Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma secondo voi se l'articolo che ho citato per esteso delle Istruzioni del 730 non è fatto su misura per brina82, quale caso affronta ?
Orsù .............
PS scherzoso per brina82
Dai a me metà di quanto risparmi (pochi €uro comunque) facendo quanto io sostengo e se ti mandano a chiamare e devi pagare l'errore che io ho consigliato, ti rimborso !
E' un'assicurazione che ti garantisce il 50% del risparmio e senza rischi ! :risata:
 

happysmileone

Membro Attivo
Privato Cittadino
Come hai registrato il contratto ? Tramite RLI Web ? Se si hai selezionato "casi particolari" ed inserito l'opzione "1" per "canoni variabili" ? Hai allegato il contratto ?

le istruzioni del modello credo siano chiare :

Casi particolari
La presente casella deve essere utilizzata per segnalare la presenza di particolari fattispecie nego-
ziali all’interno del contratto per le quali viene presentata la richiesta di registrazione ovvero la co-
municazione di un adempimento successivo. Inserire:
• il
codice ‘1’
nel caso in cui nel contratto sia previsto un canone diverso per una o più annualità. In
questo caso indicare nell’apposito campo il canone annuo concordato per la prima annualità;
• il
codice ‘2’
in presenza di un contratto di sublocazione. Ricordiamo che la cedolare secca non tro-
va applicazione in riferimento ai contratti di sublocazione di immobili, in quanto i relativi redditi
rientrano nella categoria dei redditi diversi e non tra i redditi di natura fondiaria;
• il
codice ‘3’
nel caso in cui nel contratto sia previsto un canone diverso per una o più annualità e
si voglia assolvere l’imposta di registro per tutte le annualità. In questa ipotesi, indicare il canone
previsto per l’intera durata del contratto.
Nel caso in cui è compilata la presente casella è obbligatoria l’allegazione del contratto

Importo del canone
Inserire qui l’importo del canone di locazione annuo o, in caso di contratti di durata inferiore a un
anno, l’importo relativo all’intera durata. In caso di comproprietà, indicare il canone per intero,
indipendentemente dalla quota di possesso.
Se è presente il codice ‘1’ nella casella “Casi particolari” indicare l’importo del canone relativo al-
la prima annualità.
Nel caso di contratto di affitto, indicare l’importo del corrispettivo pattuito per l’intera durata del
contratto

se lo hai registrato direttamente all'agenzia il funzionario lo ha letto e preso nota prima di darti la copia registrata ?
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
A mio parere, in entrambi i casi con cui sia stata fatta la registrazione, rimane il diritto di "denunciare" il reddito netto (tolte le spese rimaste a carico del proprietario) per lo stesso motivo detto nel mio precedente intervento

PS
Anche questo scritto senza aver letto l'ultimo intervento di happysmileone
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Adesso vi racconto la mia:
la regola dice che costituisce reddito solo la quota effettiva di canone, al netto delle spese condominiali.

E fin li mi pare conveniamo tutti. Ma c'è un ma.

Il caso di @brina82 è un classico che da molti uffici AdE è trattato in modo particolare. Mi spiego:
la AdE in presenza di contratti che includono in modo forfettario le spese condominiali, considera l'intero ammontare alla stregua del reddito: quindi Brina potrebbe essere stata invitata a registrare "obbligatoriamente" sulla base dei 400€, e tale sarà anche l'imponibile nei confronti dell'IRPEF , a parte la riduzione del 95%, (o cedolare che sia).

Dove la differenza? Starebbe nell'avere , o non avere, inserito ed esplicitato a contratto sia la quota prevista per le spese condominiali, ma sopprattutto la aggiunta "salvo conguaglio a fine esercizio".

In assenza di previsione di conguaglio, la AdE considera l'intero ammontare come imponibile. (p.s.: poi sappiamo che tra gli uffici non c'è omogeneita di interpretazione)

Ma allora perchè mettersi in queste condizioni ambigue?
Il contratto "normale" per me separa il canone da ogni indicazione di spese condominiali, trattati solo come modalità ed obblighi.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Adesso vi racconto la mia:
la regola dice che costituisce reddito solo la quota effettiva di canone, al netto delle spese condominiali.

E fin li mi pare conveniamo tutti. Ma c'è un ma.

Il caso di @brina82 è un classico che da molti uffici AdE è trattato in modo particolare. Mi spiego:
la AdE in presenza di contratti che includono in modo forfettario le spese condominiali, considera l'intero ammontare alla stregua del reddito: quindi Brina potrebbe essere stata invitata a registrare "obbligatoriamente" sulla base dei 400€, e tale sarà anche l'imponibile nei confronti dell'IRPEF , a parte la riduzione del 95%, (o cedolare che sia).

Dove la differenza? Starebbe nell'avere , o non avere, inserito ed esplicitato a contratto sia la quota prevista per le spese condominiali, ma sopprattutto la aggiunta "salvo conguaglio a fine esercizio".

In assenza di previsione di conguaglio, la AdE considera l'intero ammontare come imponibile. (p.s.: poi sappiamo che tra gli uffici non c'è omogeneita di interpretazione)

Ma allora perchè mettersi in queste condizioni ambigue?
Il contratto "normale" per me separa il canone da ogni indicazione di spese condominiali, trattati solo come modalità ed obblighi.

Innanzitutto sono mascolo :risata:
Leggo con calma, recupero il foglio che mi hanno dato all'AdE quando ho registrato, e poi rispondo. Grazie a tutti!
 

happysmileone

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sapete se:
nel caso di contratto abitativo in cedolare secca con inserita la clausola di risoluzione espressa e linquilino non paga da più di un anno per non pagare le tasse sui canoni non percepiti basti inviare anche se con ritardo il modello RLI ?

Ora i 67€ non dovrebbero essere dovuti perché è in cedolare secca e neppure la multa visto che dovrebbe essere una quota dei 67 € da aggiungere .

È così ?

Dopo le varie argomentazioni su esposte ritorno al mio quesito su riportato.
Qualcuno ha esperienza della soluzione ?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La sopracitata richiesta di @happysmileone contiene mi pare, due domande: alla seconda risponderei senza dubbi.

2) In caso di cedolare secca, la presentazione tardiva del RLI di risoluzione non comporta nè i 67€ nè eventuali sanzioni (credo di aver avuto un caso assimilabile)

1) Circa l'efficacia della clausola risolutiva espressa in merito agli obblighi di dichiarazione dei canoni non percepiti, non mi pronuncio: non rimarrei nemmeno sorpreso se venissero fuori dotte argomentazioni ad escluderne l'efficacia.
 

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