una cooperativa un locale commerciale classificato C1 nella zona Cecchignola Sud, piano di zona C/5. Nell'atto di acquisto si parla di diritto di superficie secondo l'art. 35 della Legge 865/1971. Nell'atto di acquisto si cita una convenzione con il comune, ma non si parla esplicitamente di vincoli.
Vorrei ora vendere i locale e ho visto che nel forum si parla di prezzo massimo concordato, questo vincolo si applica anche ai locali commerciali oltre che alle abitazioni?
Pensate che si possa trasformare a breve il diritto di superficie in proprietà per questa zona?
Grazie per chi vuole rispondere.
L art 14 della.convenzione è chiaro: c è il vincolo
Ti consiglio di recarti comunque al Dipartimento urbanistica.
 

f4s4n0

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
A
Scusate ma io a volte non vi capisco. Non so se qui si cerca di risolvere problemi o di crearne altri. Penso che bisogna sempre assumersi le responsabilità del consiglio dato. Se ha detto che nell'atto si inserisce una clausola che impedirebbe al futuro acquirente di rivalersi sul venditore, di cosa stiamo parlando? E poi le future spese di affrancazione ed eventuale acquisto del terreno, chi le pagherebbe?
Se una cosa non si può fare, diciamo e suggeriamo che non si può fare. Poi ogni uno si assume i rischi delle proprie decisioni.
Allora dopo l'incontro di ieri si sono chiariti vari punti. Uno non ho firmato niente,due l'avvocato preparerà una scrittura privata dove si tengono bloccati 10k per eventuale affrancamento, tre la richiesta di liberatoria è stata fatta dall'avvocato via pec dove chiede esplicitamente liberatoria dal prezzo max e il comune risponde citando i tre punti dei 5 anni ecc ecc presenti in sentenza e dichiara che non sussiste vincolo di alcuna natura per cui libera la vendita e quindi spero che se non mi assumo nessuna responsabilità sono tutelato
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
le cla
Scusate ma io a volte non vi capisco. Non so se qui si cerca di risolvere problemi o di crearne altri. Penso che bisogna sempre assumersi le responsabilità del consiglio dato. Se ha detto che nell'atto si inserisce una clausola che impedirebbe al futuro acquirente di rivalersi sul venditore, di cosa stiamo parlando? E poi le future spese di affrancazione ed eventuale acquisto del terreno, chi le pagherebbe?
Se una cosa non si può fare, diciamo e suggeriamo che non si può fare. Poi ogni uno si assume i rischi delle proprie decisioni.
La clausola se è contro la legge invalida, come dice la legge stessa e la sentenza della cassazione, il prezzo pattuito ma non l'atto che rimane valido ed effettivo.
In gergo vengono definite clausole vessatorie e sono facilmente invalidabili.
:ok::):)
 

maria piconi

Membro Junior
Privato Cittadino
una casa in piena in diritto di piena proprietà è legata per la vendita al prezzo massimo di cessione.
la convenzione per la costruzione è del 1987.
perchè i notai non rogitano
la sentenza parla di diritto di superficie
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
una casa in piena in diritto di piena proprietà è legata per la vendita al prezzo massimo di cessione.
la convenzione per la costruzione è del 1987.
perchè i notai non rogitano
la sentenza parla di diritto di superficie
Anche sul diritto di proprietà vi è un vincolo sul prezzo massimo di cessione che decade dopo 20 o 30 anni dalla convenzione. Vai un po' indietro sulle pagine del forum e troverai le diverse tipologie.
 

f4s4n0

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Anche sul diritto di proprietà vi è un vincolo sul prezzo massimo di cessione che decade dopo 20 o 30 anni dalla convenzione. Vai un po' indietro sulle pagine del forum e troverai le diverse tipologie.

Ad esempio sulla casa che sto acquistando tra 4 anni scadono i venti anni , se compro comunque ad un prezzo più alto oggi sto tranquillo che tra 4 anni riprende il valore di mercato o in caso di rivendita da parte mia chi acquista può far storie sul mio atto di acquisto che non rispettava ai tempi il prezz max?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Secondo me il pollo è il venditore.
Punto 1 se l'appartamento vale la cifra richiesta conviene acquistarlo.
Punto 2 la legge è chiara e tutela l' acquirente.
Quindi se la casa piace la si può comprare. Poi si trova un avvocato disponibile a fare causa (tipo associazione area 167) e si intenta una causa a costi minimi, del tipo contro le assicurazioni auto.
In questa situazione il pollo è chi vende non chi acquista. Le case 167 non valgono e non sono costate quanto dicono i comuni. Gli affari li faranno gli acquirenti che compreranno a cifre ribassate facendo speculazioni in quanto non vi è nemmeno un requisito di reddito per gli acquirenti di questo tipo di case. Non andrebbero ai bisognosi ma a chi può permettersi di pagare 126k euro non certo la povera gente


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