Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vi sottopongo questo articolo:
home staging: rivalutare un immobile del 10% con un tocco (galleria) — idealista.it/news/nel rispetto della professionalità:cool: per un lavoro tanto delicato ed importante chiedo:

è possibile avere una analisi, uno studio, una statistica supportata da dati concreti che dimostri quanto riportato nel titolo?
Come si fa a calcolare un 10% in più di un valore di mercato di difficile determinazione in quanto non vengono ancora utilizzate metodologie comuni e condivise?
Da quale base si parte per effettuare tali calcoli?

Nell'articolo è riportato che in America (mercato molto più evoluto e trasparente del nostro) l'attività di home staging può incrementare dal 2 al 10% il prezzo di vendita ... sul titolo invece sembra che il 10% sia garantito dal "tocco" ...

:fiore: ciao
 
Ho visto delle trasmissioni a questo proposito, girate in America, dove però ho notato una grande differenza tra le nostre compravendite e le loro: loro acquistano o prendono in affitto le case quasi sempre già arredate e questo rende più facile l'Home staging.

Credo che il nostro mercato (se c'è ancora un mercato...) sia molto indietro rispetto a queste altre realtà, anzi posso dire che quando proponi un immobile già ristrutturato, quasi mai i potenziali acquirenti approvano le modifiche o i materiali usati...
 
Sono d'accordo Silvana, il mercato americano è molto diverso dal nostro.
Molte volte consiglio il venditore di non eseguire le finiture dell'appartamento e di impegnarsi a realizzarle a gusto dell'acquirente ;) pensa te allora quanto siamo lontani da quei mercati più evoluti e maturi del nostro
 
Dagli USA, dove il termine è stato coniato quasi 40 anni fa, ci arrivano statistiche, sì empiriche, ma supportate appunto da molti anni di esercizio e da un'ampia diffusione d'uso. E queste statistiche parlano di una riduzione media (badiamo bene, media!) ad un terzo del tempo di presenza sul mercato dell'immobile e di un premio di prezzo di qualche punto percentuale (che in momenti di crisi si trasforma in non dover fare sconti o comunque sconti eccessivi).
E attenzione, nell'home staging non si parla di ristrutturazione. Giustamente Silvana lo sotolinea.
Lo dice la parola stessa: rappresentazione. Il massimo risultato per un home stager è che il suo lavoro venga buttato via il giorno seguente al termine dei lavori, vuol dire che l'immobile è stato venduto o affittato.
Sarà il nuovo proprietario a decidere secondo le sue esigenze come sistemarlo.
 
non credo che negli usa siano "avanti", ma solamente hanno un uso diverso dal nostro. Li le case vengono vendute arredate, e mi pare di capire...leggendo e guardando le trasmissioni alla tv...che non ci sia una grande cura e ampia scelta o personalizzazione negli arredi e nelle finiture...ma mi pare sia tutto molto standard. Noi italiani come nel vestire...anche nell arredare... tendiamo a personalizzare maggiormente...è per questo motivo che talvolta anche io consiglio magari di mettere a norma gli impianti ma non di colorare le pareti di rosso...perchè queste, all'80% dei possibili acquirenti non piaciono...sono quindi investimenti buttati e che ottengono il risultato opposto. Pittosto chieo sempre di farmi trovare per esempio, finestre aperte...quindi luce e casa in ordine...sarebbe già un risultato :-)
 
Direi che però la "vetrina" è estremamente importante ed influente nella vendita e nel prezzo finale. Spesso un appartamento in potenza bellissimo, ma riempito da mobili brutti vecchi e scuri di un proprietario con "cattivo gusto", agli occhi di un compratore appare meno bello di un qualcosa di carino pulito e ben tenuto. Anche se "la struttura" è identica, al finale, la realizzazione e l'immobile appaiono diversi.
Basta togliere un obsoleta carta da parati, a costo bassissimo, per trasformare completamente una situazione!
Basta tagliare l'erba nel giardino!
 
