Buonasera a tutti,
volevo fare chiarezza su un dubbio che non riesco a risolvere, che neppure il commercialista (forse da cambiare...
sembra avermi chiarito le idee.... riguardo alla tassazione di una plusvalenza registrata dalla vendita di un immobile adibito (al tempo dell'acquisto) ad abitazione principale prima dei 5 anni (nel caso specifico 7-12 mesi dall'acquisto), senza il riacquisto successivo entro l'anno "in tempi ragionevoli" di altro immobile da adibire a prima casa.
Ho letto sul forum, ma ho trovato riferimenti chiari e diretti solo relativamente al 2013, quindi onde evitare equivoci vista la celerità di evoluzione di norme e cavilli nel sistema legislativo italiano, mi permetto di porre la domanda:
Ricapitolando: oggetto transazione acquisto di immobile categoria A3 sito nel comune di Milano da privato proprietario a privato inquilino (quindi con diritto di prelazione e agevolazioni su imposta di registro), successiva vendita dopo 7 mesi, senza riacquisto di altro immobile entro 1 anno. Quesiti e dubbi:
1. conferma della perdita delle agevolazioni in merito all'imposta di registro: compensare la differenza tra il 2% versato e il 9% effettivamente dovuto sulla rendita catastale rivalutata (5% + 100x) , maggiorata del 30%.
2. pagamento IMU (comune di milano 0,76% + 0,8% di TASI) inizialmente non dovuto (solo Tasi al 0,25%) relativamente ai mesi di possesso
3. e ora il tema più importante: PLUSVALENZA: leggo "le unità immobiliari urbane che, per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la cessione, sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari, cioè, il coniuge, dei parenti entro il terzo grado e degli affini entro il secondo. Va considerato familiare anche il coniuge in regime di separazione" ...questo significa che se io dalla data di acquisto alla data di vendita sono residente nel suddetto immobile, in caso di rilevazione di plusvalori non sono tenuto a pagare nulla? (nè imposta sostitutiva del 20% nè IRPEF...) anche se non riacquisto nessun immobile?
Grazie molte.
volevo fare chiarezza su un dubbio che non riesco a risolvere, che neppure il commercialista (forse da cambiare...
Ho letto sul forum, ma ho trovato riferimenti chiari e diretti solo relativamente al 2013, quindi onde evitare equivoci vista la celerità di evoluzione di norme e cavilli nel sistema legislativo italiano, mi permetto di porre la domanda:
Ricapitolando: oggetto transazione acquisto di immobile categoria A3 sito nel comune di Milano da privato proprietario a privato inquilino (quindi con diritto di prelazione e agevolazioni su imposta di registro), successiva vendita dopo 7 mesi, senza riacquisto di altro immobile entro 1 anno. Quesiti e dubbi:
1. conferma della perdita delle agevolazioni in merito all'imposta di registro: compensare la differenza tra il 2% versato e il 9% effettivamente dovuto sulla rendita catastale rivalutata (5% + 100x) , maggiorata del 30%.
2. pagamento IMU (comune di milano 0,76% + 0,8% di TASI) inizialmente non dovuto (solo Tasi al 0,25%) relativamente ai mesi di possesso
3. e ora il tema più importante: PLUSVALENZA: leggo "le unità immobiliari urbane che, per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la cessione, sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari, cioè, il coniuge, dei parenti entro il terzo grado e degli affini entro il secondo. Va considerato familiare anche il coniuge in regime di separazione" ...questo significa che se io dalla data di acquisto alla data di vendita sono residente nel suddetto immobile, in caso di rilevazione di plusvalori non sono tenuto a pagare nulla? (nè imposta sostitutiva del 20% nè IRPEF...) anche se non riacquisto nessun immobile?
Grazie molte.