enrikon

Membro Senior
Per questo mi chiedevo se ci fosse un riferimento legale chiaro con il quale uno si può difendere meglio di fronte, alle volte, gente incompetente.

Non so se ci siano veri e propri riferimenti di legge. Mi sa che ogni comune faccia un po' come gli pare :occhi_al_cielo:

Anni fa, parlando con un addetto all'anagrafe di un comune in cui avevo avuto la residenza fino a pochi mesi prima (gli stavo spiegando che nel nuovo comune in cui risiedevo non riuscivo ad ottenere la residenza in quanto l'appartamento in cui stavo abitando non aveva ancora l'abitabilità), questi mi rispose che la residenza il comune non può "darla" ma semplicemente "certificarla". E come esempio mi spiegava che loro, una volta, rilasciarono la residenza ad un tipo che viveva in una roulotte :)shock:), semplicemente perchè verificarono che quella era la sua unica abitazione.
Se tu risiedi in un dato posto e puoi dimostrarlo, al comune di quel posto non rimane altro che certificarlo. Non ha altri poteri che questo.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Scusa Leonard mi pare di avere postato una domanda alquanto seria.

............. le risposte sono già state date anche in altri post come hai sottolineato tu...................;)

................purtroppo ogni comune agisce come meglio crede.....:)

E' evidente che parecchi inquilini faticano molto poi a togliere la residenza , molte volte "legalizando" parenti e amici all'insaputa del proprietario il quale ha locato in realtà a condizioni ben diverse.

...............se la cosa non ti và ti consiglio di rivolgerti a un legale che intenti causa al comune o di cambiare comune o di tornare nel tuo paese di origine................:D
 

migs

Membro Attivo
Professionista
............. le risposte sono già state date anche in altri post come hai sottolineato tu...................;)
...............se la cosa non ti và ti consiglio di rivolgerti a un legale che intenti causa al comune o di cambiare comune o di tornare nel tuo paese di origine................:D
Se ci fosse stata una risposta con dei riferimenti legali esaurienti non avrei postato di sicuro delle domande ridondanti da far perdere tempo ad altri e anche a me.
Per quanto riguarda l'ultima frase, io in Italia ci vivo da 13 anni e non ho chiesto la cittadinanza proprio per via di proprietari che illegalmente si rifiutano di dare la residenza, per legge 10 anni di residenza (non domicilio) ininterrotta. L'Italia è anche il mio paese, e gli voglio un bene dell'anima cercando, nel mio piccolo, e dando il mio contributo per migliorarlo. Negli anni ho imparato come trattare persone come te che non avendo altri argomenti per rispondere fanno uso di intimidazioni.
 

maria antonietta

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Brava migs :applauso:
Caro leonard ti rispondo alla nostra maniera: Questa te podevi sparagnartea! :rabbia: (potevi risparmiartela)
Non è che ogni comune fa quello che vuole, è uguale ovunque in Italia:
La residenza il comune la nega solo se l'immobile non è abitabile o non corrisponde alla caratteristiche di abitazione (ufficio, laboratorio,ecc)
La legalizzazione dei parenti avviene e può avvenire solo se il proprietario di casa firma il consenso di ospitalità e si presenta il certificato di idoneità dell'alloggio, richiesto in comune dal proprietario.
Il fatto che ti richiedono in che rapporto sei con gli altri residenti della casa, è solo per un problema: lo stato di famiglia!
Devi dichiarare che non fai parte dello stesso stato di famiglia degli altri residenti (prorpietario, coinquilini)
Tu chiedi semplicemente un contratto di locazione regolare, non devi specificare assolutamente nulla al proprietario.
Tu hai diritto alla residenza, se l'immobile non è idoneo saranno ...zzi amari per il proprietario non per te.:ok:
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
per via di proprietari che illegalmente si rifiutano di dare la residenza

.................è evidente che i proprietari fanno valere i propri diritti non certo in maniera illegale da quanto ti è stato detto e ripeto che in altri comuni o a "casa "tua avresti risolto il problema. Il locatore con te è stato chiaro a dirti le cose, tu invece cerchi appigli "legali" per NON mantenere eventualmente gli accordi.
P.s. intimidire??? ..................:shock::shock::shock:

Aggiunto dopo 20 minuti :

