Raf74

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Privato Cittadino
Buongiorno, ho una mansarda condonata nell'86, accatastata A2 con certificato di abitabilità. L'appartamento non ha i rapporti aero-illuminanti e ha un'altezza media di 2,40 e minima di 1,53. Avendo modificato tavolati interni con pratica si manutenzione straordinaria, per ricavare una camera e un bagno in più, in comune mi dicono che il condono decade, quindi l'appartamento deve rispettare tutte le norme igienico sanitari in vigore ad oggi, quindi altezza media 2,70 e minima 2,10 e rapporti aero-illuminanti. Ora, i rapporti li posso ricavare allargando finestre esistenti, ma all’altezza non c’è rimedio. Il mio tecnico è caduto dal pero! Ma è davvero possibile che un condono diventi carta straccia? Non ho modificato destinazione d'uso dell'appartamento, nè volumetria. Consigli?
Grazie
 

marcanto

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E' stato condonato una unità abitativa, direi anche se non aveva i requisiti di natura abitativa.......vedi H. media 2.40.
Ma oggi stai ponendo in essere una nuova pratica edilizia, ma la stessa si potrà porre in essere su immobili che ne abbiano i requisiti di norma.
In altri termini il tuo immobile ha a monte un vizio concernente le altezze, vizio non sanabile, ne consegue che ogni pratica edilizia per esso è improcedibile o non legittimo.

il tuo tecnico non si è accorto che le altezze non rispondono alle richieste dello strumento urbanistico comunale ?
che pratica edilizia è stata richiesta ?

cosa intendi con Avendo modificato tavolati interni ???
 

Raf74

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Rispetto alla planimetria del condono ho creato dei nuovi tavolati per chiudere una camera e ricavare un bagno in più, le altre camere non sono state toccate. Purtroppo il mio tecnico ha considerato l’appartamento a norma in quanto condonato con le altezze attuali, e in qualità di sottotetto con sufficiente altezza media 2,40.
E’ stata aperta una dia per manutenzione straordinaria, per nuovi tavolati e allargamento finestre esistenti. Il tecnico mi hai poi detto che non era necessario allargare le finestre in quanto rapporti aero-illuminanti già condonati, quindi ha presentato successivamente una variante in sanatoria. Ora il comune mi dice che tutto l’appartamento non è a norma, nemmeno ne caso aprissi le finestre indicate nella dia. Non so più cosa fare, che opzioni ho?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
un intervento edilizio che programmi oggi per domani, deve rispettare le previsioni attuali dello strumento urbanistico locale.
se tale strumento prevede un H. di 2.70 ........è evidente che quel intervento edilizio non ha modo di essere.......non potrà essere autorizzato.
non è che un condono autorizzi deroghe eterne agli strumenti urbani locali.

nella nuova pratica edilizia, il tuo geometra come ha fatto a dichiarare, ed asseverare, che l'intervento era conforme allo strumento urbanistico ?
dici che si tratta di una pratica di DIA, quindi si tratta di una pratica edilizia abbastanza datata ???

che opzioni ho?
ripristinare il tutto come all'origine condonato
 
Ultima modifica:

Raf74

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Privato Cittadino
Sì la dia è vecchia, risale al 2003! Ho scoperto solo nel 2016 che l’ingegnere non aveva mai presentato variante in sanatoria. A distanza di 3 anni il comune ha chiesto accertamenti per abuso edilizio.
Non è ipotizzabile fare pratica recupero sottotetto, che permette un altezza media 2,40?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
la risposta ti è stata fornita sopra
un intervento edilizio che programmi oggi per domani, deve rispettare le previsioni attuali dello strumento urbanistico locale.
se tale strumento prevede un H. di 2.70 ........è evidente che quel intervento edilizio non ha modo di essere.......non potrà essere autorizzato.

ripristinare il tutto come all'origine condonato
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, ho una mansarda condonata nell'86, accatastata A2 con certificato di abitabilità. L'appartamento non ha i rapporti aero-illuminanti e ha un'altezza media di 2,40 e minima di 1,53. Avendo modificato tavolati interni con pratica si manutenzione straordinaria, per ricavare una camera e un bagno in più, in comune mi dicono che il condono decade, quindi l'appartamento deve rispettare tutte le norme igienico sanitari in vigore ad oggi, quindi altezza media 2,70 e minima 2,10 e rapporti aero-illuminanti. Ora, i rapporti li posso ricavare allargando finestre esistenti, ma all’altezza non c’è rimedio. Il mio tecnico è caduto dal pero! Ma è davvero possibile che un condono diventi carta straccia? Non ho modificato destinazione d'uso dell'appartamento, nè volumetria. Consigli?
Grazie
Se te lo dicono in Comune suppongo che sarà così. Del resto è a loro che presenti la domanda. In generale se fai una pratica comunale devi rispettare le normative di quel momento.
 

brina82

Oggi è il mio Compleanno!
Professionista
Sì la dia è vecchia, risale al 2003! Ho scoperto solo nel 2016 che l’ingegnere non aveva mai presentato variante in sanatoria. A distanza di 3 anni il comune ha chiesto accertamenti per abuso edilizio.
Non è ipotizzabile fare pratica recupero sottotetto, che permette un altezza media 2,40?

Sì, forse puoi lavorare sul recupero dei sottotetti, con queste altezze.

PS come è stato possibile avere l'abitabilità, all'epoca, con queste altezze?
 

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