Direi che però la "vetrina" è estremamente importante ed influente nella vendita e nel prezzo finale. Spesso un appartamento in potenza bellissimo, ma riempito da mobili brutti vecchi e scuri di un proprietario con "cattivo gusto", agli occhi di un compratore appare meno bello di un qualcosa di carino pulito e ben tenuto. Anche se "la struttura" è identica, al finale, la realizzazione e l'immobile appaiono diversi.
Basta togliere un obsoleta carta da parati, a costo bassissimo, per trasformare completamente una situazione!
Basta tagliare l'erba nel giardino!
Questo è fuori dubbio, non lo discuto.
Io l'attenzione la pongo sulla pubblicità dell'iniziativa:
come può garantire il professionista che la propria attività porterà ad un incremento del prezzo di vendita del 10% in Italia e dal 2 al 10% in america?
Su quali basi si calcolano questi incrementi che, fino a quando non vengono dimostrati, sono presunti?

Aggiunto dopo 13 minuti...

ci arrivano statistiche, sì empiriche, ma supportate appunto da molti anni di esercizio e da un'ampia diffusione d'uso
E' possibile vedere qualcuna di queste statistiche?
Credo che la trasparenza possa solo giovare a queste nuove professionalità
 
Cito testualmente:
"Più che un costo, mi piace definirlo un ivestimento" spiega Lentini.
"Piccole cifre che è vero bisogna anticipare, ma certamente consnetono di ottenere due risultati importanti: riuscire a vendere l'immobile più in fretta e a un prezzo superiore a quanto attenibile lasciando nello stato iniziale"
e condivido :accordo:

di seguito vengono riportate rilevazioni effettuate dalla National Association of Realtor che non mi permetto di sindacare.

I quesiti rimangono sempre quelli:
:-? come e su quale base vengono determinati i maggiori prezzi di vendita promessi e come vengono garantiti? :?:

questo articolo suggerisce altri spunti:
La tabella iniziale è inattendibile perchè non cita le modalità dell'indagine :roll:
Il Mercato italiano non è quello americano per molti motivi, il principale la trasparenza :roll:
Le associazioni di categoria degli agenti immobiliari italiane sono diverse da quelle americane :roll:
La rilevazione dei dati immobiliari in Italia non c'è in america si :roll:
....
Per questi ed altri motivi non credo si possano paragonare nè i mercati nè tantomeno gli studi, le analisi e quindi gli effetti che può produrre questa nuova attività professionale che, ripeto, ritengo importante.

I costi non sono poi indifferenti:
:cash: da 250 a 500/600 euro per la prima consulenza
:cash: + lo 0,5% del valore di tranzasione
Non è poco, anzi!
Teniamo presente che una corretta valutazione immobiliare può considerarsi pagata giustamente se si aggira su importi del 0,2/0,3% del valore di perizia e che le banche la pagano ai periti meno di 100 euro e questo valore è il riferimento per la garanzia del mutuo! :oops:
...
inoltre, se si è sicuri dell'incremento di valore dovuto alla prestazione professionale il compenso dovrebbe essere calcolato sul valore dell'immobile "rivalutato" e non sul prezzo finale ed il cliente dovrebbe essere garantito in qualche maniera.
Se è vero che l'attività di Home Staging mi riduce i tempi di vendita e incrementa il prezzo di vendita, contrattualmente si definiranno
:cool:tempi di vendita,
:cool:prezzo di vendita,
:cool:costo della prestazione e
:cool:relative garanzie,
:accordo:o no?
:fiore:
Quindi:
:ok:Preparare ed abbellire l'immobile è attività dell'Home Stager:cool:
:ok:Vedere, rilevare e calcolare quanto e come l'attività dell'home stager influisca sul valore di mercato è compito del Valutatore Immobiliare :cool:
come pure
:ok:Vendere è compito dell'Agente Immobiliare :cool:
:ok:Progettare e calcolare
è compito di geometri, architetti, ingegneri :cool::cool::cool:

......

;)Teniamo bene presenti e chiare le varie competenze professionali ;)

:fiore: ciao :fiore:
 

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