Brava migs :applauso:
Caro leonard ti rispondo alla nostra maniera: Questa te podevi sparagnartea! :rabbia: (potevi risparmiartela)
Non è che ogni comune fa quello che vuole, è uguale ovunque in Italia:
La residenza il comune la nega solo se l'immobile non è abitabile o non corrisponde alla caratteristiche di abitazione (ufficio, laboratorio,ecc)
La legalizzazione dei parenti avviene e può avvenire solo se il proprietario di casa firma il consenso di ospitalità e si presenta il certificato di idoneità dell'alloggio, richiesto in comune dal proprietario.
Il fatto che ti richiedono in che rapporto sei con gli altri residenti della casa, è solo per un problema: lo stato di famiglia!
Devi dichiarare che non fai parte dello stesso stato di famiglia degli altri residenti (prorpietario, coinquilini)
Tu chiedi semplicemente un contratto di locazione regolare, non devi specificare assolutamente nulla al proprietario.
Tu hai diritto alla residenza, se l'immobile non è idoneo saranno ...zzi amari per il proprietario non per te.:ok:

......grazie per avermi illuminato e per la tua simpatica battuta .............:risata::risata::risata:
ti ripeto che quella che citi è una regola generale poi i comuni fanno altre richieste............;)
 

enrikon

Membro Senior
Sai quante volte i Comuni (e non solo loro, ma anche enti come la camera di commercio, l'ufficio del registro, ecc...) si comportano come se la Legge fossero loro? ...anzi, come se loro fossero al di sopra della Legge?
Confidano nel fatto che nessuno pensa di far causa al Comune. Confidano nella sudditanza psicologica dei cittadini.
Salvo poi spuntare dal nulla il solito avvocato/cittadino che ci prova (tanto le spese legali non gli costano nulla), vince la causa e apre la strada a tutti gli altri.

Solo qui da noi, non passa giorno senza che si legga sul giornale di un ricorso vinto da qualche cittadino:
prima erano i vigilini (illegali; il Comune alla fine è stato costretto a toglierli, anche se Renzi - per motivi elettorali - l'ha fatta passare come una sua libera scelta in favore dei cittadini :^^:), poi gli autovelox (la maggior parte dei quali, anch'essi illegali)... e così via; la lista potrebbe essere lunghissima.

Voglio dire che nessun Comune (e nemmeno quello di Roma. Perchè? che avrebbe di speciale?) può negare la residenza ad un inquilino in possesso di un regolare contratto di affitto NON transitorio (oltrechè, s'intende, di tutti gli altri requisiti necessari). Se lo facesse commetterebbe un'azione illegale.
Ne sono convinto anche se non sono un avvocato.
Altrimenti non si vivrebbe in uno stato di diritto.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io non sarei così sicura che i vigili tolgano la residenza a quell'altro ( il proprietario), piuttosto non la danno all'ultimo arrivato. Però a me é successo un caso che i vigili hanno dato residenza a due nuclei famigliari, in un monolocale! ( Forse non se ne sono accorti). Se il proprietario vuole mantenere la residenza li,( immagino per motivi fiscali, delle volte anche solo per avere l'autorizzazione come residente di passare con la sua macchina), non hai la garanzia che i vigili la diano anche a te. Meglio cercare un'altra abitazione, fatti aiutare da una agenzia immobiliare, fai prima.
 

migs

Membro Attivo
Professionista
Grazie a tutti per le vostre risposte! Noi oggi abbiamo concluso (quasi, firmiamo martedi) per un appartamento. Senza doverlo chiedere sono stati loro a dirci che possiamo trasferire la residenza. Sembrano davvero corretti e onesti e avrebbero potuto chiedere 400 euro in più di affitto per questo appartamento.
Una mia amica avvocata mi ha detto che ha cercato, ma purtroppo non ha potuto trovare espliciti riferimenti legali tra i contratti di lunga durata e la residenza.
Se un proprietario, malgrado affitti la casa con contratti 3+2 o 4+4, non concede la residenza per propri motivi fiscali e ci mantiene la sua pur non vivendoci, a mio parere va denunciato senza se e senza ma. Le tasse vanno pagate, punto. Io per prima le pago tutte e cosi pretendo che facciano anche quelli a cui pago l'affitto.
E' vero, come dice Enrikon, che nell'amministrazione pubblica molti si comportano come se fossero al di sopra della legge. Proprio per quello, è meglio sempre informarsi (alle volte grazie all'aiuto delle persone in forum come questo), perché persino l'arroganza si mostra debole di fronte alla legge. Chi ne abusa, se ne approfitta in quanto siamo noi per primi a non conoscere le leggi. Anche se purtroppo non dovrebbe essere cosi. E io rimango convinta che pian piano con le nostre piccole azioni cambiamo il mondo che ci circonda.
 

carlor

Membro Attivo
Professionista
Il contratto di locazione 3+2 può essere invalidato dal comune se non tu inquilino prendi la residenza nell'immobile. Quindi affinchè il contratto venga confermato "a canone concordato" occorre che l'inquilino (il firmatario del contratto) chieda la residenza nell'immobile da lui preso in locazione. Il problema è questo: se il locatario, pur sapendolo, non prende la residenza, ci va di mezzo anche il locatore perdendo i benefici (IRPEF, imposta di registro, ICI) del 3+2?
 

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