raffa85

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vi propongo un quesito spinoso in cui mi sono imbattuto in questi giorni:

un cliente tempo addietro acquisto' un immobile con un abuso edilizio ad oggi trovandosi a rivenderlo viste le nuove normative è costretto a regolarizzare, il comune gli ha detto che la sanatoria non si puo' fare e gli ha proposto la fiscalizzazione.

Da quello che ricordo la fiscalizzazione non regolarizza l' abuso cioè il comune prende atto che ci sono queste opere e ti fa pagare una sanzione senza oblligardi a demolire.

Questa formula è accettata dai notai per un' eventuale rogito?
Ci sono problemi per il rilascio dell' abitabilità?
Un eventuale acquirente un domani dovesse rivendere potrebbe avere problemi?
 

Architetto

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A tutti i tuoi quesiti la risposta e... SI...l'unica riserva sono i notai, non penso che concordino di redigere un atto senza un documento che determini che l'immobile è libero da vincoli ed in regola con le norme urbanistico edilizie e sanitarie...;)
 

raffa85

Membro Attivo
Agente Immobiliare
A tutti i tuoi quesiti la risposta e... SI...l'unica riserva sono i notai, non penso che concordino di redigere un atto senza un documento che determini che l'immobile è libero da vincoli ed in regola con le norme urbanistico edilizie e sanitarie...;)

quindi lei non acquisterebbe un immobile regolarizzato con questa formula?
il suo parere è importante non voglio dare fregature agli acquirenti!
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
quindi lei non acquisterebbe un immobile regolarizzato con questa formula? il suo parere è importante non voglio dare fregature agli acquirenti!

Non ho detto che acquisterei o meno un immobile con questa formula...ho solo espresso un mio dubbio inmerito alle procedure dei notai...
Per fugare ogni dubbio in merito, consulterei un notaio di fiducia e porrei il quesito sull'atto rogitale e se la risposta sarà negativa allora avrà avvalorato la mia ipotesi, in caso contrario il mio dubbio risulterà vano...(ed allora meglio così)...ma in ogni caso quoto la sua preoccupazione di non dare fregature al cliente...perchè un mio principio importante (e credo anche il suo come in molti) è la serietà professionale...perchè trattare male un cliente significa aver perso un patrimonio...;)
 

irma

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Privato Cittadino
A me risulta diversamente:
Ai sensi del’articolo 46 comma 1, d.P.R. n. 380 gli atti non possono essere stipulati ove da essi non risultino, per dichiarazione dell'alienante, gli estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria.
Ai sensi dell’articolo 38, allegare la prova dell'integrale corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti del permesso di costruire in sanatoria di cui all'articolo 36.
Ai sensi dell’art 47 il notaio è responsabile solo di mettere in atto questa dichiarazione con gli estremi della sanzione pagata ed accertarsi che l’acquirente ne sia consapevole. In sostanza, ai sensi dell’art 46 comma 1 Dpr 380/2001 e del tutt’ora valido art. della L.47/85 art 41, dopo aver regolarizzato le cose con il Comune ed il Catasto, il bene è compravendibile. Varrebbe la pena sentire l’Ufficio Tecnico.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Ho qualche dubbio sul fattoi che tu stai confondendo quanto previsto dal D.Lgs. 380/01 modificato dal 301/02 e l'ex L. 47/85 perchè si parla di sanatoria e non di condono...;)
 

raffa85

Membro Attivo
Agente Immobiliare
infatti parlando con un geometra ed il notaio abbiamo convenuto di far richiedere alla parte una concessione in sanatoria in deroga con parere preventivo dell' asl competente (specificando che nel vano abusivo passano gli impianti e serebbe grave per la casa demolire) se non ci fanno opposizione il comune la passa, il proporietario paga gli oneri e poi accatstamento ed abitabilità. Incrocio le dita!
 

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