Kope

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Avrei questa domanda. Nel 2018 mia suocera, mio marito e mia cognata hanno venduto un immobile, dei quali erano proprietari rispettivamente: per 4/6 (3/6 per comunione dei beni e 1/6 per successione del marito), mio marito (1/6 per successione del padre) e mia cognata (idem). Alla stipula del contratto di compravendita, il notaio spiego' che era necessario trascrivere l'accettazione tacita dell'eredità. E va bene.
Ora mio marito e mia cognata stanno vendendo l'appartamento doveva viveva mia suocera, mancata recentemente. Prima che lei morisse mio marito e mia cognata erano proprietari ciascuno di 1/6 (come prima, per successione di mio suocero). Con la successione di mia suocera, chiaramente sono poi diventati comproprietari al 50%.
Il notaio "pretende" ora la trascrizione tacita dell'eredità di mia suocera. E va bene.
Ma pretende anche la trascrizione di quella di mio suocero. A noi questo non sembra corretto.
Abbiamo la nota di trascrizione dell'accettazione tacita del primo appartamento che ho menzionato (quello venduto nel 2018). Certo, la nota esplicita solo l'accettazione dell'eredità di quella proprietà, ma l'accettazione non dovrebbe estendersi automaticamente a tutti i beni elencati nella dichiarazione di successione? E' proprio necessario pagare il notaio per ben 2 trascrizioni?
 

francesca63

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Si, se i due immobili sono in due province diverse, che dipendono da diverse conservatorie.
In generale c’è una Conservatoria in ogni provincia, ma le province con grandi città hanno una Conservatoria per la città, e un’altra per gli altri Comuni della provincia stessa (ad esempio la provincia di Milano ha Conservatoria 1 e 2).
 
Ultima modifica:

ab.qualcosa

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ma l'accettazione non dovrebbe estendersi automaticamente a tutti i beni elencati nella dichiarazione di successione?
Giuridicamente si, ma per quel che ne so è opinione maggioritaria nel Notariato che ci debba essere una trascrizione su ogni singolo bene.
Ergo il Notaio all'epoca avrebbe dovuto estendere la trascrizione a tutti i beni dell'eredità.

Per quel che ne so.
 

francesca63

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Ergo il Notaio all'epoca avrebbe dovuto estendere la trascrizione a tutti i beni dell'eredità.
Questo avviene solo se c’è accettazione esplicita, il caso di testamento

Ti faccio un esempio: madre e figlio ereditano per testamento diversi immobili dal marito/padre: la mamma accetta subito l’eredità dal notaio, in sede di lettura del testamento, il figlio no, accetta tacitamente in un secondo momento.
La madre è a posto, la trascrizione sarà eseguita per tutti gli immobili.
Il figlio no: quando dovrà vendere ognuno degli immobili o quote ereditate, dovrà pagare per la trascrizione, se sono in province diverse.
 

brina82

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Il figlio no: quando dovrà vendere ognuno degli immobili o quote ereditate, dovrà pagare per la trascrizione, se sono in province diverse.
Però immagino che ciò che sostiene ab.qualcosa è che il Notaio avrebbe dovuto trascrivere tutti gli immobili, e sono d'accordo. Tuttavia ni.

Ni perchè un Notaio sveglio lo fa presente; un rin*******ito o uno a cui non va di fare le cose, non dice nulla e trascrive solamente quel determinato immobile.

Starebbe al cittadino dire al Notaio: abbiamo 3 immobili su Roma e 3 su Milano, è possibile estendere la trascrizione a tutti gli immobili?

Tra l'altro 1 o 3 è la stessa cosa, se stessa Conservatoria: stessi costi di trascrizione e stessa parcella del Notaio...

Ovviamente 2 conservatorie, spese raddoppiate.
 

francesca63

Moderatore
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Starebbe al cittadino dire al Notaio: abbiamo 3 immobili su Roma e 3 su Milano, è possibile estendere la trascrizione a tutti gli immobili?
Se fatto in un secondo momento, e non in sede dal notaio in occasione della lettura e pubblicazione del testamento, sarebbero comunque due atti, con due spese : quindi non è diverso farlo per tutti gli immobili in occasione della prima vendita o solo quando si vuole vendere anche uno di quelli in altra Conservatoria
 

brina82

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Se fatto in un secondo momento, e non in sede dal notaio in occasione della lettura e pubblicazione del testamento, sarebbero comunque due atti, con due spese : quindi non è diverso farlo prima o solo quando si vuole vendere.
2 circoscrizioni 2 trascrizioni, doppie spese di imposte, ma non parcella doppia di Notaio, intendo dire :p

A parte che parliamo del nulla: 500e di solito si prendono i Notai, IVA compresa e comprese pure le 300e circa della conservatoria, se ricordo bene.

Se ne sono 2 di conservatorie, anche con 3+3 immobili, probabilmente le 200e al Notaio resterebbero tali, e si spenderebbe sugli 8-900e; forse fare tutto insieme 100e le risparmi, ma parliamo comunque di spiccioli :p
 

brina82

Membro Storico
Professionista
2 circoscrizioni 2 trascrizioni, doppie spese di imposte, ma non parcella doppia di Notaio, intendo dire :p

A parte che parliamo del nulla: 500e di solito si prendono i Notai, IVA compresa e comprese pure le 300e circa della conservatoria, se ricordo bene.

Se ne sono 2 di conservatorie, anche con 3+3 immobili, probabilmente le 200e al Notaio resterebbero tali, e si spenderebbe sugli 8-900e; forse fare tutto insieme 100e le risparmi, ma parliamo comunque di spiccioli :p
PS se invece si fa senza passare per un atto di vendita e quindi non tacita ma espressa e quindi con atto ad hoc (correggimi se sbaglio i termini), si superano i 1000e tranquillamente.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
PS se invece si fa senza passare per un atto di vendita e quindi non tacita ma espressa e quindi con atto ad hoc (correggimi se sbaglio i termini), si superano i 1000e tranquillamente.
Quello che va fatto , quando si vende, è la trascrizione dell’accettazione tacita, già avvenuta con la presa di possesso dei beni ereditari.
Quindi fare accettazione formale, forse ha senso ( in termini di risparmio) solo se ci sono immobili da vendere in almeno tre circoscrizioni
Non so se sono riuscita a spiegarmi 😉
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Quello che va fatto , quando si vende, è la trascrizione dell’accettazione tacita, già avvenuta con la presa di possesso dei beni ereditari.
Quindi fare accettazione formale, forse ha senso ( in termini di risparmio) solo se ci sono immobili da vendere in almeno tre circoscrizioni
Non so se sono riuscita a spiegarmi 😉
Certamente: se gli immobili li tieni, non ha senso (poi magari uno li cede ai figli tra 30 anni sempre per successione, e trascorsi appunto di 20 anni potrebbe non essere più necessaria la trascrizione dell'accettazione).

Tuttavia non capisco a quale scopo ma potrebbe essere fatta con atto notarile ad hoc (si chiamerebbe espressa?), dal costo più che doppio.
 

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