kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La cosa interessante (soprattutto per il venditore) è che le transazioni si possono e si devono fare anche quando l'ammontare dei debiti è superiore al valore dell'immobile (anche di diversi multipli). A fronte di un immobile deserto a 100.000 Euro e con nuova base asta di 80.000 Euro a distanza di 3-4 mesi, una banca che vanta un credito garantito da ipoteca di primo grado di 200.000,00 Euro è disposta a chiudere la transazione a 75.000,00: questo è dovuto al fatto che il creditore non ha la sicurezza che alla successiva vendita l'immobile sarà venduto, ed in più - anche se lo fosse - dal ricavato si dovranno detrarre le ulteriori spese legali e di procedura in pre deduzione (scavalcano le ipotechenel riparto). L'enorme vantaggio per il venditore/esecutato risiede nel fatto che uscirà dalla vendita pulito (con conseguente cancellazione dalle banche dati interbancarie nel giro di poco), si potrà intestare qualsiasi bene mobile ed immobile fin da subito ed il suo debito residuo verrà immediatamente cancellato (cosa che con la vendita all'asta non avviene). Il problema rimane l'alto costo del mediatore che tagli fuori da questa soluzione l'80% degli immobili all'asta.
 
U

Utente Cancellato 38532

Ospite
Se parli di cessione di crediti ipotecari allora 10 anni fa si, adesso è un po' più difficile. Te lo dico per esperienza diretta. Le banche sono restie alle cessioni a prezzi diversi da quello postato in bilancio. Anzi alcune banche ti assicuro che oggi non cedono nemmeno se gli offri più del prezzo base d'asta. Tra l'altro come ben si sa la cessione del credito fuori dai limiti del 58 TUB sconta imposte non di poca rilevanza ... Se inveci parli solo di chiusura a saldo e stralcio,beh, qui tutto è possibile, sempre ammesso che più sono gli interlocutori più è difficle arrivare ad un accordo che sia soddisfacente e più evidentemente è facile che nascano intoppi.
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si, mi riferisco a chiusure dirette con contestuale saldo a stralcio delle posizioni, con le banche non ho mai riscontrato problemi ed anche gli agenti della riscossione da circa un anno si sono allineati in tal senso; ci possono essere con creditori privati dove le questioni intercorse fra debitore e creditore pesano ed influenzano il conto economico della transazione e sulle evidenze economiche.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno. Parlando con un Avvocato, acquistando un immobile all'asta da un fallimento, secondo questa persona ci potrebbe essere un'azione di revocatoria nei confronti del nuovo acquirente, ad esempio nel caso in cui "spuntassero fuori" creditori "ritardadari"...

Chi mi spiega bene questa cosa, che mi è nuova, anche in termini di legge?

Grazie.
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Comprando da un procedura giudiziaria concorsuale non è applicabile lo strumento della revocatoria fallimentare e tanto meno quello della revocatoria ordinaria. Per tanto la rassicuro sul fatto che tali acquisti sono al riparo da azioni tese alla restituzione di quanto acquistato.
 

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