patrizia61

Nuovo Iscritto
Salve,
mi trovo nel mezzo di una discussione tra due geometri.
Nel 2004 ho chiesto il condono per una piscina costruita accanto alla mia abitazione sul mio terreno (abuso di tipologia 6).
Il geometra della parte acquirente dice che per addivenire al completamento della pratica e quindi al ritiro della concessione, necessiterà presentare e depositare copia denuncia ICI e Tars AMA anno 2003.
Il mio geometra mi conferma che per un abuso di tipologia 6 (nella fattispecie la piscina) non serve nessuna variazione nè per l'ICI nè per la Ta.Ri
Quando ho chiesto il condono per la piscina non ho fatto nessuna variazione nè per l'ICI nè per la Ta.Ri.
Quale dei due geometri ha ragione ? Il mio o quello della controparte ?
Esiste qualche normativa in proposito ?
Nel caso dovessero servire entrambe le denuncie a cosa andrei incontro economicamente per la mancata di denuncia ?
Grazie per l'attenzione
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao patrizia61.
Penso a mio parere che i due tecnici abbiano ragione al 50% secondo le mie conoscenze.
Per quanto riguarda l'ICI poiche la stessa viene pagata in riferimento alla rendit catstale, e la piscina costituisce accessorio e/o pertinenza dell'abitazione il quale contribuisce alla modifica delle carratteristiche dell'edificio noncè dei pregi dello stesso che sono contemplati nella normativa in materia di censimento degli mmobili al catasto e che l'esistenza della stessa piscina contribuisce ad un aumento di rendita catastale nonchè di valore e di calcolo ai fini ICI, la variazione catastale e quindi ICI va fatta.

Per quanto riguarda la Ta Ri tutto dipende se nel comune il regolamento della stessa prevede lw tassazione in base ai mq dell'abitazione o cosa.

Quindi a quanto detto prima per quanto riguarda il tuo quesito secondo me, si doveva fare all'epoca dichiarazione docfa per modifica delle caratteristiche peculiari dell'abitazione con planimetria allegata e relativa rappresentazione grafica. se si vuole continuare a concludere la pratica avviata con il condono.

Facendo la ora si dovrebbe incorrere alle sanzioni dovute per la ritardata dichiarazine di variazione catastale.

Ma a questo punto mi chiedo come mai la pratica non è stata considerata la soluzione di presentare una richiesta di dia ai sensi dell'art. 37 del d.p.r. 380/01, visto che si tratta della sola relizzazione di piscina, oppure vi è un vincolo che vieta cio? ma a questo punto la stessa legge di condono vietava l suscettibilità in sanatoria di manufatti eseguiti su aree sottoposte a vincoli da leggi sia statali che regionali.

A questo punto senza dubitare del buon operato del geometra e munita tu di queste inforazioni vedi di farti dare ulteriori delucidazioni dal tuo geometra, ricordndoti che secondo me non ha del tutto ragione ne il tuo geometra ne il geometra dell'acquirente.

Un ultima domanda la concessione in sanatoria hai giàprovveduto al suo ritiro?

Spero di esserti stato di aiuto e di non aver procurato inutile allarmismo in quanto la cosa penso che sia risolvibile corregendo il tutto per quello che è stato realizzato, inoltre se qualcosa ancora non fosse chiaro non esitare a chiedere chiarimenti.:ok:

ciao salves
 

patrizia61

Nuovo Iscritto
Ecco nello specifico
Il tecnico della controparte dice:
"La verifica degli atti documentali, in essere presso l'ufficio condono di Roma, confermano che allo stato , non sussistono impedimenti per il rilascio di concessione in sanatoria per l'abuso. Tuttavia per addivenire al completamento della pratica e quindi al ritiro della concessione, necessiterà presentare copia denuncia ICI e TARS AMA anno 2003"
Il mio tecnico risponde:
"Detta domanda di condono edilizio fu presentata per regolarizzare una piscina realizzata nel giardino di pertinenza dell' abitazione principale. La richiesta fù presentata in tipologia 6, in quanto non genera superfici e volumi.
In quasto caso il Comune di Roma non richede la denuncia ICI nè la denuncia Ta.Ri., e relativi pagamenti per dette tipologie di abusi, in quanto non generando superfici:
1) non incidono sulla rendita catastale ai fini ICI;
2)non modificano la superficie utile tassabile ai fini Ta.Ri."
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Da questo punto di vista sono daccordo con il tuo tecnico, quindi devi presentare la ricevuta di pagamento ICI e Ta.Ri relativa al 2003,relativa alledificio senza la piscina, per ritirare il condono.

Questo non toglie che l'esistenza della piscina non incide sulla rendita catastale anzi la incide, cosi come previsto nella procedura docfa di cui al mod.1NB parte I letD punto 2 Destinazioni di spazi scoperti nel fabbricato, che poi si scelga di non procedere a tale censimento perche non obbligati dalla sanatoria è un conto, ma che si è obbligati a dichiararlo a livello fiscale è u,'altro conto e penso che consigliandoti con il tuo tecnico potete eventualmente se costretti dalla situazione.:ok:
Ciao salves
 

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