Franco Ruffolo

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Sono proprietario di un terreno edificabile in comune siciliano in provincia di Messina. Il terreno in questione era agricolo , ma da una decina d'anni , ormai, è stato dichiarato edificabile dal comune. regolarmente dunque pago l'ICI per terreno edificabile , che è notevolmente superiore a quella pagata passato per un terreno semplicemente agricolo. purtroppo il Comune è latitante nel approvare un regolare piano particolareggiato , per la zona in questione,che permetta di costruire.Siamo al paradosso che le tasse sono sborsate dal sottoscritto per un bene che ha caratteristiche di edificabilità , ma nella sostanza nulla è cambiato perchè il terreno di fatto è rimasto come se fosse ancora agricolo. Il Comune, preciso, è inadempiente per motivi politici , ma (mi dicono ?) anche perchè approvare un piano particolareggiato comporta vari oneri che attualmente non sono sostenibili dall'amministrazione municipale in questione. Cosa dovrei fare? ricorso al Tar? ed in che termini? presentando prima un progetto di una casa , ovviamente nei limitii di cubatura già comunque permessi e previsti per la zona in questione?
Grazie Franco Ruffolo
 

Alberto Bizzotto

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Non conosco la normativa urbanistica siciliana, comunque posso indicare in via di massima come si può procedere, indivuare i proprietari del mesimo comparto del piano particolareggiato e a mezzo di un tecnico incaricaricarlo di prodere a redarre un progetto di massima di sviluppo del progetto particolaraggiato seguendo le normative, per attivare la procedura privata bisogna avere in proprietà o altro diritto reale per almeno il 75% dell'intera area sogetta a piano particolarggiato, a questa richiesta il comune non può esimersi dal rispondere mediante i tempi della normativa vigente.
 

giorgio martinetti

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ho letto la risposta del signor bizzotto e mi sento di proporre ancora una alternativa:
far nominare un tecnico di fiducia del comune come redattore del piano particolareggiato a spese dei privati proponenti in modo da non gravare sul bilancio comunale. Ciò consente di ottenere un risultato più vicino anche alle previsioni del comune per le aree in oggetto e allo stesso tempo di percorrere una strada ufficialmente seguita in prima persona dalla pubblica amministrazione ma che in pratica può rispettare le necessità dei privati senza interporre altre discussioni intermedie.
 

Alberto Bizzotto

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Privato Cittadino
Se la nomina la fà un ente pubblico la parcella professionale ricade a carico dell'ente, a mio avviso è sempre meglio proporre un tecnico su incarico privato magari che dopo un accordo che sia di gradimento dell'amministrazione; infatti con l'ultima finaziaria qualora non vi siano fondi non si possono dare incarichi ...... e non può essere fatta una dlibera di giunta in cui viene dato incarico ad un tecncico con il costo a carico del privato in quanto il privato dovrebbe sottoscrivere prima una regolare convenzione, la vedo difficile la sua strada da percorrere.
 

giorgio martinetti

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Professionista
Certamente è necessaria una proposta acompagnata magari da una polizza fidejussoria in modo tale chela delibera comunale possa giustificare il costo zero per l'amministrazione.Naturalmente ci vuole innanzitutto la vvolontà dell'Aministrazione stessa a fare tale operazione.
 

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